Ventura: “Credo che il discorso Lukaku vada analizzato a 360 gradi. Credo che se gioca con una punta vicino può rendere molto di più. Lukaku gioca sempre spalle alla porta e la maggior parte delle sue giocate sono rivolte sempre agli altri”

Napoli – Rossi, Ventura, Pagliuca, De Giuseppe, Miranda, Bellucci, Scozzafava, Morabito, De Maggio, Perna, Bruscolotti e Baiano sono intervenuti a Radio Goal, trasmissione sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli per parlare del Napoli e di altro. Questi i loro interventi riportati da TerzoTempoNapoli.Com:

Delio Rossi, allenatore, è intervenuto ai microfoni di Kiss Kiss Napoli, nel corso di Radio Goal:

“Un inciampo del Napoli ci può stare, ma non devono essere troppi. Già contro l’Atalanta era capitato, ora due volte contro la Lazio che è stata superiore e bisogna capire perché. Io di nuovo in campo ad allenare? Non so fare altro, bene o male che sia, quindi di certo mi piacerebbe tornare in panchina. Atalanta? Sicuramente è un percorso che stanno portando avanti, si sta consolidando. Questo può essere un monito per tutte le altre squadre, perché se hai una società lungimirante non nella scelta dei calciatori e degli allenatori ma dei dirigenti allora puoi andare avanti. Ognuno è nel ruolo giusto, dai dirigenti al presidente, probabilmente se tutti questi incastri non fossero stati corretti non si sarebbero verificati tutti questi bei risultati”.

Giampiero Ventura, allenatore, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso di Radio Goal:

“Credo che il discorso Lukaku vada analizzato a 360 gradi. Credo che se gioca con una punta vicino può rendere molto di più. Lukaku gioca sempre spalle alla porta e la maggior parte delle sue giocate sono rivolte sempre agli altri. Lui può dare di più ma credo che in un altro contesto tattico le sue prestazioni possono aumentare di livello. Buongiorno non fa rimpiangere chi c’era prima così come anche McTominay. E’ normale che senza Osimhen non hai più quella profondità che rappresentava una ulteriore soluzione tattica. Al di la di tutto Conte sta lavorando da qualche mese e sta ottenendo il massimo da quello che ha a disposizione. Bisogna dargli il tempo di poter lavorare come è stato fatto con Spalletti durante il suo primo anno di gestione. L’anno scorso la difesa era il punto debole, ora è il punto forte. Poche volte il gioco degli azzurri ha fatto stropicciare gli occhi ma onestamente non si può pretendere tutto e subito.”

Guido Pagliuca, allenatore della Juve Stabia, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli:

“Grazie ad un gruppo eccezionale che si mette sempre a disposizione io lavoro con serenità e propongo delle idee che ci vengono nello studiare gli avversari e le nostre caratteristiche. Sogno play-off? Conta il percorso, abbiamo cominciato il 16 luglio e tanti dell’anno scorso sono rimasti e sono arrivati anche i nuovi, abbiamo un gruppo con grandi valori. Siamo partiti con umiltà e grazie alla società ed al direttore sportivo stiamo facendo bene, ma restiamo coi piedi per terra e attaccati alla realtà. La Serie B è un campionato di grande qualità e fisicità, ci sono tutte partite equilibrate ed è difficile a livello di stress. Dobbiamo esser bravi a fare le rotazioni giuste con ragazzi che hanno un’energia mentale positiva. Il Napoli di Conte? Ho trovato un Conte forte quando ci siamo allenati col Napoli, è una persona di temperamento e di grande qualità. Ci siamo sentiti dopo quell’incontro.

Ieri sera è stata una bella partita tra due squadre forti e tra due allenatori molto bravi

Ieri sera è stata una bella partita tra due squadre forti e tra due allenatori molto bravi. Conte ha una storia incredibile di vittorie, lo stimo tantissimo come allenatore e come uomo, sono certo farà benissimo al Napoli. Sono convinto che, a livello mentale, Conte può dare tanto ai suoi, anche se il percorso del Napoli è iniziato quest’anno. Conte ha indicato la strada che non è quella di vincere subito, ma è quella di rientrare in Champions per poi tornare anche a primeggiare in campionato. Oggi la posizione di classifica fa sognare l’ambiente, conosco bene la Campania ed essere lì, avendo la possibilità di giocarsela ad armi pari con tutti, ti porta a dire ‘vinciamo, vinciamo, vinciamo’ quando vincere non è mai facile. Il calcio di Spalletti nella mia Juve Stabia? L’ho studiato tanto, è un altro allenatore bravo. L’anno scorso me lo ritrovavo di fronte ogni mattina quando mi svegliavo, a Castellammare c’erano tantissimi cartelloni di Spalletti (ride ndr.)”.

Alessio De Giuseppe, giornalista DAZN, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal

“Lukaku? Non ho sentito indicazioni di Conte a Lukaku ieri, ho visto meno comunicazione con lui. Ciò non vuol dire che sia sbagliato da parte di Conte, ma ieri c’era meno interazione tra i due e forse il clima non aiutava, oltre che l’avversario. Ieri ho visto una delle migliore squadre dal punto di vista dell’organizzazione, è stata una partita perfetta per la Lazio. Hanno sbagliato veramente poco ieri, Zaccagni ha stoppato una palla che scendeva da 50 metri ed anche quella palla è stata gestita bene.

