Foto: napolipiu.com

Del Genio: Kvaratskhelia è un po’ in ombra. Politano? Ieri ha fatto il quinto per molti tratti della gara, poi addirittura gli ho visto marcare Cutrone

Capuano, Varriale, Del Genio, Denis, Iori, Stramaccioni, Zazzaroni, Magoni, De Maggio, Scozzafava, Ventola, Cabrini, Gentili e Ze Maria hanno partecipato alla trasmissione Radio Goal sulle frequenze di a Kiss Kiss Napoli per palare della squadra azzurra e di altro. Questi i loro interventi riportati da TerzoTempoNapoli.Com:

Ezio Capuano, allenatore del Foggia, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli:

“Con l’avvento di Conte e le conferme dei big del Napoli ho detto che la gara di Verona avrebbe rappresentato la svolta. Non mi meraviglia nulla, Conte è un allenatore pragmatico, ci sono state partite degli anni scorsi con Spalletti dove il Napoli giocava un bel calcio, ma quello di Conte è un calcio molto più equilibrato, forse meno bello da vedere, ma per Conte esiste solo il risultato, il resto è aria fritta. Quando i giocatori hanno qualità vedi anche il bel gioco perchè la giocata del singolo va a capitalizzare la qualità anche di altri calciatori del settore. Il Napoli ha giocatori devastanti nell’uno contro uno e fanno sì che la giocata del singolo vada enfatizzata dal pubblico. Io amo l’equilibrio, non amo l’estetica. Il calcio è un’azienda dove il risultato è sopra tutto. Non esiste un tifoso che va allo stadio ed è felice perchè la sua squadra ha giocato bene, ma ha perso. Nel calcio esistono due fasi, amo le squadre equilibrate. Neres? Oggi Politano fa la fase di non possesso, ma Neres è talmente forte che troverà sicuramente spazio”.

Enrico Varriale, giornalista, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal

“Il Como ieri ha giocato un ottimo calcio, ma ieri il Napoli ha dato una prova importante. Conte è stato bravo a far capire che non era la gara da sottovalutare. Il Napoli ha pensato che la gara fosse in discesa dopo il goal iniziale, poi il Como gli ha ribadito non fosse così e gli azzurri sono scesi in campo nel modo più giusto nel secondo tempo. E’ stata la vittoria dei nuovi acquisti, la vittoria di Lukaku che è al 65% della condizione. Se però uno che è al 65% ti fa goal e ti fa due assist vuol dire che ha ancora margini di crescita. Lukaku cresce e per il Napoli può essere la riserva di possibilità e risorse maggiori. L’unico che deve ritrovare un po’ di brillantezza è Kvaratskhelia che però viene sempre maltrattato. Son rimasto basito quando Feliciani non ha concesso il rigore per il fallo sul georgiano. Quando uno fa l’arbitro dovrebbe conoscere le dinamiche di gioco e mi dovete spiegare perchè Kvaratskhelia dovrebbe buttarsi a terra se è ad un passo dal goal. Il difensore del Como l’ha spinto con due mani, è chiaramente un intervento falloso. Corsa scudetto? Dobbiamo aspettare fine novembre per dare giudizi definitivi. Mi piace la Lazio di Baroni e potrebbe inserirsi nella lotta per le prime posizioni. Napoli, Juventus, Inter e Milan sono le candidate principali sulla carta, ma le cose si cominceranno a chiarirsi dopo una decina di gare”.

Paolo Del Genio, giornalista, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli:

“Ieri il Napoli ha fatto fatica quando si è abbassato molto. Olivera ha fatto la solita prestazione, non granchè quando ci siamo schiacciati, ma mi è piaciuto molto quando era in fase offensiva, l’ho trovato in crescita. Lobotka è stato il migliore in campo. McTominay ha fatto un bel goal, poi non s’è visto tantissimo, è stato molto bravo quando ha disturbato Paz in una conclusione. Anguissa è in grande crescita, ma Lobotka è stato il migliore, è sempre nel vivo del gioco. Lukaku? Ha fatto giocate di qualità, ha difeso bene il pallone, ha fatto due assist ed ha dimostrato che pur non essendo al 100% è molto utile.

