Segnali di crescita, ma il gioco offensivo resta un’incognita
Guido Clemente di San Luca, Ordinario di Diritto Amministrativo presso l’Università della Campania Luigi Vanvitelli, ha offerto una riflessione articolata sullo stato attuale del Napoli. La vittoria contro il Torino, secondo l’accademico, ha mostrato segnali positivi, specialmente in termini di occasioni da gol. Le prestazioni di giocatori come Lukaku, Kvaratskhelia, Oliveira e Simeone hanno dato speranza, mostrando un attacco più vivace rispetto al passato. Tuttavia, nonostante il miglioramento, resta evidente un problema strutturale: il gioco d’attacco continua a mancare di fluidità e incisività.
Il Napoli, pur avendo una rosa di altissima qualità, non riesce ancora a dimostrare una netta superiorità sugli avversari. Clemente di San Luca sottolinea come i tifosi vivano le partite tra ansia e speranza, consci della solidità difensiva, ma incerti sulla capacità di segnare. L’impressione, infatti, è quella di una squadra che, una volta in vantaggio, si chiude in difesa, rischiando di sembrare più una compagine in lotta per la salvezza che una capolista.
Clemente di San Luca: Primato fragile e incognite sul futuro
Nonostante il primo posto in classifica, l’accademico esprime dubbi sulla sostenibilità di questa posizione senza un miglioramento del gioco offensivo. “Di regola, il campionato non si vince se l’attacco non funziona a dovere, pure se si ha una difesa granitica,” afferma. La doppia sfida imminente contro la Lazio è vista come un banco di prova decisivo per misurare il reale valore della squadra e la sua capacità di mantenere la vetta.
La confusione sulle regole del calcio: il ruolo del VAR
Oltre all’analisi sportiva, Clemente di San Luca affronta una questione giuridica legata al calcio: la corretta applicazione delle regole e il ruolo del VAR. Secondo il professore, spesso si confonde il diritto vigente con le aspirazioni normative. Questo avviene, ad esempio, quando si critica il VAR sulla base di un protocollo che si vorrebbe diverso. Le norme attuali limitano l’intervento del VAR a specifiche situazioni, e parlare di “assurdità” di tali regole contribuisce a creare ambiguità nella loro applicazione.
La vera criticità, spiega, è lasciare troppo potere discrezionale agli arbitri, alimentando polemiche e interpretazioni soggettive del gioco. Anche la gestione del recupero ne è un esempio lampante: l’assenza del tempo effettivo lascia spazio a decisioni arbitrarie spesso contestate. Tuttavia, Clemente di San Luca chiarisce che formulare proposte per migliorare il regolamento – come l’introduzione del tempo effettivo – rientra nella “politica del diritto,” non nella scienza giuridica.
Conclusioni: una riflessione tra sport e regole
Il commento di Guido Clemente di San Luca offre un’interessante chiave di lettura sul momento del Napoli, intrecciando analisi calcistica e prospettiva giuridica. Da un lato, emerge la necessità di migliorare il gioco offensivo per rendere sostenibile il primato in campionato. Dall’altro, si evidenzia l’importanza di una maggiore chiarezza e uniformità nell’applicazione delle regole calcistiche, per evitare che il “senso del gioco” prevalga sulla legalità.
[…] Guido Clemente di San Luca, Ordinario di Diritto Amministrativo all’Università della Campania Luigi Vanvitelli, ha rilasciato un’analisi critica sulla gestione dell’arbitrato nel calcio, focalizzandosi soprattutto sulla questione della “valutazione soggettiva”. Il suo intervento si inserisce in un dibattito sempre più acceso riguardo all’applicazione delle regole e al ruolo degli arbitri, in particolare alla luce dell’uso del VAR e delle decisioni contestate durante le partite di alto livello. […]