Maurizio De Giovanni: Credo che per Conte questa non sia una partita come le altre, il Napoli ha delle discussioni in corso sul modulo e in panchina ha giocatori importanti che premono per giocare. Sono sicuro che il Napoli di Conte la partita se la giocherà”
Maddaloni, De Giovanni, Cucchi, Imparato, Penzo e Briatore sono intervenuti a Radio Goal sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli per parlare del Napoli e di altro. Questi i loro interventi riportati da TerzoTempoNapoli.Com:
Massimiliano Maddaloni, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Kisskissnapoli.it
Questa è la settimana di Juventus-Napoli. Entrambe le squadre hanno un nuovo allenatore quest’anno. Chi tra Thiago Motta e Conte ti sembra più avanti nella costruzione del proprio modo di intendere calcio? “Sia Napoli che Juventus hanno intrapreso un nuovo ciclo, con due allenatori secondo me tra i più bravi in circolazione. Conte ha già vinto tanto sia in Italia che in Europa, e doveva riprendere in mano le ceneri del Napoli dello scudetto ed ha già fatto vedere che per qualità quest’anno può giocarsela per qualcosa di importante, ha già lo spirito giusto per andare in Champions League. La Juve ha preso l’allenatore che per caratteristiche e mentalità può ricostruire ciò che serviva dopo la gestione Allegri. Entrambi sono già sulla buona strada per tracciare il profilo della propria squadra futura”.
Juve-Napoli? Entrambe le difese fanno della fisicità il loro tratto distintivo
Entrambe le difese fanno della fisicità il loro tratto distintivo, sebbene con sistemi di gioco completamente diversi. Chi farà più fatica in questa sfida a distanza? “Per me le squadre non si vedono nei reparti per quanto riguarda la difesa, ma soprattutto nel loro essere squadra in termini difensivi. Entrambe le squadre sembrano molto equilibrate, soprattutto la Juventus che in gare ufficiali ha subito un solo gol, ieri in Champions. Il Napoli spinge più sui duelli individuali a tutto campo con un pressing molto alto. La Juventus difende con un lavoro più di reparto, composta da calciatori con grande fisicità come Bremer che ha anche grande rapidità rispetto ai difensori del Napoli”.
Su Kvaraskhelia
Kvaraskhelia è tornato a mostrare tutti i suoi colpi, mentre la stellina Yldiz ha realizzato il suo primo gol in Champions League. Possono essere i loro talenti a decidere questa partita? “Sono due giocatori che in assoluto possono far fare il salto di qualità alle proprio squadre, soprattutto nei big match. perché possono saltare l’uomo e quindi creare la superiorità numerica in una partita così che può essere anche un po’ bloccata ed equilibrata. La parte difensiva delle due squadre sarà molto accentuata, quindi i calci piazzati e le giocate possono cambiare il corso della gara, ed i colpi dei campioni possono invertire l’equilibrio”.
Nel 2009 tu eri vice di Ciro Ferrara alla Juventus, e quell’anno …
Nel 2009 tu eri vice di Ciro Ferrara alla Juventus, e quell’anno gli azzurri andarono a vincere a Torino in quell’ormai famoso 2-3. Che ricordi hai di quella partita e se può essere stata quella la svolta della consapevolezza di una piazza che poteva tornare ad essere grande? “Ricordo benissimo quella partita, io ero al seguito di Ciro Ferrara ed a un certo punto ci trovammo ad affrontare il Napoli. Era un Napoli che veniva dall’esonero di Donadoni ed era passata in mano a Mazzarri. Per quasi un’ora dominammo la gara e andammo avanti 2-0, poi improvvisamente ribaltarono tutto e finì 2-3 per gli azzurri. In qualche modo ci fece girare male la stagione, mentre agli azzurri svoltò il campionato facendo capire che in quel modo il Napoli poteva ambire a risultati importanti. Peccato per noi perché per 60 minuti giocammo molto bene, ma nell’ultima mezz’ora il Napoli mostrò la sua qualità con Lavezzi ma soprattutto con Hamsik che ci fece due gol e riuscirono a vincere la partita”.
Maurizio De Giovanni, scrittore, ha parlato a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli
“La presenza di Diego ha cambiato la percezione di noi stessi. Da quella famosa partita a Torino per noi Juventus-Napoli non è più la partita della vita, la vittoria contro i bianconeri non ci basta più. Credo che per Conte questa non sia una partita come le altre, il Napoli ha delle discussioni in corso sul modulo e in panchina ha giocatori importanti che premono per giocare. Sono sicuro che il Napoli di Conte la partita se la giocherà”.
