Un episodio di caos che merita attenzione
L’avv. Erich Grimaldi, noto per le sue battaglie legali in difesa dei diritti dei tifosi, ha commentato con preoccupazione l’incidente verificatosi all’ingresso del settore ospiti durante la partita Torino-Napoli. “La situazione di caos verificatasi all’ingresso del settore ospiti durante la partita odierna Torino-Napoli, in presenza di famiglie con bambini, è un episodio che merita un’attenta riflessione”, ha dichiarato il legale, sollevando importanti interrogativi sulla sicurezza e la gestione degli eventi sportivi.
Grimaldi: Gli stadi come luoghi di aggregazione
Grimaldi ha sottolineato come gli stadi dovrebbero essere considerati spazi di aggregazione, passione e divertimento, ma non luoghi di tensione che coinvolgono anche i più piccoli. L’avvocato ha criticato aspramente quanto accaduto, evidenziando che situazioni simili mettono in discussione la sicurezza e l’integrità degli spettatori, in particolare quando ci sono famiglie e bambini. “Se quanto accaduto è attribuibile a problemi organizzativi o a comportamenti irresponsabili da parte di alcuni tifosi, c’è una responsabilità condivisa”, ha dichiarato.
La responsabilità condivisa tra istituzioni e tifosi
Secondo Grimaldi, la gestione di questi eventi deve vedere un impegno congiunto tra le società sportive, le autorità competenti e i tifosi stessi. Le istituzioni e le organizzazioni devono garantire che l’accesso agli stadi sia sicuro e ben regolamentato. Al contempo, i tifosi sono chiamati a rispettare l’ambiente in cui si trovano, per evitare che episodi di violenza o disordini compromettano l’esperienza di chi si reca allo stadio con spirito di divertimento.
Grimaldi: Il ruolo dei bambini come monito alla responsabilità collettiva
Grimaldi ha evidenziato anche la particolare delicatezza della situazione, poiché tra i tifosi coinvolti vi erano anche bambini. La presenza di minori, secondo l’avvocato, dovrebbe essere un richiamo alla responsabilità di tutti, affinché si evitino situazioni che possano mettere a rischio il loro benessere e quello delle famiglie. “Considerando peraltro il divieto per i tifosi del Napoli di accedere agli altri settori, più adatti alle famiglie, questa situazione appare ancora più grave”, ha aggiunto, sottolineando le difficoltà aggiuntive imposte dalla rigida separazione tra le tifoserie.
Prevenzione e cultura dello sport per il futuro
Infine, l’avv. Grimaldi ha posto l’accento sulla necessità di un cambiamento radicale nella gestione degli stadi. “È fondamentale che episodi del genere non si ripetano”, ha affermato, proponendo una revisione delle procedure di gestione dei flussi di persone e un incremento dei controlli preventivi. Ma, secondo lui, la soluzione non risiede solo in misure di sicurezza, ma anche in un impegno culturale volto a rendere gli stadi più inclusivi e accoglienti per tutti. Solo così, ha concluso, sarà possibile preservare la bellezza del calcio e garantire che rimanga un patrimonio condiviso, capace di coinvolgere anche le generazioni future senza ricorrere a divieti generali che penalizzano i tifosi rispettosi, come potrebbe accadere per la partita Lazio-Napoli del 5 dicembre prossimo.