Sul rendimento di Lukaku

Il rendimento di Lukaku? E’ stata brava la Lazio, abbiamo registrato una grande imprecisione nei cross da parte del Napoli. I fischi che sono arrivati per lui non li capisco, per me il cambio di Lukaku è arrivato troppo tardi. In quella partita non poteva rendere anche per come la Lazio s’è messa in campo. Mi aspettavo Simeone dieci minuti prima, secondo me sono stati ingenerosi i fischi per Lukaku. Ci si aspettava di più dal belga, ma i fischi me li aspetto in altri stadi e non a Napoli. A Torino Lukaku è stato encomiabile per il lavoro sporco che ha fatto. Ad un certo punto McTominay gli dà una palla sbagliata in profondità e lui non ci arriva, ma la colpa era di McTominay. In questo momento in A non ci sono attacchi che fanno bene grazie al loro 9″.

Gianluca Miranda, giornalista di Kiss Kiss Napoli, ha parlato nel corso di Radio Goal

“L’ingaggio che percepisce Lukaku mi fa pensare ad un calciatore che deve fare la differenza. Ieri è stato preso di mira il centravanti del Napoli e ci può stare. Delle cose importanti le ha fatte, ma in certe partite ti aspetti che Lukaku faccia la giocata del fuoriclasse e che le sblocchi lui”.

Claudio Bellucci, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli

“Sentir dire che il problema è Lukaku è pesante, sono tanti i fattori che non riescono in questo momento. Lukaku è importante per il gioco del Napoli, Conte si affida molto a lui. Il Napoli ieri ha perso, ma non ha giocato male. Solo che una squadra come il Napoli deve creare di più e dev’essere più pericolosa perchè se attacchi con gente come Lukaku e Kvaratskhelia le altre iniziano a preoccuparsi. Le sostituzioni tardive? Sì, secondo me sì.

Dopo il goal preso da Isaksen mi aspettavo subito un cambio, ma …

Dopo il goal preso da Isaksen mi aspettavo subito un cambio, ma sappiamo Conte che fiducia dà a quelli che sceglie all’inizio. Secondo me non era contento della squadra come ha detto, viste le scelte che fa chiede sempre il massimo a quelli a cui si affida. Il problema del Napoli è che non riesce ad essere cinico come ha fatto fino a due partite fa. Vincere aiuta a vincere è verissimo, però diamo dei meriti anche alla Lazio ed a Baroni. Alla Lazio è riuscito tutto, anche ieri, giocava e ripartiva. Ieri pensavo potessero segnare anche un altro goal, Baroni ha riportato l’entusiasmo alla Lazio. Anche io pensavo che il Napoli potesse puntare di più sulla Coppa Italia, per esempio l’anno scorso la Juventus ha vinto la coppa Italia senza avere le competizioni europee”.

Monica Scozzafava, giornalista del Corriere della Sera, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal

“Il cuore di ciò che dice Conte è il percorso di crescita che la squadra sta facendo e in questo percorso ci sono degli inciampi come quello di ieri. La sconfitta non è ascrivibile alla poca produzione offensiva, dice così Conte per proteggere la squadra perchè i dati dicono che l’attacco del Napoli è asfittico. Il Napoli è mancato negli ultimi trenta metri, nel cinismo nell’area avversaria. I goal hanno un peso e se non li fai rischi anche di perdere com’è successo ieri. Conte deve parlare così perchè il ruolo glielo impone, deve proteggere i suoi attaccanti. Dispiace per la sconfitta, ma non va drammatizzata. La sconfitta di giovedì amplifica quella di ieri perchè se faccio all inn sul campionato non me l’aspetto una seconda debacle. Kvaratskhelia? Il rinnovo gli potrebbe dare più serenità, la trattativa è arrivata ad un punto di svolta e le parti pare siano d’accordo. Immagino un calciatore nettamente più sereno, il contratto conta, ma fino ad un certo punto. Ora il calciatore è preso dalla frenesia di fare e strafare apparendo come il giocatore che conosciamo. Basta un goal per sbloccarsi più che la firma del contratto. Dorgu? Non me l’aspetto a gennaio a Napoli, invece per gli azzurri m’aspetto un centrale di difesa”.

Vincenzo Morabito, intermediario di mercato, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli

“Il futuro di Osimhen? C’è molto fermento al PSG sul discorso allenatore e le loro indicazioni per il centravanti non sono chiare. C’è una questione economica da risolvere, il Napoli non lo sposta se non ha una proposta importante. Il prestito è stata una soluzione d’emergenza, per ciò che si sente in ambito internazionale non ci sono grosse novità su Osimhen. Danilo al Napoli? Non lo escludo, nemmeno a gennaio. Conte andrà su un calciatore che conosce o che ha allenato. Ci sono tante squadre che cercano il centrale di difesa, Danilo può essere una soluzione per il Napoli. Il centrale arriverà. Simeone non si muove, quando lo chiami il suo lavoro lo fa sempre”.

