Foto: Fanta Master

Sport Mediaset riporta che il processo sportivo sulle plusvalenze nel calcio ha preso il via con la prima udienza: il Tribunale federale nazionale della Figc, presieduto da Carlo Sica, dovrà esprimersi sulla posizione di undici club e 61 dirigenti accusati di presunti illeciti amministrativi. Tra le società coinvolte nel caso, cinque sono di Serie A: si tratta di Juventus, Sampdoria, Napoli, Genoa ed Empoli. L’accusa ha chiesto, oltre ad ammende per bianconeri e partenopei, 12 mesi di inibizione per Andrea Agnelli, 16 per Fabio Paratici, 8 per Pavel Nedved, 11 mesi e 5 giorni per Aurelio De Laurentiis. Le altre squadre coinvolte sono Pro Vercelli, Parma, Pisa, Empoli, Chievo Verona, Novara e Pescara. 

LE RICHIESTE DELL’ACCUSA

 L’accusa ha richiesto 12 mesi d’inibizione per Andrea Agnelli, 16 per Fabio Paratici, 8 per Pavel Nedved, 11 mesi e 5 giorni per Aurelio De Laurentiis. Per Juventus e Napoli chieste due ammende.

 

IL DEFERIMENTO


Tutti sono stati deferiti dalla procura federale a titolo di responsabilità propria, ai sensi dell’articolo 31 comma 1 del codice di giustizia sportiva, per avere contabilizzato nelle relazioni finanziarie plusvalenze e diritti alle prestazioni dei calciatori per valori eccedenti quelli consentiti dai principi contabili in misura tale da incidere significativamente, per alcune delle predette società, sui requisiti federali per il rilascio della licenza nazionale, violando in tal modo anche l’articolo 31 comma 2 del codice di giustizia sportiva. Gli stessi club sono stati deferiti a titolo di responsabilità diretta (art. 6, comma 1) per gli atti e comportamenti posti in essere da propri soggetti apicali dotati di potere di rappresentanza e per responsabilità oggettiva (art 6, comma 2) per gli atti e comportamenti posti in essere da soggetti apicali non dotati di poteri di rappresentanza.

 

 

COSA RISCHIANO CLUB E DIRIGENTI


Il processo si aprirà con la formulazione delle accuse da parte della procura federale, guidata da Giuseppe Chiné, che ha elaborato un algoritmo per stabilire quali plusvalenze possano ritenersi fittizie e in che misura. Parma e Pisa, che secondo l’accusa avrebbero sopravvalutato le plusvalenze per ottenere la licenza e iscriversi al campionato rischiano una pesante penalizzazione (ma nel ventaglio delle sanzioni figura anche l’esclusione dal campionato), per le altre squadre si prospettano maxi multe e inibizione dei dirigenti coinvolti. 

 

TEMPI VELOCI?


Il processo riprenderà poi il 14 e 15 maggio, sempre in videoconferenza. Si preannunciano tempi molto più veloci rispetto ai processi del passato, dopo l’entrata in vigore del nuovo codice di giustizia sportiva: il dispositivo potrebbe arrivare già questo venerdì. L’obiettivo in ogni caso è arrivare alla definizione del secondo grado di giudizio entro metà maggio, comunque prima della fine della stagione. La palla passerebbe poi al Collegio di Garanzia presso il Coni per gli eventuali ricorsi. 

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