A Radio CRC, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la
Rete”, è intervenuto -in esclusiva- Tiziano Pieri, ex arbitro. Ecco le sue parole:
“I dialoghi tra il VAR e l’arbitro in
campo? Non penso ci sia qualcosa di segreto, ma soprattutto in questa fase
iniziale credo debba essere creato un meccanismo. -afferma Pieri – Oggi sarebbe interessante
ascoltare quello che si dicono anche per curiosità. Per trasparenza e per far
capire che cosa succede. A volte gli arbitri sono un po’ troppo tranquilli. In
campo è fondamentale dare la sensazione a tutti che l’arbitro decida. Lo
spirito per il quale è nato il VAR è quello di non far segnare gol nettamente
irregolari, come quello di Maradona col pugno. A volte noi vediamo il VAR come
moviola, vediamo in Europa come vengono analizzati gli episodi. -prosegue Pieri – Se per me uno
sgambetto è un evidente errore, un altro potrebbe dire che sia una dinamica di
campo. Con la goal line technology e con il fuorigioco non ci sono più
polemiche. Tutte le componenti devono far sì che si arrivi ad un minutaggio
adeguato ad uno spettacolo. Si gioca soltanto circa 45 minuti. Tempo effettivo?
Non mi piace come idea, ma mi piace un recupero più corposo. In Napoli-Udinese
gli azzurri hanno dominato, ma dopo aver avuto un calo l’Udinese ha fatto due
gol ed è stato uno spettacolo vedere gli ultimi minuti. Questo poco giocare
annoia”.
Conclude Pieri