Roberto Bordin, doppio ex di Napoli e Atalanta e attualmente allenatore della Triestina, è intervenuto a Radio Kiss Kiss Napoli. Di seguito le sue dichiarazioni. “Per i partenopei la sfida del Maradona contro gli orobici è la prima finale di questa ultima parte di stagione verso la rincorsa Champions. Due filosofie a confronto, Calzona contro Gasperini. Chi rischia di più? Partita fondamentale soprattutto per il Napoli. Perché può guadagnare punti sui bergamaschi ed accorciare verso la zona Champions”.
Napoli-Atalanta, due squadre…
“Sono due squadre diverse, quella azzurra ha grandissime qualità individuali e si basa molto sui colpi dei singoli. L’Atalanta invece è una squadra molto fisica, perché fa gioco e pressa dall’inizio del match fino alla fine. Quindi per gli azzurri sarà sicuramente una sfida molto complicata da affrontare”. Il Napoli si è allenato a Castelvolturno senza il proprio allenatore, avendo Calzona anche l’incarico da commissario tecnico della Slovacchia”.
Calzona
“Il doppio ruolo? Non è semplice un doppio ruolo, perché sono stato allenatore di una nazionale ed è complicato gestire il gruppo, figurarsi due. Devi fidarti sicuramente molto del tuo staff che resta a Castelvolturno, controllare a distanza gli altri calciatori che sono in giro con le rispettive nazionali, visto che il Napoli è una delle squadre che ne ha tanti, e poi sicuramente affrontare alcune difficoltà che devi essere bravo a ridimensionare con il lavoro e l’attenzione”.
Il doppio ruolo…
“Da ex ct di una nazionale sarei molto curioso di chiedergli come riesce a gestire questa situazione perché sicuramente non è facile. Da quando è arrivato, in campionato Calzona è imbattuto. Tanti scontri diretti al Maradona che inevitabilmente andranno vinti, serve una mentalità più offensiva o semplicemente il lavoro dell’allenatore via via nelle prossime settimane?”
Napoli, da quando è arrivato Calzona…
“Da quando è arrivato Calzona ha dato una mentalità diversa, perché sta sfruttando al meglio tutte le caratteristiche dei suoi calciatori e poi ogni gara viene lottata da tutto il gruppo sempre. Ha molta esperienza, e più passa il tempo più potrà insegnare le proprie idee ai ragazzi. Perché ha di fronte un gruppo fatto di calciatori importanti, e il campo ha già dimostrato che gli uomini che ha a disposizione lo seguono alla perfezione. Il tempo è sicuramente poco, ma lui sta dimostrando di poter incidere”.
Lobotka e De Roon
Due squadre che avranno due cervelli: Lobotka e De Roon. Fisicità diverse ma grande interpretazione del ruolo. Come i due allenatori possono limitarne le caratteristiche? Sono due calciatori diversi, ma che fanno bene entrambe le fasi in una maniera precisa e importante. Difficile limitarli, perché sono dotati di grande qualità e intelligenza tattica. Se sono in partita è davvero impossibile arginare la loro incidenza nel match”.