Luciano Spalletti, commissario tecnico dell’Italia, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni alla vigilia della sfida con la Macedonia del Nord, in un match importantissimo per la fase a gironi delle qualificazioni all’Europeo:

Spalletti: ”Bisogna toccare tutte le corde necessarie per andare ad affrontare una partita di questo livello”

“Bisogna toccare tutte le corde necessarie per andare ad affrontare una partita di questo livello. Bisogna stare attenti a non andare a eccedere in quelle che sono le cose che diciamo ai calciatori, ma anche in questo caso ci sono studi e riunioni. Abbiamo fatto un allenamento doppio per mettere in pari coloro che hanno giocato il sabato con quelli della domenica che hanno dovuto riposare un giorno in più. Siamo attenti a queste cose, nonostante ci sono stati molti infortuni e probabilmente c’è anche un po’ di tensione che porta i calciatori a un sovraccarico agonistico.

”L’importante è allenarsi seriamente e ragionare su ciò che succede”

L’importante è allenarsi seriamente e ragionare su ciò che succede, anche io devo imparare come ci si comporta dentro queste tempistiche di lavoro e ho anche modificato qualcosa rispetto a quello che ho fatto. Bisogna anche imparare cosa significa avere la responsabilità di indossare la maglia azzurra. Chiesa? Con lui a disposizione l’Italia guadagna in tanti aspetti. Sa saltare l’avversario, sa fare gol e ha questi strappi importanti. La personalità è di altissimo livello e per la Nazionale è un riferimento. 

Spalletti crede che in Macedonia del Nord l’Italia poteva fare meglio

In Macedonia del Nord potevamo fare meglio, ma anche con una vittoria là il percorso sarebbe rimasto uguale perché a Wembley abbiamo incontrato un’ottima Inghilterra. Ora serve una Nazionale all’altezza della propria storia, con carattere forte e portando avanti la nostra idea di calcio. Kean? Non credo ci sia nulla di nuovo, sono stato al “Bambin Gesù” quindi non so se ci sono novità.

Su chi batte un rigore

Chi batte un rigore? Ne abbiamo alcuni bravissimi, ma mi aspetto sia Jorginho a prendere il pallone e prendersi la responsabilità di un rigore. L’ho conosciuto personalmente solo in questi pochi giorni qui e mi ha fatto un’impressione incredibile. Mi ha subito fatto vedere la sua volontà di stare dentro questo gruppo e di partecipare. Lui è sempre stato presente.

Spalletti sugli infortunati

Gli infortuni? Siamo abituati, queste situazioni possono capitare e sono il contrario degli altri, quindi spero si giochino più partite possibili. Mi piace vedere giocare calciatori che hanno quella qualità che ti lascia a bocca aperta. I calciatori giocando tutte le partite di campionato e delle Coppe, è ovvio che si perde un po’ di lucidità e qualità”.

Conclude Spalletti

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