Marcolin: Bove s’è accasciato a terra mentre in panchina litigavano col pubblico, s’è capito dal linguaggio del corpo da parte dei giocatori che Bove non stesse bene
Lacrimini, Stendardo, Schwoch, Marcolin, Pulcini, Sabatini, Cucchi, Camolese e Diddi sono intervenuti a Radio Goal, trasmissione in onda su Kiss Kiss Napoli, per parlare della squadra azzurra e di altro. Questi i loro interventi riportati da TerzoTempoNapoli.Com:
Luca Lacrimini, ex calciatore del Napoli, ha raccontato un episodio simile a quello accaduto ad Edoardo Bove ai tempi in cui era un giocatore delle giovanili dell’Inter:
“Nel 1996 giocavo nella primavera dell’Inter. Durante l’allenamento ci fu uno scontro di gioco fortuito molto duro: anticipai un mio compagno di testa e lui involontariamente, sullo slancio, mi prese alla tempia in maniera molto violenta. Dopo lo scontro mi rialzai e ricominciai ad allenarmi ma solo dopo 10 passi il buio totale. Non ricordo più nulla da quel momento. I miei compagni mi hanno poi raccontato che grazie al tempestivo intervento del massaggiatore ho evitato che la lingua mi finisse in gola e che soffocassi, salvandomi di fatto la vita. Per i successivi 5 giorni rimasi in terapia intensiva e solo quando i medici si sincerarono che ero fuori pericolo restai a riposo sempre in Ospedale per altri 3 giorni. Dopo venni dimesso. Tornai a casa e ricordo che potei tornare ad allenarmi solo una ventina di giorni dopo l’accaduto. Per quanto riguarda il rientro in campo per giocare una partita dovetti aspettare più di un mese. Lo spavento è stato tanto sia quando mi hanno raccontato cosa mi era successo sia quando ho ripreso a giocare. Soprattutto quando ero chiamato ad andare a colpire la palla di testa. Fortunatamente i colpi di testa non erano il mio forte e quindi ci andavo meno possibile (ride). Personalmente la paura iniziale col tempo è passata, perchè era più forte la mia voglia di ricominciare a giocare a calcio. So per certo che sono stato anche fortunato nell’aver avuto quel problema in una società di gran livello come l’Inter che, anche durante gli allenamenti delle giovanili, aveva persone preparate a queste evenienze a bordocampo. Se mi fosse capitato in una società più piccola o dilettantistica forse non sarei qui a raccontare la mia esperienza”.
Guglielmo Stendardo, allenatore del Valmontone, è intervenuto quest’oggi sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli, nel corso di Radio Goal:
“McTominay ha fatto un gran colpo e prezioso è stato il suo gol al Torino, Scott è un giocatore universale, un valore aggiunto che Conte utilizza nel migliore dei modi. L’Atalanta è lì, su in classifica. Se la squadra di Gasperini avrà continuità ed atletismo per tutto il tempo allora sarà una pretendente. La prossima partita contro il Milan sarà molto interessante per capire le ambizioni nerazzurre. La doppia sfida tra Napoli e la Lazio sarà entusiasmante, due squadre che giocano un calcio in maniera eccezionale”.
Stefan Schwoch, ex calciatore, ha rilasciato rilasciando alcune dichiarazioni nel corso di Radio Goal:
“Buongiorno è il difensore più forte in assoluto del campionato italiano. Quando sai che hai lui puoi tranquillamente abbassarti. Lukaku è in crescita, perde ancora tanti palloni, però Milinkovic Savic su di lui ha fatto una parata straordinaria. Se il Napoli vuole vincere questo scudetto avrà bisogno del miglior Romelu. Alla fine chi subisce meno gol vince il campionato. Gli azzurri hanno una fase difensiva pazzesca.. Conte è un grandissimo allenatore ed è un uomo che sa comporre uno spogliatoio ed un gruppo. Nessuno sgarra e tutti parlano di noi e non di un io”.
Dario Marcolin, ex calciatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli:
“Bove? Lui s’è accasciato a terra mentre in panchina litigavano col pubblico, s’è capito dal linguaggio del corpo da parte dei giocatori che Bove non stesse bene. Ci hanno detto che l’ambulanza non poteva entrare in campo e che rischiava di impantanarsi sul terreno di gioco. Quando Bove è entrato in ambulanza è perchè dentro stavano operando una manovra. In quel momento le voci che arrivavano erano che respirava, ma non era cosciente. Lazio-Napoli? Mi aspetto turn over da parte di Baroni e Conte, ci sono diversi giocatori del Napoli che scalpitano e Conte sa che in panchina ha giocatori di una qualità molto alta. Gli undici di base stanno facendo una stagione strepitosa, ma è giusto dare anche spazio a chi gioca di meno”.
