La vittoria di misura del Napoli contro la Roma: di seguito alcune righe del commento di Ivan Zazzaroni tratte dall’edizione odierna del Corriere dello Sport. “Era tutto scritto. Era scritto che vincesse il Napoli. Era scritto che la Roma, una malata nient’affatto immaginaria, si sarebbe difesa per tentare di non prenderle: il minimo dal massimo possibile, oggi. Era scritto che segnasse Lukaku. E che, al momento del gol, su Big Rom ci fosse l’invocatissimo (quasi) debuttante Hummels, presentato da Ranieri all’inizio della ripresa in sostituzione di El Shaarawy. Era scritto. Perché puoi anche alzarti molto presto, ma il tuo destino s’è alzato un’ora prima (è un proverbio africano). Ed è un dato di fatto che in questo Napoli ci sia davvero qualcosa di diverso e indispensabile: Antonio Conte, uno che non racconta cazzate e che sa come si fa”.
Napoli e Roma, situazioni opposte
Di seguito alcune righe tratte dall’edizione odierna del Corriere dello Sport. “Conte sorpassa di nuovo Inter, Atalanta e Fiorentina e chiude questo terribile mini ciclo ancora lassù, in vetta. Non conferma la sua tradizione positiva all’esordio Ranieri. Aveva sempre vinto nei due precedenti, stavolta si è dovuto arrendere in uno stadio che è stato suo 33 anni fa. L’esplosione di gioia finale restituito al tecnico salentino il sorriso e il successo dopo 26 giorni. Troppi per chi come lui è abituato a nutrirsi di vittorie”.
Oltre il Napoli: la missione di Ranieri
“Una felicità che Ranieri, invece, dovrà fare il possibile per riportare nello spogliatoio della Roma. Due settimane di cura, i colloqui faccia a faccia, le videochiamate su Whatsapp fra i giocatori non sono bastate a dare la svolta. Per fare risultato giovedì con il Tottenham e lunedì con l’Atalanta bisognerà inventarsi qualcos’altro. Tra la Roma e il Napoli capolista non possono esserci 16 punti di distacco dopo tredici giornate”.