Nicola: “Come affrontare il Napoli di Calzona? Incontriamo i Campioni d’Italia, già basta la soddisfazione di incontrare una squadra del genere”

Davide Nicola, allenatore dell’Empoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Napoli. Queste le sue parole:

Nicola su come affrontare i Campioni d’Italia

“Come affrontare il Napoli di Calzona? Incontriamo i Campioni d’Italia, già basta la soddisfazione di incontrare una squadra del genere, ancora prima di parlare magari della qualità dei loro singoli giocatori. In questo momento siamo nella condizione di voler recuperare quel punto che abbiamo perso, a prescindere dall’avversario dobbiamo mettere tutto noi stessi perchè si entra nelle ultime sei partite, nell’ultimo mese pieno dove la differenza la fa anche e soprattutto la voglia di lottare sotto ogni punto di vista.

La differenza con il Napoli dello scorso anno diventa difficile, perché …

La differenza con il Napoli dello scorso anno diventa difficile, perché si parla di una macchina perfetta, quest’anno con Calzona ha ridimostrato tutti quei principi, quei movimenti che erano già tipici del Napoli e quindi, da questo punto di vista, abbiamo cercato di guardarli con attenzione per cercare di capire come aggredirli, come riuscire a dimostrare le nostre qualità.

Su Fazzini

Fazzini? L’ho visto bene, Jacopo è un giovane giocatore che ha una prospettiva incredibile. In questo momento lo sto vedendo bene anche da un punto di vista fisico. E’ in grado di poter giocare nel ruolo di mezzala o appena sotto ad una punta, con un ruolo di trequartista d’inserimento, cosa che ha già fatto e ha dimostrato anche la capacità di avere l’ultimo passaggio. Io sono assolutamente contento di Jacopo. Quello che mi interessa è che chiunque sia chiamato in causa dall’inizio o che subentri, voglia determinare. Credo che Jacopo abbia sia l’entusiasmo che le qualità per poterlo fare.

Nicola: Come affrontare il Napoli, squadra in cui oltre Osimhen e Kvaratskhelia, anche Politano sta facendo bene?

Politano è un giocatore conosciuto nella Serie A, aggiungerei Raspadori, Simeone. Il Napoli ha tanti giocatori di qualità, ed è la dimostrazione che poi alla fine le squadre hanno 11 che partono e poi soprattutto altri 5 che possono subentrare per poter dar manforte e aumentare o mantenere il livello di qualità elevato. Il Napoli ha la capacità di gestire il gioco, è una squadra molto forte nella aggressione, nella riaggressione, sa rischiare, è abile negli attacchi laterali e nell’attacco della profondità. Quando Osimhen ha molto campo è molto abile da questo punto di vista, ma questo non vuol dire che non dobbiamo avere un baricentro adeguato.

”Noi dovremmo saper leggere i momenti della partita”

Noi dovremmo saper leggere i momenti della partita, essere attenti sui duelli individuali, avere la giusta responsabilità e personalità per poter accettare anche 40-50 metri di porta, l’importante è essere convinti che con l’aiuto di reparto e del duello individuale si possa essere competitivi. Politano ha capacità balistiche importanti, Kvaratskhelia ha la qualità, come Politano, di non sostare solo nelle posizioni di partenza ma .di convergere verso il fronte della porta. Hanno tiro, hanno soprattutto l’uno contro uno e da questo punto di vista, bisognerà essere bravi a dargli la giusta pressione, controllare lo spazio interno quando entrano dentro, inseguire e seguire qualsiasi tipo di inserimento, ma questo fa parte della fase difensiva, poi dovremo essere molto bravi a capire che anche noi possiamo avere delle situazioni  in cui possiamo metterli in difficoltà  e quindi ricercare quel tipo di situazioni e soprattutto fare un’unica cosa col nostro pubblico e gasarci, da un punto di vista sia della fase difensiva, quindi il gusto e la voglia e la soddisfazione di andare a lottare su ogni pallone e di non rinunciare mai a giocare.

”Com’è stata emotivamente questa settimana in vista della partita contro il Napoli?”