Kvaratskhelia è un po’ in ombra. Politano? Ieri ha fatto il quinto per molti tratti della gara, poi addirittura gli ho visto marcare Cutrone. E’ stato bravissimo, ma così lo si perde tecnicamente anche perchè non ha la gamba per andare a ribaltare l’azione. Oggi la condizione fisica del calciatore è buona, ma le sue caratteristiche organiche non sono quelle di Hakimi. Il Como? Il goal del pari lo ha meritato. Conte non si fida ancora di una squadra che possa essere molto aggressiva, memore dell’anno scorso, sa che se la squadra perde l’equilibrio può prendere goal. E’ una scelta che speriamo non sia più necessaria, spero che si renda conto che la squadra possa andare a pressare sempre in alto. Che il Como abbia segnato nella parte finale del primo tempo è stata una fortuna perchè ha dato una scossa. Se invece avesse segnato oltre il 70′ si sarebbe complicato tutto maledettamente”.

German Denis, ex calciatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal

“Abbiamo visto un Lukaku in forma, anche se Conte sa perfettamente cosa gli manca. E’ un Lukaku che è molto generoso, gioca per la squadra, ieri ha fatto due assist da trequartista. Il Napoli è stato costruito per vincere, la rosa è ampia e chi viene chiamato in causa fa sempre bene e questo è importante per un allenatore che sa che può contare sulla panchina. Questo farà la differenza. Di questo Napoli può giocare chiunque, il gruppo è unito e soprattutto segue l’allenatore. Lobotka? Può fare la differenza, a mio avviso è un giocatore completo ed avendo anche i vari Kvaratskhelia e Lukaku il Napoli ha tante soluzioni. Lukaku al posto di Osimhen? Non so se Osimhen sarebbe stato adatto al Napoli come lo è Conte. Il Napoli ha fatto la scelta giusta”.

Alessandro Iori, giornalista, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli

“Il Napoli è stato costruito nella parte conclusiva del mercato con innesti decisivi. E’ una squadra a migliorare dal punto di vista della conoscenza reciproca e questo aiuterà a migliorare anche il gioco. La mancanza degli impegni europei per il Napoli non va sottovalutato, le energie saranno determinanti nella fase decisiva del campionato. Il Napoli deve rimanere lì, a contatto con le prime posizioni, almeno fino alla primavera”.

Andrea Stramaccioni, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal

“I meriti di Conte sono enormi, alle volte si sottovaluta quanto sia difficile invertire un’inerzia. La sconfitta di Verona poteva creare dei danni irreparabili. Conte è un manager e grazie anche alla società che gli ha preso giocatori su misura per il suo calcio è stato bravissimo a mettere in campo il suo progetto. Il Napoli è solido ed a “comando”. Antonio con il Como è come se avesse le redini di questa squadra che accelera o rallenta quando vuole l’allenatore. Alterna uomini, idee, solidità. Lukaku è determinante, Neres come entra è favoloso. Il Napoli non ha gli interpreti per fare una partita ad altissima intensità per novanta minuti. Ma lo fa per 30 minuti al massimo e capitalizza in quei frangenti. Ma è anche giusto così visto che con giocatori come Lukaku Kvara e McTominay non puoi farla per 90 minuti”.

Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli

“La sconfitta di Verona è stata la più grande fortuna del Napoli. Quella sconfitta è stato un punto di svolta. Il mercato che è arrivato è stato figlio di quella partita, il 3-0 è stato un vero e proprio campanello d’allarme che la società ha colto ed è intervenuta sul mercato accogliendo in pieno le richieste di Antonio Conte. Con il Como ad esempio ha segnato tutto il mercato del Napoli con McTominay, Lukaku e Neres. Lukaku è cambiato molto rispetto all’inizio della sua carriera, ha un ruolo di pivot che è di pochi”.

