Antonio Conte e il Napoli: di seguito un articolo tratto dall’edizione odierna de Il Mattino. “La migliore garanzia per il reparto arretrato del Napoli è la presenza sulla panchina di uno specialista come Conte, che nei suoi ultimi 5 campionati di Serie A da allenatore (tre alla Juventus e due all’Inter) ha sempre avuto la difesa meno battuta del torneo. Adesso il tecnico leccese si è messo in testa di ottenere lo stesso risultato pure alla guida dagli azzurri e per riuscirci sta lavorando duramente su due fronti. Dal punto di vista tattico e – persino di più – psicologico”.
Con Conte, i giocatori del Napoli…
Conte li ha aiutati a superare le loro insicurezze puntando all’inizio sulla difesa a tre, che riduce gli spazi da coprire in marcatura per i centrali. Missione compiuta, visto che il Napoli s’è lasciato in fretta alle spalle il doloroso contrattempo di Verona e ha cominciato a ritrovare compattezza e solidità grazie al 3-4-2-1″.
Due scozzesi a Napoli
“Ma gli acquisti alla fine del mercato di due centrocampisti di grande valore come McTominay e Gilmour, sommati alla ritrovata autostima di Di Lorenzo e dei suoi compagni, hanno permesso al tecnico leccese di ritornare già a Torino contro la Juventus al 4-3-3. Un modulo che gli azzurri conoscono a memoria e avevano sempre utilizzato come un punto di forza fino al disastro della scorsa stagione”.
Oltre l’assetto tattico
“Al di là dell’assetto tattico, però, la riscoperta solidità del reparto arretrato si spiega soprattutto con i consigli, la carica agonistica e la tranquillità trasmessi dai giocatori alla panchina, insieme alla condizione fisica di nuovo al top”.
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