Miceli, Prandelli, Oristanio, De Maggio, D’Urbano, Ventura, Selvaggi, Improta, Foschi, Tosto, Paci, e Satin sono intervenuti a Radio Goal, trasmissione in onda sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli, per parale del Napoli e di altro. Questi i loro interventi riportati da TerzoTempoNapoli.Com:
Salvatore Miceli, allenatore, ha rilasciato alcune dichiarazioni a KissKissNapoli.it:
“Per chi farò il tifo domenica? Domanda difficile… ho il cuore diviso a metà. A Venezia ho giocato tanti anni ma da uomo del sud oltre che ex giocatore azzurro tengo molto al Napoli. Anche perchè ho ancora vivo nella mente e nel cuore il ricordo di quella stagione in cui conquistammo la promozione in serie A con Novellino. Al di la della partita di domenica spero il Napoli possa rivincere il campionato, lo merita la città ed il suo allenatore che per me è uno dei migliori al mondo. Che gara mi aspetto? Il Venezia di Di Francesco è una squadra che ha bisogno di punti per salvarsi mentre il Napoli andrà lì per portare a casa l’ intera posta in palio. E’ il più classico dei testa-coda in cui mi aspetto di vedere una partita bella con entrambe le squadre che si affronteranno a viso aperto.
Conosco bene Di Francesco sin dai tempi del Piacenza
Conosco bene Di Francesco sin dai tempi del Piacenza, dove eravamo compagni di squadra. E’ un allenatore preparato oltre che una persona straordinaria. Tutte le sue squadre che ha allenato Eusebio provano sempre a giocarsela con le armi che hanno a disposizione e farà lo stesso anche contro il Napoli che è di caratura superiore. Per questo motivo il risultato non sarà scontato perchè tutto è possibile nel Calcio. Non c’è un giocatore del Venezia in particolare a cui stare attenti ma è il gioco di squadra dei lagunari a cui il Napoli deve fare attenzione, soprattutto a centrocampo. Il centrocampo del Napoli? In generale tutta la squadra ha lo spirito battagliero del suo allenatore e a centrocampo può presentare una serie di giocatori completi e con caratteristiche diverse tra loro che lo rendono uno dei reparti più forti del campionato italiano: hanno fisicità e tecnica oltre a tanti gol nei piedi. Giocare al Penzo alle 12.30? Lo stadio e l’orario non influiranno più di tanto. Certo, per un giocatore non abituato sarà strano arrivare allo stadio in barca invece che col pullman ma Conte avrà preparato i suoi anche su questi particolari”.
Cesare Prandelli, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli:
“ItalNapoli mi piace. Vediamo tante squadre che ultimamente puntano sugli italiani. Anche per senso di appartenenza, che nel calcio italiano sta un po’ scemando, è belle vedere che si sta ritornando a creare dei blocchi di calciatori italiani nei top club del nostro campionato. Stiamo assistendo ad una corsa Scudetto meravigliosa. Ci saranno milioni di tifosi che sogneranno fino all’ultimo minuto di vincere questa sfida. Erano anni che non accadeva una cosa del genere e queste tre squadre meritano di lottare per il titolo per come hanno programmato le loro strategie tecnico-tattiche negli anni precedenti. Il calcio di Conte si è evoluto molto. Lui è uno che si adatta alle caratteristiche dei giocatori ed il Napoli attuale, a prescindere dai moduli, esprime compattezza e attacco alla profondità con più giocatori.
E’ un Napoli che si evolve e che non si ferma ai numeri asettici
E’ un Napoli che si evolve e che non si ferma ai numeri asettici. Poi Antonio entra nell’anima dei giocatori come pochi altri allenatori riescono a fare. Venezia-Napoli? Occhio al campo piccolo. Quando arrivi c’è sempre un po’ di disagio dal punto di vista logistico anche se c’è quel fascino dell’acqua che circonda tutto. Non è un campo facile e bisogna arrivarci preparati. Quella di Di Francesco è una squadra che lotta per la salvezza ma che prova a giocarsela a viso aperto. Il Napoli deve stare attento soprattutto alle loro ripartenze. Vlahovic e Lukaku insieme l’anno prossimo nel Napoli? Si assomigliano. Non so se possono giocare insieme. Per me la punta centrale deve essere un riferimento costante. Anche alternarli sarebbe complicato perchè entrambi vogliono giocare”.