Riccardo Cucchi, giornalista, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal
“Schillaci fu una grande intuizione di Vicini che nel ’90 si fidò di questo ragazzo e che fu l’uomo di quel Mondiale. In quello sguardo, fatto di meraviglie e di sorprese, c’era tutta la nostra voglia e di quell’Italia che tra l’altro giocava un gran bel calcio. E’ un peccato che sia andato via così presto Totò, ebbi la fortuna di conoscere non solo il calciatore, ma anche l’uomo che era di grande disponibilità. Juventus-Napoli? E’ una sfida straordinaria che mette di fronte due squadre che hanno voglia di riscatto e che sono in costruzione. Sia Motta che Conte hanno a che fare col passato, ma devono fare i conti col loro presente che è completamente nuovo per entrambi. Secondo me Napoli e Juventus saranno tra le protagoniste della corsa allo Scudetto come l’Inter. Sarà una partita perfetta quella del Napoli perchè conosco il modo di lavorare di Conte.
Forse sarà un Napoli meno spettacolare del Napoli dello Scudetto, ma sarà molto più concreto
Forse sarà un Napoli meno spettacolare del Napoli dello Scudetto, ma sarà molto più concreto e molto più efficace. Ho molta fiducia in Conte, chi investe su di lui è perchè vuol vincere. Lukaku? Nei 100 minuti che ha giocato con la maglia del Napoli ha fatto due goal e due assist, è un giocatore determinante e non è un caso che Conte lo abbia voluto. Con l’inserimento di tanti giocatori nuovi e giovani la certezza di avere Lukaku è come un bel mattone nella costruzione del Napoli. Milan? La squadra non marcia nella stessa direzione di Fonseca, non mi sembrava così alla Roma invece. De Rossi prese una nave che stava a malapena galleggiando ottenendo risultati importanti, poi gli è stato fatto un triennale ed è stato esonerato. Nel nostro calcio manca la programmazione, manca la pazienza. Quello che è successo a Roma non lo comprendo e penso che l’idea di calcio di De Rossi sia molto più congeniale alle caratteristiche della rosa rispetto al calcio che farà Juric”.
Gaetano Imparato, giornalista, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli
“Secondo me Conte non cambierà molto della formazione a Torino, non è questo il caso di cambiare. Se non fosse arrivata la vittoria della Juventus contro il PSV forse avremmo visto un Napoli più sbarazzino, invece mi aspetto un Napoli più equilibrato e più raccolto. Mi auguro che la Juventus non vada a puntare alla superiorità numerica a centrocampo, Thiago Motta conosce bene il Napoli e ne conosce i punti deboli. Oggi Conte deve lavorare molto sulla fase difensiva, il Napoli ha sofferto anche quest’anno per via dei centrocampisti che non fanno filtro. Anguissa non è ancora al top della condizione nonostante la buonissima gara offerta a Cagliari. Di Lorenzo? I goal che ha fatto sono frutto di una macchina perfetta sulla fascia destra. Bisogna stare attenti perchè il Napoli paga un po’ dazio a centrocampo”.
Nico Penzo, ex calciatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli
“Vlahovic o Lukaku? Preferisco Lukaku, è un attaccante che ha bisogno di spazio, ma è sempre dentro la manovra. Vlahovic è un attaccante atipico, ma è un uomo goal e non può tornare troppo come i nuovi dettami prevedono, ha bisogno di essere lucido in quelle due o tre occasioni che si presentano. Lukaku cercherà di sfruttare al meglio le sue caratteristiche fisiche perchè è super da quel punto di vista. Lì incontrerà pane per i suoi denti, ma ha un vantaggio che è la velocità in progressione che Gatti e Bremer non hanno. Bremer è veloce, ma non quanto Lukaku che se parte in progressione diventa inarrestabile.
