In queste ore penso al Filadelfia, e non solo perché vi era anche il ‘Ciuccio’ nel giorno che ospitò l’ultima partita in Serie A (19 maggio 1963). Nel 2015 a Napoli stava iniziando ad andare in scena la ‘Grande bellezza’. Mentre nel capoluogo piemontese veniva poggiata la prima pietra per ridare dignità al tempio granata (quante battaglie fatte anche da Tuttosport al riguardo). Speriamo quindi che per il centro Paradiso di Soccavo possa iniziare, tra non molto, una nuova era, ora che è stato rilevato da Fabio Cannavaro.
Otto mesi fa
A Napoli lo scorso tredici novembre si commentava l’undicesima vittoria di fila dei ragazzi di Spalletti. Nella rubrica ‘L’uovo di Virgilio’ Vittorio Del Tufo raccontava sul Mattino del declino di quel centro sportivo, dove ‘El Pibe de oro’ palleggiava (anche) con le bottigliette d’acqua minerale e Alemao regalava monetine ai bambini poveri del quartiere. Anche Paolo Barbuto ne parlò sul quotidiano partenopeo il giorno successivo.
Adesso tocca a te, Fabio da La Loggetta
A Napoli gli sportivi -non solo loro- sono nelle tue mani, Fabio (l’idea principale è quella di utilizzarlo per scuole calcio e far giocare i ragazzi). Non deluderci! Così magari un giorno al murales di Diego potremmo affiancarne uno tuo. Magari ispirato a quella coreografia della curva B del 2 settembre 2006, mentre tu sollevavi la Coppa del Mondo con la maglia del ‘Ciuccio’. Torino chiama, Napoli risponde. Sarebbe bello se i suppoters granata e quelli partenopei possano sedersi pacificamente attorno ad un tavolo e pensare alla riqualificazione di pezzi importanti delle loro storie. Senza dimenticare i doppi ex che hanno calcato entrambi i campi. Come Massimo Crippa, Giovanni Francini, Giancarlo Corradini, il ‘Giaguaro’ Castellini, Vittorio Caporale, Eraldo Pecci, Luca Fusi.