A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto Enzo
Montefusco, allenatore: 

“Mertens? L’errore che fa il calcio Napoli è quello di
non comunicare le cose. Non dimentichiamoci che Mertens ha fatto 12/13 partite
l’anno scorso anche per l’opinione pubblica. È anche un’operazione giusta.
Quello che sbaglia il Napoli è la comunicazione. Vogliono ringiovanire la rosa
e avrebbero potuto dirlo chiaramente. Detto in questa maniera il tifoso avrebbe
potuto reagire diversamente. 

Contando solo i vecchi giocatori, il Napoli ha il
centrocampo che è forse il migliore in Italia. Forse ha perso un po’ in difesa.
Di Koulibaly si sapeva che andasse via. L’offerta di 6 milioni al giocatore
secondo me è stata una bugia. A Castel di Sangro c’erano 40º oggi, ma come
fanno i ragazzi. Non è una cosa bella. Voglio vedere Kvaratskhelia dal vivo per
bene, ma per paragonarlo a quello che ha fatto Insigne andiamoci piano. Bisogna
essere un pochino seri. Mentalità? Questa è una squadra che con tutti questi
campioni ha sfiorato qualcosa, allora dato che vogliono ringiovanire vediamo
che succede”.

A Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” è
intervenuto Emanuele Calaiò, ex calciatore: 


“Mertens? Uno ci sperava fino
all’ultimo, ma bisognava essere realisti. Queste cose portate alle lunghe vanno
a finire che le strade si separano. Questo matrimonio è finito per una serie di
cose ed è un peccato perché poteva fare comodo al Napoli. Mi dispiace che un
giocatore come lui che ha fatto la storia, se ne debba andare come l’acqua
fresca senza una festa. Questo è il calcio e le bandiere non esistono più.
L’argomento che dobbiamo fare è che il Napoli come società ha deciso di fare
una rifondazione e abbassare gli ingaggi, ma bisogna vedere se avrà ragione. È
andato via Insigne perché aveva un ingaggio importante ed è stato preso
Kvaratskhelia. 

A Mertens hai offerto 2.4 milioni all’anno, ma bisogna capire se
riesci a trovare un’alternativa giovane che paghi la metà di quanto avresti
pagato lui e a livello di gol siamo nella media, avrà avuto ragione il Napoli.
Spalletti leader? Quello sicuramente. Quando parlavo di rifondazione parlavo di
gente nuova che porta freschezza alla società. Sta nascendo un Napoli più
spallettiano, più giovane. La cosa che mi fa più paura è quella che non vedo
tanti leader di spogliatoio in quel gruppo lì. 

Spalletti deve essere leader in
panchina, ma all’interno dello spogliatoio ci deve essere qualcuno che prende
la situazione in mano quando le cose vanno male. Speriamo che il Napoli e
Spalletti abbiano fatto la cosa giusta. Speriamo che Simeone possa essere
l’alternativa ad Osimhen, perché sarà una buona alternativa. Speriamo che Kim
non faccia rimpiangere Koulibaly. Osimhen? È la ciliegina sulla torta, la vera
prima donna di questa squadra su cui ci si deve appoggiare. È normale che
dichiari amore eterno, ma se ti arriva un’offerta irrinunciabile del Bayern, i
discorsi vanno un po’ all’aria. Il Napoli punterà tutto su di lui, che può
migliorare ancora con un altro anno di Serie A. Se farà 30 gol in stagione, il
suo cartellino si impennerà”.

 

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Vincenzo Vitiello
Direttore Responsabile Terzo Tempo Napoli --- Napoletano di origine e milanese di adozione, segue tutto lo sport in generale ed il calcio in particolare. Oltre ad aver esercitato la professione di Docente di scuola media superiore, da giornalista ha collaborato con alcune importanti testate giornalistiche ricoprendo anche cariche dirigenziali.

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