Come c’è (abbastanza) Fiorentina nel primo scudetto del Napoli, è presente non poca ‘Città nuova’ nel secondo tricolore della storia gigliata. Come scritto da Stefano Cecchi nel libro ‘La Bibbia della fede viola’, nella stagione 1968-’69 il tecnico dei toscani Bruno Pesaola faceva ascoltare ai suoi giocatori il brano ‘Settembre’ dell’artista partenopeo Peppino Gagliardi. Il numero dodici di quella squadra era Claudio Bandoni, ex portiere del ‘Ciuccio’: a centrocampo vi era Salvatore Esposito da Torre Annunziata (una Coppa Italia con il club azzurro) e in attaccco al fianco di Amarildo compariva Luciano ‘Cavallo pazzo’ Chiarugi, il quale giocò anche nel Napoli. Il povero Guido Gratton, campione d’Italia con la Fiorentina nel 1956, quattro anni dopo giunse nel capoluogo campano ormai ‘logoro’.
L’Uccellino
Militò due stagioni in riva al Golfo anche un simbolo della Viola come Kurt Hamrin, soprannominato l’ ‘Uccellino’, che in una classifica dei 100 gigliati di sempre pubblicata sul Guerin Sportivo nel 2014 Rossano Donnini posizionò al quarto posto. In riva all’Arno è stato compagno di squadra di Rino Marchesi, il primo allenatore ‘italiano’ del Pibe de Oro ed eccellente centrocampista da calciatore. Ci riferiamo dunque al tecnico del ‘Ciuccio’ -anche- nell’annata 1980-’81, quando il centravanti di sfondamento dei partenopei era Claudio Pellegrini: giocò anche in viola e Napoli-Fiorentina del 19 maggio 1985 fu la sua ultima partita disputata in Serie A.
Argentini a Napoli
Argentini a ‘Città nuova’ se è facile pensare anche a Daniel Bertoni, Ramon Diaz indossò anche la casacca gigliata.
P.S. La Fiorentina è stata l’ultima squadra allenata dal fresco ottantenne Ottavio Bianchi. E non abbiamo dimenticato Beppe Chiappella.