Rosario Oristanio, padre del calciatore del Venezia Gaetano, è intervenuto quest’oggi nel corso di Radio Goal:
“Ho visto un buon Venezia contro la Lazio e non dimentichiamoci che ha pareggiato anche contro il Como e l’Atalanta. Il lavoro di Di Francesco si vede. Il Napoli però è forte e può vincere il campionato. Il Penzo è carino, uno stadio affascinante sulla laguna. Per il Napoli sarà una partita difficile, il Venezia però se la giocherà. Mio figlio è stato voluto da Di Francesco, ha 22 anni ha una trafila nell’Inter di 5 anni. L’esperienza con Ranieri a Cagliari è stata importante per la sua carriera. Di Francesco lo stima e questo mi fa piacere. Se lo chiamasse Conte verrebbe a piedi. Il Napoli è una squadra fortissima, sarebbe un onore clamoroso”.
Valter De Maggio, direttore di Kiss Kiss Napoli, ha parlato nel corso di Radio Goal:
“Vedo questo Napoli di Antonio Conte molto simile, negli uomini, all’Italia dell’82, quella di Bearzot. Conte è un vincente come Bearzot, Meret per me è Zoff. Gentile è Di Lorenzo, Cabrini è Olivera, Oriali è Gilmour, McTominay è Tardelli, Politano è Conti, forse l’unico paragone che non c’è è quello tra Antognoni e Lobotka. Graziani è Lukaku e chissà che Conte non abbia trovato il suo Paolo Rossi con Raspadori. Rrahmani è Scirea e Collovati è proprio Buongiorno. Shpendi del Cesena? L’anno prossimo starà in Serie A. C’è un altro attaccante importante in B che è Adorante della Juve Stabia. Marianucci? Si va verso l’accordo, si comincia ad entrare nei dettagli dell’accordo e si cominceranno a preparare i documenti affinchè si possa ufficializzare nella finestra di mercato che andrà dal 1 al 10 giugno. Mi risulta poi che il Napoli abbia messo le mani anche su Solet dell’Udinese”.
Giorgio D’Urbano, preparatore atletico del Cesena, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal:
“Shpendi? Ha fatto un percorso eccezionale, è esploso quest’anno, poi ha avuto un infortunio importante e speriamo che recuperi presto. Conte ed il Napoli? Il lavoro quotidiano è alla base di tutto, soprattutto quello che si fa dopo la partita di campionato. Tante volte Conte diceva ‘questi prima o poi diventeranno quelli più importanti’ perchè nel rush finale servono tutti e si riferiva a chi giocava meno. Uno dei punti di forza di Conte è quello di non abbandonare mai nessuno e fa sì che nessuno si possa sentire escluso”.
Giampiero Ventura, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli:
“Tanti italiani nel Napoli di Conte? Mi fa piacere anche perchè Spalletti può sfruttarli tutti, poi se c’è anche il connubio dei risultati sarebbe tutto perfetto. Napoli di Conte come l’Italia di Bearzot? Gli accostamenti fanno parte del chiacchiericcio del calcio e ci stanno, ma parliamo di ere diverse. C’è un filo conduttore tra le due squadre, nessuno pensava che il Napoli potesse competere fino all’ultimo per lo scudetto come nessuno pensava che quella nazionale vincesse il Mondiale dell’82. Poi nell’aspetto tecnico e in quello storico è difficile fare paragoni perchè parliamo di epoche diverse. La chiave di questo Napoli è McTominay, non c’è dubbio.
Raspadori come Pablito Rossi?
Raspadori come Pablito Rossi? Per caratteristiche ci sta. Il Napoli deve guardarsi dall’Atalanta che è uscita dalle coppe, ma comunque vada il Napoli dovrà essere orgoglioso del percorso fatto. Le prime tre della classifica con la difesa a tre? Viene da ridere quando sento che con questo modulo non si può vincere. Conte ha vinto giocando sia a quattro che a tre, ciò che conta sono le idee e le motivazioni. Il Penzo di Venezia? Il Venezia gioca a calcio pur essendo nelle zone basse di classifica. E’ una squadra che ha convinzione, altrimenti non avrebbe pareggiato a Bergamo. La partita è alla portata del Napoli, ma le insidie ci sono tutte perchè si gioca a mezzogiorno e l’avversario è ben organizzato. Pressione di giocare dopo? La pressione l’avverti, ricordo che quando Inzaghi aveva l’obbligo di battere il Monza e va sotto di due goal aveva la faccia di chi pensava che avrebbe perso lo Scudetto”.
Franco Selvaggi, ex calciatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal
“Il Napoli di Conte come l’Italia di Bearzot? Il Napoli è un’ottima squadra, ma quella nazionale aveva calciatori che avevano vinto molto. McTominay deve ancora vincere uno scudetto, è un buon giocatore. Il calciatore bravo si vede sempre alla lunga distanza. Gilmour come Oriali? Lele è stato un grandissimo centrocampisti, secondo me il paragone non è appropriato, Oriali era molto più forte fisicamente. Forse la similitudine tra il Napoli di oggi e quella nazionale è relativa al fatto che nessuna delle due veniva accreditata per vincere, eppure pare che possa capitare anche al Napoli”.
