Scarlato: ”De Laurentiis voleva stabilità a livello societario e dopo vent’anni parliamo di un Napoli che migliora. Era impensabile che tutto ciò accadesse, noi mettemmo la prima pietra su ciò che è il Napoli di oggi”
Capozucca, Corbo, Caiazza, Montervino, Scarlato e Carraro hanno partecipato a Radio Goal sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli. Questi i loro interventi sul Napoli ed altro riportati da TerzoTempoNapoli.Com:
Stefano Capozucca, direttore sportivo, ha rilasciato alcune dichiarazioni in un’intervista esclusiva a KissKissNapoli.it
Direttore Capozucca lei conosce molto bene Cagliari, che clima troverà il Napoli domenica pomeriggio? “Giocare a Cagliari non è mai semplice, quello stadio piccolino sempre pieno ha dato fastidio a tante squadre. Davide Nicola è un allenatore molto bravo, sicuramente starà studiando molto bene come mettere in difficoltà il Napoli”. Lei conosce molto bene anche Giovanni Simeone, potrà avere più minuti nel corso della stagione? “È normale che la presenza di Lukaku è ingombrante, è un attaccante voluto dall’allenatore e che ha grande sintonia con Conte. Simeone è un professionista molto serio, si allena con grande serietà e risponde sempre presente. È un giocatore di rincalzo molto utile, durante il campionato potrà avere più minuti perchè la stagione è lunga”.
Osimhen-Napoli
De Laurentiis ne esce vincitore? “Sulla vicenda Osimhen ci perdono tutti. Non esiste che si giochino le partite di campionato col mercato aperto, questo crea tantissime difficoltà ai club. Il Napoli ha avuto un problema con Osimhen perché ovviamente non sono entrati dei soldi, però ne escono tutti sconfitti da questa vicenda”. Da dirigente sportivo cosa può dirmi sul mondo dei procuratori? Quanto è cambiato nel tempo e lei che rapporti ha con loro? “Il mio rapporto con i procuratori è buono, nel sistema calcio si ha bisogno di tutti, oggi sicuramente hanno una voce importante nelle cessioni e negli acquisti. C’è però un grande problema: quando si parla di commissioni, se i soldi delle cessioni o di operazioni di mercato entrano nelle tasche dei procuratori escono dal sistema del calcio e questo è un problema”. Il Napoli può lottare per lo scudetto? “Conte ha voglia di far bene e ha una squadra competitiva. Non è uno che sta li a fare la comparsa, lui vuole vincere.”
Antonio Corbo, giornalista, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli
“Ho amato molto Mazzarri e Benitez che hanno dato tanto a questo Napoli. Spalletti? Possiamo vedere quante volte ho detto che per me è un bravissimo allenatore, ma s’è comportato male perchè non ha spiegato i veri motivi della rottura col Napoli. Spalletti ha vinto uno scudetto e conferma la sua bravura, ma se devo dare un giudizio sugli allenatori che hanno lasciato una traccia pesante dico che è stato il peggiore perchè è un maestro del dire e del non dire. E’ il peggiore allenatore perchè è andato via senza dire la verità. Reputo De Laurentiis un grandissimo imprenditore perchè è riuscito a rilanciare la squadra azzurra nei momenti difficili e quindi con Mazzarri e Benitez. In un mondo dove c’è un calcio scassato di debiti De Laurentiis è risalito ed ha rimesso in corsa il Napoli avendo la forza economica per farlo. Conte? Non ho mai condiviso la scelta di prendere lui come allenatore, ma poi ho spiegato che la grandezza di De Laurentiis s’è rivelata perchè ha accettato due grandi sfide, ha accettato di lavorare con un allenatore con cui avrebbe rischiato di cozzare”.
Salvatore Caiazza, giornalista de Il Roma, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal
“Il migliore allenatore degli ultimi vent’anni? Per me Maurizio Sarri, sono stati tre anni fantastici sempre a salire e i 91 punti del 2018 equivalgono ad uno Scudetto. Spalletti il peggiore? E’ troppo, ha portato il terzo Scudetto a Napoli con un calcio bello, da alcuni il Napoli veniva definito come ingiocabile. Poi Spalletti ha voluto andar via, ma anche Ancelotti decise di andar via prima”.
