Occasione enorme sprecata dal Napoli contro gli spagnoli
La sfida tanto attesa che si è giocata ieri sera al Maradona tra Napoli e Real Madrid è stata una grande occasione persa. Se abbandoniamo per un attimo la retorica del “siamo stati sfortunati” e del ” siamo usciti a testa alta” possiamo analizzare le cose con obiettività. Se non facciamo questa operazione continuiamo solo a fare del male ai tifosi e alla squadra. Gli errori fatti contro un Real tutt’altro che imbattibile sono stati tanti per fare finta di niente o chiudere entrambi gli occhi per non vederli. È doveroso quindi mettere sul banco degli imputati innanzitutto Garcia, in quanto responsabile tecnico della squadra. Poi non si può continuare a fare finta che Meret sia un portiere forte perseguitato dalla sfortuna. In ultima analisi bisogna capire fino a che punto si vuole arrivare nel continuare a forzare Raspadori in ruoli e posizioni in campo che non gli appartengono.
Garcia ha scelto il peggior approccio possibile alla partita
Cominciando dal disastro fatto da Garcia, va detto subito che un approccio alla gara conservativo come quello scelto dal tecnico è il peggiore che si poteva scegliere. Affrontare una squadra di palleggiatori lasciandogli tre quarti di campo a disposizione vuol dire rinunciare al gioco. Infatti i primi 19 minuti di gioco il Napoli non ha toccato palla. Non solo ma hanno dato la possibilità agli avversari di dettare ritmi bassissimi. Nonostante ciò da azione da calcio d’angolo gli azzurri sono riusciti a passare in vantaggio. L’errore di Di Lorenzo resta certamente molto grave visto che è costato il pareggio. Non è il caso di crocifiggere il capitano vista la sua continuità nelle prestazioni. Il vantaggio firmato da Bellingham è sempre figlio dell’ atteggiamento della squadra di Garcia. È già il secondo gol del genere che subisce il Napoli, il primo contro l’Udinese segnato da Samardzic. Non è un caso, visto che la difesa invece di salire indietreggia portando l’avversario in area di rigore senza contrastarlo.
Il tecnico francese non indovina i cambi
Il secondo tempo dimostra gli errori del primo. Gli azzurri sono partiti alti, hanno pressato e hanno giocato ad altissimo ritmo. Tutto questo ha annullato il Real che oltre a subire il gol del pareggio ha rischiato ad ogni azione dei campioni d’Italia. Cosa si doveva toccare in una squadra che stava dominando? La risposta è “Niente”! Invece Garcia realizza l’incubo che ha in testa facendo uscire dal campo i due uomini migliori, prima Politano, poco dopo Zielinski. Ovviamente la squadra sparisce.
Errore grave di Meret e Raspadori che vaga per il campo
Puntuale arriva la mancata parata di Meret che regala la vittoria al Real. Valverde tira da distanza siderale e Alex invece di fare quello che avrebbe fatto qualsiasi portiere della sua statura, cioè deviare il pallone in angolo, allunga le braccia senza esplosività. Il pallone rimbalza prima sulla traversa e poi sulla schiena del portiere prima di finire in rete. Meret entra così nel tabellino dei marcatori, purtroppo. Continuare a magnificare questo ragazzo non serve a nulla, i suoi limiti sono evidenti e innegabili. Forse è ora di pensare di dare un po’ di spazio a Gollini.
Per quanto riguarda Raspadori vale la pena di ripetere la stessa cosa fino alla noia. Il ragazzo è un attaccante, deve giocare nei pressi dell’ area avversaria dove può sfruttare le sue qualità, su tutte la rapidità nel tiro. Continuare a schierarlo da mezzala o da esterno offensivo non fa né il suo bene né quello della squadra.
Concludendo
Spogliamoci quindi una volta per tutte dalla retorica giustificazionista che impera nella nostra società. Le cose vanno dette e trattate per quelle che sono, e appellarsi alla sfortuna è la migliore arma dei perdenti.