Gianni Improta, dirigente sportivo, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli:
“E’ dura togliere Gilmour dal campo, nonostante mi dispiaccia per Anguissa che comunque deve riprendersi dall’infortunio. Si sta destreggiando bene il Napoli a centrocampo e non credo che Conte cambierà le pedine. Marianucci? Mi piace, il Napoli dall’Empoli ha attinto sempre in maniera positiva. Venezia-Napoli è uno snodo importante perchè se dovesse andar male si ritorna a fare passi indietro. Io dico attenzione al Venezia che è una squadra che sta attraversando un buon momento di forma. Di Francesco sa il fatto suo, ma il Napoli se vuole vincere non deve temere, ma solo rispettare gli avversari. Raspadori? Sto apprezzando Conte anche se qualcosa non mi è piaciuto in passato, ma finalmente la squadra ha capito come giocare quando si fa il 3-5-2. Inizialmente, quando è stato proposto qualcosa di nuovo tutti erano in uno stato embrionale. Il 4-3-3 mise apposto le cose e in quella fase Conte ha provato ad inculcare un altro modulo che oggi sta dando i suoi frutti. Ben venga questo Napoli con Raspadori in campo”.
Rino Foschi, dirigente sportivo, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal
“Venezia-Napoli è uno snodo importante per il Napoli. Il Napoli sta facendo un grande lavoro, in passato ho criticato De Laurentiis, ma guardando il lavoro fatto negli ultimi tre o quattro anni dico che forse ho esagerato a parlarne in quel modo in passato. Per me il Napoli va a Venezia senza paura ed otterrà il risultato pieno”.
Vittorio Tosto, agente di calciatori, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli:
“Marianucci al Napoli? Giovane e forte, ogni volta che ha giocato quest’anno, tra Coppa Italia e campionato, ha dimostrato di avere delle qualità. Ha convinto tutti subito, l’anno scorso era in Serie C, in poche settimane ha convinto D’Aversa che sta puntando molto su di lui. Sta lavorando tanto, ha messo forza e convinzione, ha retto la difesa da solo in certe partite. Spinazzola? Con la cura Conte sta correndo tanto, gli allenatori come Conte prendono informazioni su tutti e quindi immagino che uno come lui abbia preso anche informazioni su Marianucci”.
Massimo Paci, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal
“Marianucci è un ottimo giocatore, l’ho allenato per un mese l’anno scorso e subito mi resi conto potesse fare la differenza. Mi ha colpito l’ascesa così rapida passando da Serie C a Serie A, ha tutte le qualità per crescere ancora. E’ grosso fisicamente, ma è anche veloce. Prima faceva il centrocampista e quindi ha una buona tecnica, poi è stato arretrato. E’ un difensore che sa leggere bene il gioco, si trova nel posto giusto al momento giusto. E’ un ragazzo che avrà un grande avvenire. Faccio l’allenatore da poco, a Teramo ho vissuto lo stesso colpo di fulmine con Diakitè che resi un difensore centrale e me ne innamorai”.
Bruno Satin, agente di calciatori, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli:
“Zhegrova al Napoli? Non lo so, da gennaio in poi non sta giocando col Lille. Ha avuto un paio d’infortuni e non so se avesse la voglia giusta di tornare in campo, magari avrebbe la testa altrove. Può avere la testa al Napoli con Conte o anche da un’altra parte, anche perchè sento delle voci relative al fatto che Conte possa andar via. Zhegrova è un’ala destra, mancino, a cui piace rientrare, uno alla Robben. Ha colpi, ha numeri, un gran piede, sa far goal, ma il suo punto debole può essere quello caratteriale perchè ha bisogno di un mister che gli stia dietro e che gli faccia capire di giocare per la squadra. Può essere da 10 o da 3 in pagella, è altalenante. Koulibaly? Quando lo portai al Napoli c’era Bigon, ma il suo grande ammiratore era Micheli. Solet dell’Udinese? E’ un ragazzo che è cresciuto tanto, era andato via dal Laval per passare al Lione, ma era presto per giocare con continuità. Poi andò al Salisburgo e lì ha espresso il suo potenziale fisico perchè è un animale, fa paura, è enorme. Ha una potenza devastante, l’Udinese ha fatto un gran bel colpo portandolo in Italia. Secondo me crescerà ancora dal piano tattico”.