Dusan Vlahovic, attaccante della Juventus, ha rilasciato un’intervista a “La Gazzetta dello Sport”. Queste le sue parole:
Vlahovic, il gol all’Inter è arrivato 71 giorni dopo l’ultimo. Come vive una punta l’astinenza?
“Io non avevo nessuna ansia. Non conosco altri segreti che il lavoro quotidiano. Il calcio è fatto di alti e bassi come la vita, la differenza però la fa la testa, quanto riesci a rimanere lucido e non farti condizionare. Io non ero preoccupato, solo concentrato sul campo e su come aiutare la squadra. Quando ti sblocchi i gol arrivano tutti insieme”
Il pari con la capolista vi ha dato una consapevolezza diversa a livello di squadra?
“Sappiamo di essere forti, non è stata una partita facile contro la favorita per lo scudetto e il pari ci dà ancora più convinzione: significa che siamo lì”.
E’ vero, come ha detto Rabiot, che nello spogliatoio si parla di scudetto?
“I calciatori devono sempre sognare, tutti abbiamo i nostri obiettivi, personali e di squadra. La priorità è tornare tra le prime 4 e giocare di nuovo in Champions League, poi vedremo come siamo messi in classifica e che cosa possiamo fare. Tutti nello spogliatoio abbiamo l’ambizione di vincere perché la maglia della Juventus ci chiede questo”.
E i suoi obiettivi personali invece?
“Aiutare di più la squadra. Gol e prestazioni servono a raggiungere traguardi collettivi”.
Non si è mai sentito vicino a lasciare la Juve?
“No, sono sempre stato sicuro di voler restare. Le voci ci sono sempre e fanno parte del gioco, se ci mettiamo ad ascoltare tutti possiamo diventare pazzi. Mi sono isolato e ho pensato solo al campo e alla fine sono felicissimo di essere rimasto. Era ciò che desideravo”
Tra lei e Lautaro ci sono attualmente 8 gol di differenza. Ha qualche rimpianto?
“Ho saltato alcune partite e sono rientrato piano piano. Però non vorrei fare paragoni perché viviamo in contesti diversi. È un campione del mondo e posso solo complimentarmi. Lui, Osimhen e Giroud sono grandissimi attaccanti, io però credo in me stesso e non ho nulla da invidiare a nessuno”.
Conclude l’attaccante della Juventus, Vlahovic
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