Ha parlato soprattutto del Napoli il dirigente sportivo Giorgio Perinetti a Radio Marte. Di seguito le sue dichiarazioni. “Gli infortuni? Peccato, in questo periodo della stagione questa situazione è spiacevole trovarsi in emergenza. Il mercato del Napoli è andato in un certo modo, forse si poteva prevedere qualcosa anche se a gennaio i migliori difficilmente si trasferiscono, Kvara a parte… L’unica cosa è cercare soprattutto la disponibilità, altrimenti si rischia di arrivare in fondo e non trovare nulla, per l’indisponibilità dei giocatori a trasferirsi”.
Napoli, otto giorni fa… E secondo Perinetti…
“Faccio i complimenti a Manna per la sua conferenza stampa, è stato esaustivo e onesto. Questo è il problema del mercato di gennaio, ecco perchè andrebbe accorciato, hanno ragione gli allenatori a lamentarsi di una finestra troppo lunga. I giocatori sono distratti, è una turbativa enorme, capisco che mediaticamente le trattative siano importanti ma ritengo che la finestra di gennaio sia inutilmente lunga e fuorviante. Il problema di questi infortuni è che statisticamente accadono sempre in un reparto, ora bisogna stringere i denti, magari anche le altre avranno problemi analoghi, il Napoli uscirà da questo momento e contenderà lo scudetto all’Inter fino alla fine del campionato”.
Gli infortuni: parla Davino
A Radio Marte è intervenuto anche l’ex fisioterapista del Napoli Giovanni D’Avino. Di seguito le sue parole. “L’infortunio di Olivera è subdolo, nella fase di riabilitazione bisogna metterlo bene sotto pressione, il soleo, che è praticamente il polpaccio, viene sollecitato tantissimo, è necessaria attenzione perché le recidive sono altamente probabili. La cautela è sempre d’obbligo, come anche nel caso di Spinazzola: il gluteo è spesso sollecitato, di lesioni del genere tra l’altro ne capitano poche rispetto al flessore, come invece accaduto a Neres. Tempi di recupero del brasiliano? Difficile dirlo, possiamo immaginare tre o quattro settimane, poi dipende dalla soggettività del giocatore. In ogni caso bisogna scindere la fase clinica da quella atletica, una volta guariti dai loro infortuni, i calciatori devono ritrovare la condizione per rientrare in campo ed evitare le recidive”.