Adolfo Mollichelli ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a “NapoliMagazine.com“. Queste le sue parole:
Il Napoli ha perduto la testa, quella della classifica e non solo. Anche la testa pensante del filosofo di Certaldo. E pure le teste dei suoi ex discepoli. Aver perduto la leadership del campionato, dopo mesi e mesi di supremazia, è la perdita meno grave, diciamo così. Le perdite che danno da pensare, e con un pizzico di preoccupazione, sono quelle delle idee del Gran Pelato che vanno dissolvendosi nelle menti degli azzurri. Soltanto tre partite, per carità, ma sono state sufficienti a determinare un cambiamento evidente: nella mentalità, nel gioco, nella concentrazione.
Ah!, dimenticavo un’altra perdita, quella dell’insostituibile – e comunque non sostituito – Kim, il coreano di tutti gli anticipi, soprattutto di quelli impossibili. Ho visto e rivisto un filmato di un suo intervento in Bundesliga: l’avversario che va via in velocità, da solo, Kim che lo recupera ed ha pure la lucidità di andargli a chiudere in angolo la staffilata a portiere battuto. Un intervento magistrale. Gli interventi in anticipo del coreano, il suo affrontare l’avversario faccia a faccia sono stati importanti quanto la fantasìa di Kvara e le reti di Osimhen nella conquista dello scudetto. Gran parte dei milioni incassati dalla sua cessione al Bayern, andavano investiti in un sostituto all’altezza, e ce ne sono in giro per l’Europa.
Forse sarà anche questa la ragione per cui il sergente Garcia, in fase difensiva, ha chiesto di arretrare in blocco. Può anchee andar bene, ma non in linea. La Lazio, brava nell’isolare il già solitario Osimhen, in particolare nella ripresa (quando gli azzurri erano paurosamente calati dopo un buon primo tempo) ha maramaldeggiato a suo piacimento, con facilità irrisoria. Svaniti d’improvviso i meccanismi euclidei che avevano reso la squadra azzurra bella e vincente. Non so se l’avrà fatto, ma al posto di Garcia avrei detto ad inizio stagione: ragazzi, giocate come sapete, siete i campioni d’Italia!
E su quel tessuto, magari, si sarebbe potuto ricamare un proprio disegno. La chiesa da mettere al centro del villaggio già c’era. M’incuriosisce vedere come Spalletti, ct dell’Italia, metterà Chiesa al centro del villaggio di casupole fatiscenti nell’Italia. Arrivederci a dopo la pausa Nazionale. Conclude Mollichelli