Di seguito il commento sul Napoli del giornalista Adolfo Mollichelli tratto da portale www.napolimagazine.com.
Nel momento di massima confusione che regna intorno e dentro al pianeta Napoli, diventa difficile tracciare anche una semplice rotta. La squadra è semplicemente già in vacanza, tra partenti sicuri ed aspiranti ad un luogo, un ambiente più tranquillo ed anche più remunerativo. Il capolavoro che fu è stato annullato dalle scelleratezze post scudetto”.
Senza dimenticare il Napoli 1990-’91…
Non ricordo una squadra campione tanto giù in classifica e, soprattutto, in balia delle onde. Non c’è pace tra gli ulivi – ma poi ci sono? – di Castel Volturno. Le notizie-novità si susseguono e contribuiscono a rendere ancor più incerto il presente che dovrebbe avere come obiettivo quello di salvare l’onore. E di cercare in queste ultime partite di raggiungere l’Europa, anche quella minima, insomma la Conference non sarebbe affatto un disonore.
Napoli: in caso di Conference League, non dimenticare la Roma…
La Roma è rinata proprio dopo averla conquistata. Certo, storcerebbe il muso Aurelio Primo che si vedrebbe privato dei lauti introiti che erano stati garantiti dalle partecipazioni alla Champions dei ricchi premi e cotillons. C’è una squadra da rifondare, una campagna acquisti cessioni da concretizzare senza il minimo errore di valutazione. C’è da capire fino a che punto Aurelio Primo è disposto ad andare avanti e quanto lo solletichi l’idea di monetizzare il marchio Napoli cedendo alle lusinghe del fondo arabo che pare abbia intenzioni serie.
I prossimi mesi…
I prossimi mesi saranno fondamentali per capire quale futuro c’è dietro l’angolo. Se si avrà voglia di cambiare rotta, in un senso o nell’altro. Se Aurelio Primo vorrà continuare, dovrà riorganizzare le strutture societarie, creare un centro per le giovanili che sia degno, appianare il contenzioso con il Comune per il fitto del Maradona.
Il prossimo allenatore dovrà essere…
Poi, dovrà scegliere il nuovo allenatore, uno a cui affidarsi a lungo termine senza più cadere nel grave errore di cambiare tanto per cambiare. La venuta di Manna dalla Juve a che cosa servirebbe senza prima aver messo su un settore giovanile che sia serbatoio per la prima squadra? Un anno orribile sta per concludersi e intanto poiché quando le cose vanno male state certi che andranno anche peggio – per dirla con Oscar Wilde – c’è da chiarire la storia delle strane plusvalenze generate in seguito all’acquisto di Osimhen felice di approdare in Premier.
La sfida con il Monza…
La figuraccia rimediata con l’Atalanta induce, dovrebbe, a considerare la sfida col Monza come un qualcosa di tremendamente serio. Di lodevole, in questi giorni magri, c’è stata soltanto la vicinanza a Juan Jesus dopo la brutta vicenda di cui è stato protagonista Acerbi. Una vicenda che ha messo a nudo quanto sia stata stucchevole e deprimente la posizione di equidistanza (finta) dei vertici della Federcalcio. Ed ora, a Monza, attenti alla monaca!