Francesco Montervino, direttore sportivo della Virtus Francavilla, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli
“Questo ventennio è stato stratosferico, poi è arrivato lo Scudetto due anni fa costruendo qualcosa di inimmaginabile. Il Napoli di Reja è un Napoli che la gente ricorda con affetto così come quello di Mazzarri, poi si arrivati ai Napoli di Sarri e Spalletti. Ricordo quel Napoli-Foggia che finì 3 a 2 per ciò che successe negli spogliatoi prima della partita. Non fui l’unico a non essere tenero con qualche calciatore del Foggia, gli restuimmo ciò che ci diedero a Foggia in particolare con Mounard. Gliene diedi di santa ragione, ma mai come gliele diedero Grava, Giubilato, Montesanto. All’andata perdemmo 4 a 1 e Mounard esultò facendo il segno con le orecchie sotto la nostra curva e un tifoso gli diede uno schiaffo, tifoso che prese il daspo. Diciamo che Napoli mi ha adottato, mi sento napoletano perchè ciò che mi ha dato la gente non può che restarmi impresso nel cuore”.
Gennaro Scarlato, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal
“Bei tempi all’epoca del mio Napoli, De Laurentiis voleva stabilità a livello societario e dopo vent’anni parliamo di un Napoli che migliora. Era impensabile che tutto ciò accadesse, noi mettemmo la prima pietra su ciò che è il Napoli di oggi. Nella testa di De Laurentiis c’è sempre stata molta ambizione, oggi la squadra azzurra ha giocatori di spessore, ma a noi fa piacere aver messo la prima pietra per i successi che poi sono venuti. Verremo sempre ricordati per quelli che ci hanno messo l’anima ed il cuore. Il Napoli di oggi può lottare per i primi due posti, con i due scozzesi hai alzato il livello qualitativo e di temperamento. Manca solo un braccetto a destra perchè Di Lorenzo lo preferisco come esterno a centrocampo. Forse, però, nella testa di Conte c’è anche un’idea di cambio di modulo”.
Franco Carraro, ex presidente della FIGC, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli
“I vent’anni di presidenza di De Laurentiis sono stati assolutamente straordinari. Mi ricordo tutto, posso aggiungere che oltre che venire a Napoli per fare una riunione con Bassolino e la Iervolino, il presidente della Repubblica Ciampi chiese a me e a Petrucci ‘cosa succede a Napoli? Possiamo privare del calcio la terza città italiana?. Io risposi ‘Presidente, purtroppo le regole vanno rispettate e in questo momento non c’è soluzione’. Le regole son state rispettate per tutti, non solo per il Napoli. La Federazione ha avuto ragione al 100% su tutte le cause fatte, son passati vent’anni e non farò i nomi delle persone che sulle spalle di Napoli e dei napoletani cercavano di speculare per fare i soldi.
Molte delle persone che provarono a speculare oggi non ci sono più
Molte delle persone che provarono a speculare oggi non ci sono più. Vent’anni dopo farei la stessa scelta perchè alla fine De Laurentiis è arrivato e bisogna riconoscere che lo stesso ha portato alla squadra partenopea ed alla città di Napoli una solidità che in altri settori come la sanità e l’economia non c’è. Ritengo che il Napoli oggi abbia una solidità societaria che è invidiabile. Farei esattamente ciò che feci e i fatti, non per merito mio, mi hanno dato ragione. Berlusconi ed il Napoli? All’epoca Berlusconi era Presidente del Consiglio, nel 2004 tutti erano preoccupati per il Napoli. Era una cosa che sul piano socio-economico rappresentava un evento drammatico. Quanto c’entrava la politica sull’ingresso di De Laurentiis a Napoli? Nessuno aveva la sensazione che arrivasse De Laurentiis.
A Firenze …
A Firenze, il sindaco andò a Montecarlo a trovare Della Valle per farlo venire alla Fiorentina. All’epoca Della Valle era in polemica con Berlusconi, ma la città di Firenze si diede da fare e lo fece arrivare. Cairo? Quando andò al Torino non c’ero io a dirigere il calcio. Nessuno della politica pensava arrivasse De Laurentiis a Napoli, ma tutti erano felici che si arrivasse ad una soluzione. Il mio rapporto con Gaucci? Non gliela feci pagare per il caso Catania, ho avuto rapporti complicati con lui, ma io non avrei mai penalizzato una città come Napoli. Sono una persona non completamente deficiente, ma Gaucci voleva speculare su Napoli”.