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Il mercato di riparazione del Napoli? Ne ha parlato l’edizione odierna del Corriere dello Sport. “Bisognava correre ai ripari, a gennaio, ma in campo non c’è traccia del nuovo che avanza, si resta aggrappati al passato con la sola novità Traorè. Che però ha costi eccessivi per essere riscattato dal Bournemouth e dunque vivrà questi mesi con l’incognita di un destino sospeso”.

Napoli, in attesa della prima da titolare di Ngonge

“Il vero colpo è stato Ngonge, di fatto l’unico investimento fatto a gennaio. Ha già prodotto un gol e mezzo (per la Lega col Verona fu autogol) confermando qualità che torneranno presto utili, in attesa della prima da titolare”.

Mazzocchi e Dendoncker

Singolare il caso Mazzocchi, anche lui – come Ngonge – arrivato a titolo definitivo: sempre in campo con Mazzarri, titolare in Supercoppa, dall’arrivo di Calzona ha partecipato al pari beffa di Cagliari e poi ha vissuto sei gare dalla panchina. Sperava in un approccio italiano differente il belga Dendoncker”.

Napoli, il ‘Cholito’…

Come riporta La Gazzetta dello Sport, Giovanni Simeone potrebbe dire addio agli azzurri in estate perchè vorrebbe giocare con più continuità: “Il Cholito sarà sempre grato al Napoli per avergli dato la possibilità di giocare la Champions. Ha mostrato un attaccamento alla causa non indifferente, nonostante un impiego sempre ridotto”.

Simeone e il ruolo del ‘gregario’

Il punto è proprio questo: il ruolo di gregario gli andrà troppo stretto in futuro ed è il motivo per cui guardarsi intorno in estate, alla ricerca di un contesto in cui possa disporre di una certa continuità. È comprensibile”.

L’erede di Osimhen

La Gazzetta dello Sport ha scritto anche del probabile sostituto di Osimhen in caso di non qualificazione alla Champions: “Al momento, il profilo più percorribile per i motivi esposti è Santiago Gimenez, messicano classe 2001 di proprietà del Feyenoord. Ha realizzato 24 reti in 35 gare stagionali, è giovane e l’azzurro rappresenterebbe un salto di carriera anche senza far parte dell’élite internazionale. Il costo si aggira sui 50 milioni, quindi ampiamente sostenibile”.

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