Mancini : “Ritorno in panchina? Bisogna saper scegliere”.

“Un allenatore deve avere tempo per incidere”

Roberto Mancini, ex ct della Nazionale accostato alla Juventus dopo l’addio di Thiago Motta e nome caldo per i bianconeri e non solo nella prossima estate, durante il laboratorio ‘Il giurista entra in campo’ nell’ambito dell’Academic Gym con Guglielmo Stendardo alla LUISS, ha risposto a chi chiedeva se fosse pronto per un ritorno in panchina“Futuro? Vediamo quello che verrà, nel calcio può cambiare tutto dalla sera alla mattina. Bisogna saper scegliere”.

SU THIAGO MOTTA E IL RUOLO DEGLI ALLENATORI – “Non ho idea di cosa sia successo. Gli allenatori incidono sulla propria squadra, poi a volte i risultati vengono o meno. Se le cose non vanno è giusto che si prenda anche delle colpe. Ma bisogna dare il tempo per incidere. In Italia se le cose non vanno l’allenatore viene messo subito in discussione

Calciomercato.com riporta l’intervista dell’ex ct della nazionale azzurra.
Un manager deve avere una visione, essere empatico con il club e riuscire a trasferire il proprio pensiero. Ma credo che se si punta su un allenatore bisogna concedergli tempo e supporto. Anche da parte dei dirigenti serve una visione, dal direttore sportivo ci si aspetta che compri giocatori. Nessuno riesce a vincere sempre, ma quando si perde credo sia importante rialzarsi subito”.

Mancini : “Ritorno in panchina? Bisogna saper scegliere”.

SUL CALCIO ITALIANO –“Abbiamo avuto decenni di giocatori incredibili, adesso è qualche anno che ce ne sono di meno. Troppi stranieri? Ai nostri tempi erano campioni e miglioravano i giovani, se si prendono stranieri che valgono poco meglio dare un’opportunità ai giovani italiani”.

Mancini : “Ritorno in panchina? Bisogna saper scegliere”.
SULL’ESTERO – “Ho lavorato in Inghilterra per quattro anni e arrivare a vincere facendo un buon percorso credo sia la cosa migliore. Il Manchester City mi chiese di vincere la Premier dopo 5 anni, la vinsi dopo 3 e poi le cose migliorarono ancora. Gli allenatori italiani erano e sono ancora molto avanti, ma alla fine se hai giocatori forti vinci altrimenti no”

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