Durante un’intervista ai microfoni di Radio Sportiva, Fabrizio Biasin, capo dei servizi sportivi del quotidiano Libero e giornalista di fede interista, ha espresso il suo parere sul discusso episodio del tocco di mano di Olivera durante la partita Inter-Napoli. Le sue parole, riportate da l’Interista.it, offrono spunti interessanti sulla dinamica del caso e sulla confusione che ruota attorno alle decisioni arbitrali.
Biasin: La Scenografia dell’Episodio
Biasin ha sottolineato che il tocco di mano di Olivera, sebbene visibile e appariscente, rientra nella categoria delle “palle inattese”. Secondo il giornalista, l’azione del difensore partenopeo non è stata volontaria, ma piuttosto un tocco involontario, il che complica ulteriormente la decisione sull’assegnazione di un rigore. La sua osservazione sulla “scenografia” del gesto suggerisce che l’impatto visivo di quel tocco induca facilmente a credere che sarebbe inevitabile fischiare il rigore. Tuttavia, Biasin ritiene che la valutazione dovrebbe prendere in considerazione anche la natura involontaria del gesto.
La Logica Dietro la Decisione Arbitrale
Nonostante l’impressione che il rigore fosse inevitabile, Biasin porta alla luce un aspetto cruciale: secondo le regole, quella palla non potrebbe finire oltre le mani di Olivera, il che renderebbe difficoltosa l’interpretazione dell’episodio come un fallo. La spiegazione tecnica fornita dall’arbitro, quindi, potrebbe giustificare il non intervento, sebbene l’impressione visiva possa suggerire il contrario. Questo punto evidenzia come le decisioni arbitrali non siano sempre lineari e come le immagini possano talvolta offrire una lettura ingannevole dei fatti.
Biasin: La Paradossale Differenza con l’Attaccante
Infine, Biasin si sofferma su un aspetto che trova particolarmente discutibile: la disparità di trattamento tra difensori e attaccanti in casi simili. Secondo il giornalista, se fosse stato un attaccante a toccare la palla con la mano, sarebbe stato sicuramente fischiato un fallo, anche se il gesto fosse stato involontario. Questa differenza di trattamento, a suo avviso, crea confusione nelle interpretazioni delle regole e pone interrogativi sul bilanciamento delle decisioni arbitrali in queste situazioni.
Conclusioni: Un’Interpretazione Complessa
In conclusione, Biasin esprime un certo disappunto per l’incertezza che circonda l’episodio del tocco di mano di Olivera, ammettendo che non ci sono elementi chiari su cui basarsi per una decisione inequivocabile. La sua riflessione mette in luce una delle difficoltà principali nell’applicazione delle regole del calcio: l’interpretazione soggettiva degli episodi, che può variare notevolmente a seconda della posizione in campo e della percezione dell’arbitro.