Oscar Magoni, direttore sportivo del Renate, ha rilasciato, un’intervista a Radio Goal

Lobotka l’anno scorso ha subito le problematiche di tutta la squadra, ma è uno in gamba, sa dettare i tempi di gioco e rappresenta il centrocampista moderno che sa impostare e sa fare da scudo alla difesa. Politano e Neres? Ci vuole un po’ di tempo per Neres che ha dimostrato di avere qualità al di sopra della media. Il problema è che il calcio italiano richiede sacrifici in entrambe le fasi di gioco e Neres, da questo punto di vista, è un pelo indietro a Politano. La panchina del Napoli è di tutto rispetto, ci son giocatori che giocherebbero titolari in tantissime squadre di A. Giocare tanto è stressante, ci son tantissimi infortuni pesanti e quindi le rose devono essere ampie e di qualità. Quando c’è competitività sana nel gruppo fa bene, poi nell’arco della stagione si trovano dei punti di equilibrio che non vengono spostati. Conte in un mese e mezzo ha ribaltato la mentalità del Napoli, oggi vedo correre tutti e c’è un entusiasmo completamente diverso. Quest’allenatore ha dato motivazioni incredibili ed i giocatori hanno risposto, il futuro del Napoli è roseo”.

Valter De Maggio, direttore di Kiss Kiss Napoli, ha parlato nel corso di Radio Goal di oggi

“Un motivo di attrito tra De Laurentiis e Giuntoli fu l’acquisto di Lobotka. De Laurentiis si arrabbiò dicendo ‘Ma chi mi hai portato?, chi c…o mi hai preso?’, ma aveva ragione Giuntoli, è un giocatore enorme. Lukaku? Ha detto di no al Milan, i rossoneri volevano Lukaku. Ibrahimovic è stato messo spalle al muro dal belga che ha sempre voluto il Napoli. Poi Giuntoli se avesse avuto la possibilità di cedere Vlahovic l’avrebbe fatto ed avrebbe scelto Lukaku. Conte ha detto al Napoli di aver dormito per il mancato rinnovo di Kvaratskhelia. Bisognava chiamare Jugeli il giorno dopo lo scudetto per rinnovare il contratto del georgiano, ma si sono concentrati su Osimhen. Jugeli chiede una cifra enorme, ma la realtà è che stanno per chiudere. Se poi non chiudono Kvaratskhelia si incazza”.

Monica Scozzafava, giornalista del Corriere della Sera, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal

“Neres? Uno come lui non tutti possono permetterselo in panchina, ma Conte ha preteso una squadra forte anche nelle seconde linee, poi l’anno prossimo, con la Champions che dovrebbe tornare, ci sarà spazio per tutti. Neres ha una velocità, una corsa ed un’energia nelle gambe che son fuori dal comune. Lukaku? Conte era l’unico allenatore capace di ribaltare la situazione disastrosa dell’anno scorso. E’ vero che il Napoli ha fatto un mercato importante ed è vero che molti giocatori sono venuti a Napoli dopo la chiamata di Conte. Poi ci sono i vari Di Lorenzo, Politano, Lobotka, Anguissa e Rrahmani che sono altri calciatori rispetto all’anno scorso. Il mercato sì, ma Conte ha cambiato la mentalità di un gruppo che era diventato fragile. Un plauso va fatto anche alla società che ha saputo rilanciare la squadra nella maniera giusta. De Laurentiis ha fatto un investimento importante in estate ed i risultati già si vedono. L’obiettivo è riportare il Napoli in Champions ed aspettiamo, Conte è ben avviato”.

