Il Napoli e il mercato invernale: di seguito la quarta parte della conferenza stampa del direttore sportivo Manna da Castel Volturno.
Pure Conte ha parlato di Kvara e le dichiarazioni degli agenti sul lavoro datato col Psg.
“Kvara lavora col Psg da maggio dell’anno scorso, non l’abbiamo ricevuto a fronte di un’offerta, due offerte, poi un’offerta per due giocatori. Non volevamo perderlo dopo un anno complicato per dare un segno di forza. Poi nei 6 mesi abbiamo trovato il nostro massimo, credetemi ci siamo arrivati, non ci siamo riusciti non per volontà nostra e abbiamo fatto un’operazione che è arrivata il 1 gennaio”.
A metà gennaio Okafor era destinato al Lipsia ma non superò le visite, ora come sta?
“Sono dinamiche di altri club, non è vero che non superò le visite, sono altre dinamiche. Ha avuto un infortunio a dicembre, è rientrato in gruppo da 10 giorni. E’ un po’ indietro per i nostri parametri e qui lo dicono i dati perché lavoriamo in un certo modo, come dice il mister c’è un metodo. Ha bisogno di un po’ di tempo per entrare in condizione”.
Chi poteva arrivare a Napoli…
C’è un rammarico? Un momento in cui credeva di più ad un’operazione?
“Noi lavoriamo per caratteristiche, quelle che servivano alla squadra per continuare come sta facendo. Siamo partiti da Garnacho, è stato credibile, siamo stati davvero vicini, come Adeyemi. Non vogliamo creare aspettative anche se tutto poi esce, evidentemente siete stati bravi e vi do merito. Quando le cose cambiano in corso poi non mi piace, se si vuole venire a Napoli bisogna avere voglia di venire, lo ripeto. Se si cambiano le cose e bisogna accontentare non mi piace perché in estate invece chi ha detto sì poi è venuto facendo anche forzature importanti. Anche a gennaio ci sono state forzature, forse non le avete viste, ma i club non hanno voluto vendere. Non facciamoci però prendere dalla negatività”.
Come regirà Rafa Marin per la sua permanenza a Napoli?
Cosa si aspetta ora per Rafa Marin che attendeva di partire? Yeremay è un obiettivo?
“E’ il primo giocatore acquistato, sostituendo Ostigard, per un percorso di crescita. Abbiamo investito, arriva da un settore giovanile importante, oggettivamente abbiamo difensori che stanno dimostrando un livello alto. Deve ambientarsi, capire, anche se sono passati 6 mesi, avevamo i documenti fatti col Villarreal che gioca per andare in Champions e lo voleva il tecnico. Gliel’avevo pure promesso, ha bisogno del suo percorso, non ci sono state le condizioni per prenderne un altro e continuiamo così, lui deve lavorare tutti i giorni come se dovesse giocare la domenica. Discorso chiuso, ne abbiamo già parlato con lui e con chi voleva più spazio. Siamo questi e giochiamo in 11 ma in realtà siamo tutti. Yeremay l’abbiamo visto, ci siamo informati, come tanti, nulla di più”.
Anche se è presto, il prossimo mercato del Napoli…
Si è detto di Napoli preso per il collo, ha la sensazione che sia stato così? Come ci si difenderà in estate?
“E’ un termine forte, non corretto perché nel mercato se hai soldi è normale che il prezzo salga, in estate ci sono più calciatori e le disponibilità dei club sono minori perché devono prima vendere. E’ successo anche in estate con Osimhen. Non è corretto uscire dai nostri parametri, non è corretto iper-valutare un calciatore, fare cose sbagliate, la nostra realtà è questa, ma c’è ambizione ed un’aspettativa molto alta adesso, ma bisogna stare tranquilli perché sappiamo i nostri obiettivi. Non lo dico perché non vogliamo sognare, ma bisogna stare attaccati alla realtà, così le possibilità di raggiungere dei traguardi sono più alte, ci tengo a calmare gli animi. Sento dire si poteva vincere lo Scudetto, calma, tutti sappiamo l’obiettivo, l’allenatore sa cosa dobbiamo fare, tutti lo sappiamo e ci arriviamo, il mercato non è finito ieri ed il Napoli non è finito ieri. Serve obiettività e coerenza, l’abbiamo dimostrato con Osimhen e non solo, ci sono club che possono fare delle cose che noi non possiamo fare ma è corretto così per storia e valori, siamo solidi, in utile, non siamo indebitati, se dobbiamo fare cose per accontentare la piazza non siamo questi”.