zortea esterno rossoblù

Cagliari, Zortea si racconta

“Trentino, ma amo il mare; non rimpiango di aver lasciato l’Atalanta; ecco che allenatore è Nicola»

Le parole di Nadir Zortea, esterno del Cagliari, che al Corriere dello Sport si racconta a 360°: l’infanzia, il rapporto con Gasperini, Nicola e molto altro.

Nadir Zortea dalle Alpi alla Sardegna: il calciatore del Cagliari si è raccontato al Corriere dello Sport: dagli inizi nel suo trentino, il passaggio all’Atalanta e lo sbarco in rossoblù. Di seguito le sue parole.

PASSATO SUGLI SCI – “Mio padre praticava il biathlon ma io avevo in testa il pallone. Quando mi hanno iscritto alla scuola calcio, nella mia categoria, i “Pulcini”, eravamo in tre. Cosa vuoi, Zortea ha cento abitanti, trecento o poco più con i turisti“.

ARRIVO AL SUDTIROL – “Mi sono abituato presto. Studio, allenamento, studio. La giornata volava via“.

ATALANTA PASSO IMPORTANTE – “Già a Bolzano pensavo che sarei diventato un calciatore professionista. Bergamo è stata una tappa importante, una società e un ambiente impeccabili2.

FACCIA A FACCIA CON GASPERINI – “Ma no. Diciamo che è un allenatore complicato per i giocatori permalosi. Da lui ho imparato moltissimo“.

NICOLA – “Cura i dettagli in maniera maniacale e ha un approccio umano fantastico. Sotto questo punto di vista è ai vertici“.

IL CAGLIARI HA PRESO LA STRADA GIUSTA – “Che abbiamo trovato la quadra. Siamo una squadra che nessuno vorrebbe incontrare, aggressiva e compatta“.

GOL CON PARMA E MILAN – “Moderatamente, non sono ancora al massimo. Il mio obiettivo è alzare il livello delle prestazioni“.

IDOLI – “I terzini che attaccano, come Dani Alves e Cancelo. Ma a casa ho le maglie di Alex Del Piero, stravedevo per lui“.

TIFOSO JUVE – “Da ragazzino la seguivo. Quando ci ho giocato contro, ho provato un sentimento vicino all’odio. Sportivo, s’intende”.

INCRETEZZA IN LOTTA SALVEZZA PER NICOLA – “Condivido. Ci sono tante squadre allo stesso livello, al momento non guardo la classifica, non è veritiera. A febbraio-marzo ne sapremo di più“.

SQUADRA CHE LO HA SORPRESO – “L’Atalanta, ma sino a un certo punto. Lavorano bene da anni e Gasperini è un allenatore devastante“.

SE É DISPIACIUTO DI AVERLA LASCIATA – “No, sono capitato in un ottimo ambiente e in un posto meraviglioso. Ho preso casa vicino al mare, lo adoro“.

STRANO PER UN TRENTINO – «Eppure è così. Il mio secondo sport è l’apnea, aiuta a controllare la respirazione, ti insegna a sopportare lo stress. E’ utile per la mia crescita. La pratica anche Piccoli, sogno di andare a pesca subacquea con lui».

PIATTO PREFERITO – “Lo strudel di mia mamma Vania, il più buono del mondo. Ma anche la sua torta di mele è super. Non sono cibi da atleta? Mia madre dice sempre che devo mangiare di più. Sto molto attento all’alimentazione, ho iniziato a cucinare a casa con un attrezzo meraviglioso: metto riso, salmone e verdure su tre scomparti, imposto il timer e voilà, il pranzo è pronto“.

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