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Antonio Conte e (il)Napoli: di seguito un articolo tratto dall’edizioneodierna del Corriere della Sera. “Conte ha sfruttato i benefici del calendario e proverà la fuga contro Como, Empoli e Lecce, che sono facili solo all’apparenza, soprattutto le prime due, ma se riesce a fare il vuoto, prenderlo diventerà complicato perché nessuno come lui sa accendere le piazze e gestire il primato”.

Conte, Napoli e il Napoli

Conte è il simbolo e il catalizzatore della voglia esasperata di riscatto di un’intera città che vive per la sua squadra del cuore. Intanto sono 4 partite, compresa la Coppa Italia, che mantiene la porta inviolata nel rinnovato 4-3-3 offensivo. Non doversi misurare in Europa per il Napoli è un vantaggio, ma servirà il miglior Lukaku”.

E Antonio verso il Como…

Di seguito un articolo tratto dall’edizione odierna de Il Mattino. “Gilmour e Lobotka non possono stare insieme. Due registi puri e veri. Era evidente, Conte lo ha sdoganato: la staffetta tra i due non è prevista in tempi brevi, magari ci sarà ma intanto Lobo è una specie di totem”.

Gilmour e Neres

“Oggi non è previsto il turnover in regia, ma prima o poi anche in campionato l’ex Brigton dovrà essere messo alla prova. I giocatori duttili ci sono: come Neres, un talento come pochi. Ha il dribbling nel sangue e la bellezza di una giocata spesso vale da solo il prezzo del biglietto. Poi uno che ha nel dna anche la vittoria: ha vinto il campionato olandese e quello portoghese, porta dentro di sé un bel repertorio di giocate ma anche la mentalità che mica è così scontata. Conte è esaltato dal suo modo di giocare, dovrà lavorarci ancora un po’ ma si sa che nei momenti bui, che possono arrivare, quando c’è bisogno della corda di pazzia, Neres può essere un ordigno”.

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