Valter De Maggio, direttore di Kiss Kiss Napoli, ha parlato nel corso di Radio Goal:

“Il Torino sta pensando seriamente a Simeone, ma Conte non lo lascerà partire. I numeri non mentono mai, dieci le reti subite, ventuno quelle fatte. Kvaratskhelia? Non salta più l’uomo con facilità, è diventato prevedibile. Colombo? E’ sempre presente sul luogo, mi piace il suo dialogo, la sua pacatezza e la sua serietà. Mi auguro che Rocchi lo tenga presente per i big match perchè è molto bravo. Siamo di fronte ad un grande arbitro”.

Vincenzo Perna, giornalista di Kiss Kiss Napoli, ha parlato nel corso di Radio Goal di oggi

“Il Napoli s’è espressa bene in tutto il reparto difensivo, sia nelle individualità che nel reparto. Non era scontato perchè l’idea iniziale era quella di partire a 3 dietro e poi s’è passati a 4. In alcune situazioni però ci si dimentica della fase difensiva, quei pochi goal che il Napoli ha subito sono stati dettati da un atteggiamento sbagliato di squadra e non solo per causa dei difensori. Ieri Olivera non ha fatto la marcatura preventiva su Isaksen dopo l’errore individuale di Neres. Lukaku? Non sta rendendo per ciò che rende per lo stipendio che percepisce. Se però non viene servito nella maniera corretta ci può stare che non si esprima al top. Penso a Retegui che ogni gara ha 4 palle goal a disposizione ed un goal lo fa, se quelle palle goal le offri a Lukaku lui ne segna 3 su 4. Prima lo difendevo, ma se il Napoli ha una fase offensiva lacunosa è perchè si lascia anche troppo spazio alle individualità. Kvaratskhelia? E’ vero che ha bisogno di un supporto sulla fascia, ma sono cose che deve capire l’allenatore e non il calciatore”.

Giuseppe Bruscolotti, ex calciatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal

“Non facciamo tragedie per la sconfitta, in un percorso lungo come il campionato ci possono essere momenti del genere. Poi analizziamo ciò che abbiamo visto, ieri il Napoli è partito bene e per certi versi ci aspettavamo una serata diversa da quella di giovedì. Questa squadra però è scemata, quell’aggressione e quel ritmo che aveva nei primi 20 minuti non l’ho più vista. Mentre la Lazio aggrediva alto e non lasciava spazi, perciò per il Napoli è stata dura. Come dice Conte c’è da lavorare.

Su Kvaratskhelia

Kvaratskhelia? Bisogna dire la verità, è l’ombra dell’anno scorso, si intestardisce spesso. Isaksen? C’è stata l’ingenuità di Olivera che l’ha fatto rientrare, sono cose che capitano e bisogna farne tesoro. La prestazione del Napoli non è stata affatto come le altre, soprattutto il secondo tempo. Le sostituzioni poi le ho trovate tardive, in una difficoltà l’allenatore solitamente si muove prima per cambiare le cose, invece Conte non l’ha fatto. Reparto offensivo? Negli ultimi venti metri il Napoli perde tutte le qualità che ha, una squadra che gioca in casa deve fare di più e ieri non è stato il solito Napoli. L’allenatore dice che c’è bisogno di lavorare e bisogna stare tranquilli. Prima o poi sarebbe dovuta arrivare una sconfitta, non si possono vincere tutte. Kvaratskhelia? Ci vuole il compagno che arrivi da dietro per portare via un uomo, solo così potremmo tornare ad apprezzarlo. Se resta da solo sulla fascia è difficile che crei pericoli come per esempio si creano sulla fascia di destra”.

Francesco Baiano, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli

“Ci si affida alle iniziative di Politano e di Kvaratskhelia. Davanti c’è un giocatore che è completamente diverso da Osimhen, mi viene da ridere quando si dice che il Napoli sia quello dello scudetto. Cosa hanno bevuto queste persone? Il Napoli ha perso un attaccante da 25 goal a campionato, ha perso un muro come Kim e ne ha, per fortuna trovato un altro come Buongiorno. Se però ad una squadra togli due pezzi pregiati e vediamo un Kvaratskhelia che è un lontano parente da quello dello scudetto è normale che i risultati non possono essere gli stessi. Si sta facendo un dramma perchè Conte ha fatto una scelta di mettere le riserve in Coppa Italia. Il calcio non è un’equazione esatta, Conte ha fatto la scelta giusta dando spazio a chi gioca di meno. Però va detto che esistono i titolari e le riserve, non tutti sono uguali. I titolari esistono nonostante dia fastidio dirlo. Le riserve del Napoli hanno dato ragione a Conte che fa bene a tenerli fuori. Ho visto l’Empoli che s’è presentata a Torino con le riserve che però hanno dato una gran risposta all’allenatore. Se sono una riserva, quando scendo in campo ho il dovere di mettere in difficoltà il mio allenatore e questo a Roma non è successo”.

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