Walter Mazzarri non deve commettere lo stesso errore di Garcia
Questo periodo di pausa per le qualificazioni ad Euro 2024 il Napoli ha ritrovato Walter Mazzarri. Il tecnico toscano è tornato alle dipendenze di De Laurentiis dopo dieci anni per lui non memorabili. Nemmeno ha messo piede a Castel Volturno e il nuovo tecnico già è stato indirizzato verso uno specifico modulo tattico, il solito 4-3-3. A quanto pare, in casa Napoli l’esperienza non insegna nulla. Il problema principale di Rudi Garcia è stato solo uno, quello di aver accettato troppi compromessi col presidente. Tra questo il modo di schierare la squadra in campo è stato il più grosso errore commesso dal tecnico transalpino e da De Laurentiis. Il nuovo allenatore ha detto che ha studiato approfonditamente i campioni d’Italia della scorsa stagione, probabilmente avrebbe fatto meglio a studiare quelli di questa stagione. Sposare necessariamente il 4-3-3 potrebbe essere la reiterazione di uno sbaglio che la squadra ha pagato tanto.
I calciatori sono duttili e possono ricoprire più ruoli
I grandi allenatori hanno sempre dimostrato una cosa, che i calciatori sono duttili. Quante volte abbiamo visto una mezzala venire impiegata con successo come prima punta, o un terzino come difensore centrale. Proprio Olivera durante la sfida tra Argentina e Uruguay è stato schierato dal loco Bielsa come centrale in una difesa a tre e non ha per niente sfigurato. Insomma non è affatto detto che il Napoli debba perseverare ad ogni costo nel proporre il 4-3-3 anche perchè a fare la differenza è la capacità di preparare le sfide dell’allenatore e la sua propensione a cambiare in corso di gara se le scelte iniziali si rivelano sbagliate. Il calcio totale, se ci ha insegnato qualcosa, è proprio il fatto di concepire la squadra di calcio come un corpo unico e camaleontico. Insomma in grado di adattarsi a tutte le possibili situazioni di gioco che si vengono a creare.
Mazzarri si senta libero da ingerenze nel fare le sue scelte
Insomma Mazzarri deve sentirsi libero di mettere in pratica ciò in cui crede. Questa dovrebbe essere la normalità dei rapporti tra società ed allenatore. È sempre meglio fare errori con la propria testa che con quella degli altri. Solo così si può guadagnare il rispetto di calciatori e tifosi che non vogliono un burattino in panchina ma un uomo in grado di prendersi le proprie responsabilità. Ciò che ci auguriamo quindi è che il nuovo tecnico del Napoli non sprechi tempo e magari punti per fare esperimenti che desidera la società.