Un mercato deludente rispetto alle aspettative
Luigi Pavarese, dirigente sportivo ed ex direttore del Napoli, ha espresso il suo parere sul mercato della squadra azzurra durante un’intervista a Radio Goal su Kiss Kiss Napoli. Le sue parole riflettono il sentimento di una parte della tifoseria, delusa dalle aspettative create dalla società. “Tutti ci aspettavamo un mercato scintillante dopo le promesse che trasparivano”, ha dichiarato Pavarese, evidenziando come i nomi accostati al club – da Garnacho a Zaccagni – abbiano alimentato speranze poi non concretizzatesi.
Pavarese: Un Napoli in crescita, ma con qualche perplessità
Nonostante le polemiche, l’ex dirigente riconosce che il Napoli sta vivendo una fase di crescita e che la squadra ha comunque le qualità per competere. “Questo ci rafforza e ci dà fiducia”, ha affermato, pur sottolineando che molti tifosi si aspettavano investimenti più rilevanti per mantenere il livello delle altre big. Il confronto con le rivali, che hanno operato con decisione sul mercato, lascia un po’ di amarezza tra i sostenitori azzurri.
Il ruolo di Manna e la questione della comunicazione
Uno dei temi toccati da Pavarese è stato il ruolo di Giovanni Manna, nuovo dirigente del Napoli, e la sua conferenza stampa. “Non mi stupisce, ma non vedo cosa ci sia da spiegare”, ha detto con tono critico, suggerendo che il vero errore della società sia stato nella gestione delle aspettative. Secondo Pavarese, la mancanza di chiarezza nella comunicazione ha generato illusioni tra i tifosi, portando a un disallineamento tra speranze e realtà. Tuttavia, ha riconosciuto l’importanza dell’intervento di Manna per dare maggiore forza e compattezza al gruppo squadra.
Pavarese: Napoli tra illusioni e realtà
Le parole di Pavarese rispecchiano un sentimento diffuso tra i tifosi del Napoli, divisi tra la fiducia nella crescita della squadra e la delusione per un mercato meno incisivo del previsto. La società, forse inconsapevolmente, ha creato un’aspettativa che non ha saputo soddisfare, alimentando critiche e dubbi. Ora toccherà al campo dare risposte concrete, mentre la dirigenza dovrà lavorare per ricucire il rapporto con i tifosi e garantire una programmazione chiara e coerente.