Quando Lukaku sta bene mi piace molto
Quando Lukaku sta bene mi piace molto, lo ha anche dimostrato. I suoi numeri son sempre positivi, forse le stagioni migliori le ha vissute all’Inter. Contro la Juventus saranno molto importanti i passaggi, cioè bisognerà cercarlo con continuità, ma senza schiacciarlo. Ho visto il Napoli col Verona e non avrebbe meritato di prendere tre goal, ma quella resta una partita a sè. I tre goal subiti non ci stanno, lì è mancato il Napoli sotto il profilo mentale e sembrava gli andasse bene di perdere 3 a 0. Il Napoli non può pensare di essere quello dell’anno scorso perchè fu un Napoli negativo sotto ogni punto di vista. Non poteva nemmeno pensare di essere quello di Spalletti perchè c’erano calciatori diversi. Di Lorenzo? E’ una sicurezza, ma l’anno scorso ha vissuto una stagione strana come tutti gli azzurri. Conte? Non ce ne sta un altro uguale, ha sempre l’attenzione al massimo, non si rilassa un attimo. L’abitudine a vincere fa la differenza, ho sempre detto che una delle forze della Juventus era quella di avere una grande attitudine a vincere”.
Flavio Briatore, imprenditore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal
“Metto Napoli in pole position perchè quando mi chiedono dove ci sono i Crazy Pizza dico Londra, Milano etc, ma ora do la priorità a Napoli che è la città della pizza, per cui ora parto citando Napoli. In prima fila, quando faccio la lista delle location, mettiamo Napoli. Il Napoli di Conte? Il campionato è iniziato da poco, si capisce che il Napoli è forte e la Juve sta bene, poi c’è l’Inter che è sempre forte. Forse l’anello debole è il Milan, ma son tifoso juventino da piccolo. Mio figlio è milanista e non ho mai capito perchè. Quando il Napoli ha vinto lo scudetto siam stati tutti contenti, la città se lo merita, il tifo se lo merita perchè è unico. Tutti i tifosi d’Italia son stati contenti che lo Scudetto lo vinse il Napoli.
Ho scelto Napoli perchè ci mancava come location, poi …
Ho scelto Napoli perchè ci mancava come location, poi la città è migliorata molto. Venni a Napoli 4 o 5 anni fa, ma la trovo migliorata. Ho aperto Crazy Pizza a Napoli perchè è la patria della pizza e credevo fosse giusto confrontarci con i pizzaioli di Napoli. Quando parliamo di pizza è riduttivo perchè venire a Crazy Pizza è un’esperienza, abbiamo anche le paste nel menù, delle insalate, poi c’è il deejay, abbiamo la pizza acrobatica e si può cenare tutte le sere perchè abbiamo dei menù molto vari. La pizza napoletana? Ognuno ha i suoi gusti, io preferisco la pizza sottile, quella che si avvicina a quella romana. Bisogna rispettare il gusto della gente, però ai napoletani dico di provare la nostra pizza. La storia della margherita a 17 euro è stata ingrandita, perchè se vai a Roma o a Capri credo che i prezzi siano questi. C’è tanto lavoro dietro, tanto eprsonale e prodotti di prim’ordine. Non credo che 2 o 3 euro in più di pizza possa sconvolgere la gente.
Io presidente del Napoli prima di De Laurentiis?
Io presidente del Napoli prima di De Laurentiis? Parliamo di tanti anni fa, molto prima di Aurelio. Ne parlai con Ferlaino, col sindaco che era Bassolino. Non venni perchè avevo un impegno di Formula 1 completamente pieno e non avrei avuto il tempo, ma il progetto era molto eccitante. Napoli è un brand incredibile, in Italia c’è Napoli e c’è Roma. De Laurentiis ha fatto un super lavoro, la gente deve pensare anche ad accontentarsi, non si può vincere lo Scudetto ogni anno. Tenetevi stretto De Laurentiis, non è facile avere qualcuno appassionato di calcio che faccia quadrare i conti e che vinca anche lo scudetto. L’esonero di De Rossi? Io in Inghilterra ebbi tantissimi allenatori, sono la persona meno adatta a parlare di esoneri. Quando avevo la squadra di calcio cambiai 6 allenatori in cinque anni. Ebbi De Canio che lo avrei tenuto volentieri al QPR, poi ebbe problemi personali e non poteva restare a Londra. Ebbi Paulo Sousa anche. Juventus-Napoli? Non so chi vincerà, spero vinca la Juve, ma se vince il Napoli mi preparo a farvi i complimenti. Napoli fa simpatia, ma la Juve è la mia squadra. Quante persone ho assunto a Napoli? Una trentina, tutti ragazzi napoletani”.