A Radio Crc, nel corso della trasmissione
“Si Gonfia la Rete”,è intervenuto Tullio Morello,
magistrato. Queste le sue dichiarazioni:
“Il caso Juve? Penalmente c’è stata una
richiesta da parte della Procura di rinvio al giudizio per cui si verificherà
se sussistono le ipotesi per andare avanti. -afferma Morello – Quando la Procura esercita un
rinvio, c’è una seria possibilità di condanna. Al di là della correzione del
bilancio che c’è stata da parte del Cda della Juve prima di dimettersi, da
sportivi dobbiamo interrogarci su tutto ciò che era sotto gli occhi di tutti e
che non funzionava. L’indagine sulle plusvalenze si è conclusa con un nulla di
fatto, ma è un fenomeno radicato e non riguarda l’acquisto di un solo
calciatore, ma di tanti calciatori e quindi al di là delle responsabilità
penali, il dato di fatto è che la procedura non funzionva. -prosegue Morello – I processi si fanno
nelle sedi deputate, ma è evidente che la giustizia sta facendo il proprio
lavoro e questo rassicura i cittadini.
Ho fatto parte per 3 anni della
giustizia sportiva poi a noi magistrati ordinari ci è stato vietato di
farne parte, ma dobbiamo avere fiducia. -continua Morello – Non è l’azione giudiziaria ordinaria e
sportiva a rendere più credibile il calcio, ma l’azione dei dirigenti che
devono aiutare a renderlo più credibile anche perché il calcio è un’industria
che fa girare tanti soldi ed è giusto che sia fatto in maniera leale”.
Conclude Morello