Ivo Pulcini, medico sociale della Lazio, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal
“Volevo sottolineare la tempestività dei medici a Firenze e al Franchi. Bisognerebbe avere il defibrillatore a bordo campo, il tempo è cervello, più minuti passano e più il cervello va in sofferenza. Esiste una legge che prevede questa manovra nelle scuole. Eriksen? Non so la causa che ha scatenato l’aritmia di Bove, non so da cosa possa dipendere. Finchè non sappiamo con certezza, come successo per Eriksen al quale hanno installato un defibrillatore, non possiamo sbilanciarci. In Italia siamo più severi, uno sport collettivo dove c’è contrasto vorrebbe dire rischiare la vita. Cataldi? Qualcuno dice sia sbagliato toccare la lingua, quando c’è un arresto cardiaco ci sono convulsioni che possono essere confuse con una crisi epilettica. Coi denti si può subire un trauma se si inserisce la mano in bocca. La manovra di Cataldi è stata corretta, ma se non c’è nulla in bocca, tipo una gomma, non è necessaria. Basta stendere il capo e la lingua non rientra. La natura stessa provvede in questo caso. Atleti senza idoneità per giocare in Italia? C’è un giocatore di A che quando era da noi (alla Lazio ndr.) non ce l’aveva l’idoneità. Ora quel calciatore è stato curato, sta bene e può giocare. Come stanno Dia e Nuno Tavares? Non glielo dico (ride ndr.), se mi sente Lotito mi richiama subito”.
Walter Sabatini, dirigente sportivo, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli:
“La vittoria di Torino per il Napoli è stata importantissima, è arrivata in maniera perentoria, ho visto un’azione di killeraggio. Il Napoli è capace di vincere le partite rompendo un equilibrio ed affidandosi alle giocate dei singoli. La squadra del Napoli nessuno l’avrebbe proiettata nella lotta per lo scudetto, la mano di Conte è evidente che ci sia, ma bisognerà dare atto a Manna che esordisce come frontman in una dimensione così grande. Atalanta? Gasperini ha diverse opzioni perchè la rosa è profonda e di grande qualità. L’allenatore sa che manda in campo qualcuno che può essere più bravo di chi esce. Non c’è nessun ruolo scoperto all’Atalanta, anzi, sono super protetti ed hanno superato una crisi relativa agli infortuni. Ederson? Non facciamo celebrazioni, l’ho portato io a Salerno e l’ho anche educato, ma non voglio fare autocitazioni. Io celebro il calcio per com’è, tralascerei questa cosa nonostante mi fa piacere dell’affermazione di Ederson. Mi aspettavo con certezza assoluta che facesse cose straordinarie, è un ragazzo che voleva arrivare in alto. Kvaratskhelia? Fa discutere chi non ce l’ha”.
Riccardo Cucchi, giornalista, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal
“Qualsiasi squadra impegnata su più fronti deve avere una rosa che permetta all’allenatore di fare turn over. E’ impossibile che anche i giocatori più giovani e più resistenti possano reggere certi ritmi di gioco. Sono sicuro che sia Baroni che Conte faranno un ampio turn over. Il Napoli? Sono convinto che una squadra che riesce ad avere una difesa solida ha più vantaggi rispetto alle altre, il Napoli vince di misura ma non prende goal. Questa caratteristica Conte l’ha portata sempre dietro con sè, ogni sua squadra è sempre stata molto solida. Sono contento di affrontare il Napoli, noi laziali sappiamo che il Napoli è più forte e lo sta dimostrando sul campo. Questo rappresenta uno stimolo in più e la Lazio ce la metterà tutta per portare a casa il risultato. Questa Lazio, al di là di qualche punto debole, è una squadra che Baroni ha plasmato bene ed è una squadra divertente. Sono contento che Baroni possa tornare al Maradona da allenatore della Lazio”.
Giancarlo Camolese, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli:
“Il Napoli, negli ultimi tre anni, l’ho seguito a Torino. Con Spalletti il Napoli a Torino fu devastante, lo scorso anno è stato imbarazzante il Napoli perchè perse tre a 0 e si vedeva la squadra fosse in difficoltà. Quest’anno l’ho visto una via di mezzo, ho visto un Napoli forte ed in crescita, ma ha concesso qualcosa a differenza di quello di Spalletti. Ora il Napoli è in una fase di ricostruzione, ma si vede già la mano dell’allenatore. Però Conte è il primo a dire che bisogna fare dei passi avanti e per essere continuo. Io domenica ero allo stadio a vedere la partita, ho visto una squadra che farà tanti punti e la differenza la faranno gli scontri diretti. McTominay è un ottimo giocatore, poi Lobotka è arrivato a livelli altissimi e Buongiorno è il miglior difensore che c’è in Italia. Il Napoli non ha sbagliato a puntare su di lui, poi McTominay che Anguissa sono giocatori fisici e di grande corsa. Questa solidità difensiva è data dall’insieme di tutto. Per me Kvaratskhelia gioca poco, tocca poche volte la palla e dovrebbe giocare più dentro al campo”.
Luca Diddi, match analyst, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal
“Il segreto del Napoli sta nell’evoluzione che ha avuto il gioco di Conte e nella solidità difensiva che è arrivata nonostante ci fosse anche uno sviluppo offensivo. Ho visto le gare con Roma e Torino e vedevo i due esterni difensivi del Napoli che andavano in area di rigore avversaria eppure il Napoli subiva molto poco. La chiave del gioco del Napoli è Lobotka che insieme ad Anguissa e McTominay è il primo ad occuparsi della fase difensiva. Rrahmani e Buongiorno e Lobotka si parlano molto ed indicano sempre le marcature preventive, quando il Napoli attacca loro sono già posizionati nelle marcature preventive. Quando il Napoli perde palla la squadra è coperta sia che gli avversari giochino corto, ma anche lungo. Kvaratskhelia? I dati dicono che copre 80 metri di campo ed è tra quelli che tira di più in porta in Serie A. Difende ed attacca, ma il fatto che gioca molto in ampiezza è perchè Conte lo vuole lì e vuole che alzi il terzino avversario”.