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Come giudicare la sconfitta di ieri sera del Napoli? Di seguito alcune righe tratte dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport. “Una sconfitta pesante quella arrivata ieri al Maradona e potenzialmente differente dalle altre. Perché rischia di lasciare il segno, una cicatrice che bisogna curare bene per evitare altre ricadute in futuro. Il Napoli crolla nella giornata peggiore, quando tutte le inseguitrici avevano già vinto e convinto e contro un’avversaria diretta in quello che resta l’unico obiettivo irrinunciabile: il posto Champions”

Napoli, mal di gol

Di seguito un articolo tratto dal sito www.sportmediaset.mediaset.it. Il colpaccio della Lazio, che espugna il Maradona grazie a una prodezza di Isaksen e mette ancora ko il Napoli dopo l’umilante 3-1 di Coppa dell’Olimpico, regala la fuga all’Atalanta, adesso a +2 proprio sul Napoli. Terzetto di inseguitrici a -3 composto proprio dalla Lazio e da Inter Fiorentina che devono completare la partita sospesa otto giorni fa.

ANEMIA – Nel Napoli che perde la testa (della classifica) stride soprattutto il dato relativo ai gol fatti. Che sono soltanto 21 in 15 partite e che valgono a Conte solo il settimo attacco della Serie A a pari merito con il Parma. E se i punti di distacco del Napoli dall’Atalanta sono 2, la Dea ha segnato ben 17 gol in più. Pesante anche il gap della squadra di Conte rispetto alle reti segnate da Inter (13 in più) e Lazio (9).

Ma Conte…

Il reparto offensivo del Napoli: di seguito un articolo tratto dall’edizione odierna del Corriere dello Sport. “Conte si fida del belga che ogni volta vuole ricambiare a suo modo, provando a migliorare nella condizione e inserendosi sempre di più nel nuovo contesto tattico. Il belga, arrivato a fine mercato, con la stagione che era già cominciata dopo una lunga attesa, continua nel suo percorso di crescita. Kvara a sinistra, Politano a destra, McTominay a pochi passi da lui. Sono tutti alleati con cui l’intesa viene perfezionata in ogni partita. Contro la Lazio le difficoltà sono state collettive ma, come a Torino, Lukaku si è abbassato spesso, una sorta di boa al servizio degli altri, sponde in ogni direzione e zona del campo per favorire i compagni. Ora l’Udinese, una nuova opportunità per tornare a brillare. Prenotandosi per un gol, l’appuntamento classico”.

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