Jacobelli: ”Gli azzurri dovranno fare a meno di Osimhen, ma potranno contare su un ritrovato Kvaratskhelia”
In esclusiva ai microfoni della testata sportiva News.Superscommesse.it il noto giornalista Xavier Jacobelli. In questo estratto della lunga intervista, l’editorialista del “Corriere dello Sport” ha parlato del match Milan-Napoli di domenica prossima e dello stato di forma del Napoli, secondo Jacobelli ancora in corsa per la Champions League.
Domenica il Milan sfiderà il Napoli a San Siro, qual è il pronostico di Jacobelli?
“Il Napoli è in netta ripresa, sarà una partita equilibrata. Gli azzurri dovranno fare a meno di Osimhen, ma potranno contare su un ritrovato Kvaratskhelia. I rinforzi che sono arrivati, inoltre, possono consentire a Mazzarri di allestire finalmente il suo Napoli. Gli azzurri possono tornare in corsa per l’obiettivo relativo alla qualificazione in Champions League, molto passa anche dal match di San Siro”.
Il Milan, imbattuto nel 2024, è la squadra più in forma finora a livello di risultati. Qual è il suo parere sul cammino dei rossoneri? Per la prossima stagione circola il nome di Antonio Conte, cosa ne pensa?
“Il Milan intanto ha gli stessi punti dell’anno dello Scudetto, questo è un dato significativo. Continuo a non capire perché debba essere messo in discussione Pioli, che sta rispettando l’obiettivo fissato, cioè la qualificazione alla prossima Champions. Certo c’è stata la delusione della fase a gironi in Europa, ma la squadra è terza in classifica in Serie A e c’è una Europa League da giocare fino in fondo. Nonostante le tante defezioni, Pioli è stato bravo a tenere saldo il timone della squadra. Se ripensiamo a dove fosse il Milan 4 anni e 3 mesi fa l’allenatore merita soltanto elogi”.
Chi vedrebbe Jacobelli nella prossima stagione sulla panchina del Napoli?
“In questo momento sulla panchina del Napoli per la prossima stagione vedo Mazzarri. Si pensa sempre al dopo, ma adesso c’è una squadra in piena corsa in campionato e che può superare il Barcellona negli ottavi di Champions. Gli allenatori sanno che il loro futuro dipende dai risultati raggiunti sul campo, quindi soltanto a fine stagione si tireranno le somme”.
Conclude Jacobelli