Sicuramente quando non si porta via nessun punto non fa mai piacere, soprattutto ai giocatori che lavorano duramente ogni settimana per poter andare a lottare per portare via dei punti. Quello che ci interessa oltre alla nostra identità è anche la possibilità di raccogliere dei punti. La parte del fastidio e del disagio di non aver portato via qualcosa in una gara in cui l’ avremmo meritato, non deve  mai combattere con l’aspettativa  che ne dà la singola partita. Nel loro campionato, anche sotto la mia gestione, punti sono stati probabilmente portati via anche contro altre squadre. Se attribuiamo una importanza maggiore ad una singola partita, la sconfitta o il non aver raccolto punti ci sembra più pesante e invece noi siamo nella condizione di dover fare le ultime sei partite a partire da quella col Napoli e pensare che possiamo raccogliere punti contro chiunque, certo è che da questo punto di vista si alza il coefficiente di difficoltà, la voglia di lottare per poter ottenere qualcosa che nessuno ti regalerà.

Nicola: ”Dipende da noi e dalla nostra voglia di andare in campo  e dare tutto noi stessi”

Dipende da noi e dalla nostra voglia di andare in campo  e dare tutto noi stessi e come dico sempre, quando entri in campo e fai quello che hai preparato, perchè ad oggi questa squadra ha sempre fatto nel bene e nel male quello che ha preparato in campo, ha sempre dimostrato coraggio, voglia di lottare su ogni pallone. Bisogna alzare il livello di attenzione, essere determinanti nei singoli episodi, perchè nel calcio la differenza la fa l’episodio e la capacità di arrivare con il giusto livello di attenzione, di determinazione, a leggere quel tipo di episodio, d’ora in poi farà ancora di più la differenza. Ciò non toglie che sapevamo benissimo il percorso che dovevamo fare e quello che ci costa per poter fare questo percorso e quindi non è il momento di pensare a quello che è stato, è il momento di guardare sempre avanti di partita in partita e credere che possiamo farcela. Da un punto di vista mentale questo è l’aspetto più gratificante per chi fa il nostro lavoro.

In percentuale quanto serve di carattere mentale e preparazione?

In percentuale quanto serve di carattere mentale e preparazione? Non si può scindere, i giocatori interpretano dei ruoli e io non vedo l’ora che sia domani. Vivo per le partite, mi piacciono gli allenamenti ma poi non vedo l’ora di fare le partite. Voglio trasmettere ai miei giocatori l’idea della sfida, l’episodio te lo porti dalla tua parte solo se credi fedelmente in quel che fai. Dobbiamo fare una grande prestazione. Come stanno fisicamente i giocatori? Mi rendo conto che a voi interessa la novità, a me invece la globalità. Fisicamente i ragazzi stanno al massimo livello, basta vedere i dati. Noi lavoriamo sistematicamente. Sono sicuro che oggettivamente stiano lavorando molto e manifestano dati importanti.

Nicola: lavoro per aumentare il cinismo in attacco?

Lavoro per aumentare il cinismo in attacco? I tiri in porta sono un dato generico, da un punto di vista qualitativo bisogna capire come e da dove arrivi a tirare. Noi abbiamo aumentato di molto l’efficacia, questa squadra ha raddoppiato le occasioni ma anche i gol. Noi dobbiamo costruirci i nostri numeri, lavoriamo sui giocatori che vogliamo lanciare, credo ciecamente in loro. Dal punto di vista tattica i presupposti nascono nella capacità di sapere attaccare immediatamente la profondità, anche con pochi passaggi. Il resto lo deve fare la voglia da parte dei giocatori. Caprile? Abbiamo scelto di dargli fiducia per quello che abbiamo visto in campo, gli allenamenti di Sicignano lo aiutano molto. Deve passare anche dall’errore, questo tipo di partite ti aiutano per crescere e maturare. Da questo punto di vista sono convinto che con il lavoro e con l’atteggiamento possa crescere. Non accetto quando uno non dà tutto se stesso ma ad oggi questo problema non c’è”.

Conclude la Conferenza Stampa Nicola

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