Belleri Accardi
Foto: Fiorentina.it

Manuel Belleri, direttore tecnico dell’Accademia Milan a Tokyo ed ex calciatore, è intervenuto a 1 Football Club su 1 Station Radio. Di seguito le sue dichiarazioni:

Il calcio sta crescendo in un Paese come il Giappone?

“Hanno provato a portare alcuni giocatori, come Torres ed Iniesta. Si cerca di cerare appeal, anche se il livello è ancora basso rispetto a quello europeo. Attraverso giocatori che possono portare attenzione, si cerca di innalzare il livello delle gare. In Giappone hanno la tendenza di valorizzare quel che hanno in casa. Attraverso le scuole, le università hanno delle squadre con le quali valorizzare i propri talenti. Per quanto riguarda la J-League, invece, il mercato è aperto come in tutti gli altri campionati”.

Gasperini potrebbe davvero allenare il Napoli?

“Per quello che sta facendo vedere all’Atalanta, è un tecnico di grandissimo livello. È riuscito ad aprire tanti cicli. La società lo ha appoggiato in tutto e sta avendo dei grandissimi risultati. Se fossi stato presidente dell’Atalanta avrei fatto la stessa cosa. È un allenatore che mi piace tantissimo, capace di valorizzare i propri calciatori. Gasperini richiede carta bianca e questo potrebbe costituire un problema in alcuni club. Ciononostante, mi piacerebbe vedere il gasp a Napoli, sarebbe la valorizzazione del patrimonio della squadra azzurra”.

Si parla di Accardi in ottica Napoli. Quanto è difficile il salto al di fuori dell’oasi felice che è Empoli?

“All’Empoli c’è una rete di scout che fa la differenza. Le scelte del direttore sportivo sono importanti, ma la scrematura viene fatta dagli addetti ai lavori. Dunque, quella del diesse è una scelta importante, ma deve poter essere supportato da quelli che sono i suoi uomini di lavoro. Spesso, non sempre un direttore sportivo riesce a portarli con sé. Ciò detto, Accardi è un ottimo dirigente e credo possa far bene in azzurro”.

Come giudica la decisione di Sarri di dimettersi, rinunciando a circa cinque milioni di euro?

“Vedendo Sarri da fuori, mi sembra un allenatore da cui puoi aspettarti questa scelta. Non credo abbia voluto congedarsi dalle sue responsabilità, ma penso abbia riconosciuto di non poter più trarre il massimo dalla squadra. Baldini era così, così come De Zerbi. Sono allenatori che non guardano ai soldi”.

Conclude Belleri

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