Nicola Ventola, ex calciatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli

“Conte è sinonimo di garanzia, la sua storia lo racconta. Soprattutto al primo anno sposta gli equilibri, ma quando accetta un incarico mette delle condizioni. Non voleva Osimhen, ha deciso di fare degli acquisti importanti e lo sforzo fatto da De Laurentiis si vede. Lukaku? E’ un giocatore fondamentale, secondo me è al 60% della condizione. Gente di personalità che faccia da guida allo spogliatoio serve sempre. Ci sono tre o quattro giocatori leader nel Napoli, ma anche Conte dà delle direttive e chi non le rispetta va fuori. Non sbraccerà nessuno al momento delle sostituzioni, l’allenatore ha già tanta personalità e tutti lo seguono. Tutti lo amano lavorando e il vero leader di questo Napoli è proprio Conte. Stagione del Napoli senza coppe? Il campo parla sempre, questa frase l’ho sentita mille volte l’anno scorso per la Juventus, ma dipende dai metodi di lavoro e dai risultati che se arrivano aiutano a lavorare bene. Conte è dispendioso dal punto di vista energetico e il fatto che non abbia le coppe lo aiuterà a lavorare meglio nel corso della settimana”.

Antonio Cabrini, ex calciatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal

“Dopo un’annata come quella scorsa che non fu positiva non era facile riprendere il Napoli in mano per Conte. Vincere ancora dopo uno scudetto a Napoli? E’ sempre molto difficile perchè la gente si aspetta la conferma dell’anno precedente. L’ambiente diventa caotico e diventa difficile gestire l’euforia della città. Oriali? E’ un supporto fondamentale per l’ambiente e per la squadra. Lele è sempre stato un dirigente enorme, magari lavorando dietro le quinte, ma tenendo ben stretto il rapporto tra allenatore e squadra”.

Bruno Gentili, giornalista, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli

“A Conte sono bastati poco più di 100 giorni per restituire al Napoli il suo ruolo, la sua forza è stata l’educazione mentale oltre che l’applicazione maniacale per la preparazione. Ha riacceso la passione, 50mila tifosi al Maradona per Napoli-Como sono un segnale di risveglio, però a Napoli ci vuole più equilibrio e bisogna aspettare prima di avventurarsi in previsione sbagliate. Per me si giocheranno lo scudetto Inter, Juventus e Napoli. Solo il Napoli ha trovato la continuità di risultati, abbiamo 7 squadre nelle coppe europee e questo condiziona un po’ il loro cammino. Non a caso sono diversi gli infortuni gravi. Sarà un campionato particolare, la classifica è molto corta e non me la sento di indicare un programma definitivo”.

Ze Maria, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal

“Neres è un giocatore che ha fatto tantissime presenze in Olanda vincendo tutto, arrivò in nazionale e poi uscì. Di giocatori del genere non se ne vedono tanti, ha il dribbling e fa saltare gli schemi degli avversari. Se ha spazi diventa ancor più facile per uno come lui. Per un tecnico come Conte, avere un calciatore del genere è un vantaggio. Il Napoli ha grandissimi giocatori, Kvaratskhelia sta facendo bene e Lukaku è una garanzia per l’attacco. Il belga gioca per la squadra e questo è uno dei motivi per il quale Conte se lo porta sempre dietro.

Il Napoli ha il vantaggio di non giocare le Coppe, ma essere in testa al campionato è una grande cosa. Il mister ha in testa anche la Champions dell’anno prossimo, ha dei giocatori abituati a giocare a certi livelli. Il Napoli punterà alla vittoria dello scudetto quest’anno, ma anche a far bella figura in Champions l’anno prossimo. Neres? Per un brasiliano il calcio italiano è il più difficile al mondo, noi siamo più fantasiosi e giochiamo più liberi. All’inizio tutti i brasiliani fanno fatica, hanno bisogno di un tempo di adattamento e con la qualità tecnica in tanti diventano campioni. Il campionato non è semplice per gli europei, figuriamoci per i sudamericani”.

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