La missione dell’Osservatorio Nazionale e la gestione delle segnalazioni di rischio

Nel corso della trasmissione “A Pranzo con Umberto Chiariello”. Il Presidente dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, Maurizio Improta, ha chiarito il ruolo cruciale del suo ente nel garantire la sicurezza durante gli eventi sportivi in Italia. L’Osservatorio, infatti, è il punto terminale per il dipartimento della pubblica sicurezza per tutte le segnalazioni che arrivano dalle questure italiane relative alle competizioni sportive. Queste segnalazioni riguardano tutte le categorie, dalla Serie A alla Lega Pro. Vengono esaminate settimanalmente durante le riunioni dell’Osservatorio, che valuta la necessità di adottare misure preventive per evitare situazioni di rischio.

Le misure organizzative e il ruolo del CASMS

Quando l’Osservatorio identifica situazioni particolarmente rischiose, suggerisce misure organizzative ai questori e ai prefetti competenti. Queste possono includere interventi diretti per la gestione della sicurezza, come la limitazione della vendita dei biglietti per evitare l’afflusso di tifoserie considerate a rischio di violenza. Nel caso in cui il rischio di scontri tra tifoserie sia elevato, entra in gioco il CASMS (Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive). Quest’organo prende in considerazione fattori come fatti pregressi o informazioni attualizzate per valutare la possibilità di sospendere o vietare la vendita dei biglietti a determinate tifoserie.

La decisione finale e il caso Lazio-Napoli

A seguito della valutazione del CASMS, vengono emessi dei suggerimenti che i Prefetti possono trasformare in ordinanze. La decisione finale, tuttavia, spetta al Prefetto ospitante. Un esempio recente riguarda la partita Lazio-Napoli, per la quale il CASMS ha consigliato il divieto di vendita dei biglietti ai residenti nella Regione Campania. Ha però, autorizzato la vendita ai tifosi del Napoli residenti in altre regioni, a condizione che fossero in possesso della Fidelity Card della SSC Napoli. “Lo sport deve essere una festa per tutti”, ha sottolineato Improta, ribadendo l’importanza di prevenire le situazioni che potrebbero sfociare in disordini.

Osservatorio Nazionale: Prevenzione e cultura della sicurezza

Un altro aspetto cruciale emerso dall’intervento di Improta è l’importanza della prevenzione e della cultura della sicurezza. Secondo il presidente dell’Osservatorio, spesso i disordini non avvengono all’interno degli stadi. Tali problemi si verificano lungo il percorso delle trasferte, dove le motivazioni dietro la violenza sono molteplici e difficili da giustificare. “Servirebbe un po’ di maturità in più da parte di tutti”, ha commentato Improta, riferendosi alla necessità di responsabilità da parte delle tifoserie. L’Osservatorio, inoltre, sta intensificando l’attività di controllo, sequestrando frequentemente mezzi come van e minivan equipaggiati con mazze e altri strumenti per creare disordini.

Normative e sanzioni: verso una “pulizia” degli ambienti ultras

Un altro obiettivo dell’Osservatorio, secondo Improta, è quello di impostare un percorso normativo che consenta l’applicazione di misure sanzionatorie più severe per coloro che non rispettano le regole. L’obiettivo è arrivare a una “pulizia” degli ambienti ultras, in cui la violenza non venga più tollerata. Il presidente dell’Osservatorio Nazionale ha sottolineato che non è una battaglia tra l’istituzione e gli ultras. È una necessità di applicare la legge per tutelare il diritto di tutti di assistere a uno spettacolo sportivo in sicurezza.

Osservatorio Nazionale: Videosorveglianza e educazione al rispetto

La sicurezza negli stadi è un tema sempre più centrale. Improta ha menzionato un importante progetto di ristrutturazione degli impianti di videosorveglianza, che sarà portato a termine per la prossima stagione di Serie A. Tuttavia, come ha sottolineato, la videosorveglianza non risolve il problema fondamentale: “Non si va allo stadio per fare violenza, né durante il percorso. È un problema di educazione e cultura”, ha affermato. Un altro strumento utile in questo contesto è la Fidelity Card, che permette alle tifoserie di beneficiare di una serie di servizi da parte delle società calcistiche. Tale fidelizzazione, rappresenta una manifestazione di disponibilità da parte dei tifosi a non nascondere la propria identità, garantendo maggiore sicurezza e tracciabilità.

Conclusioni: Un impegno per la sicurezza e il rispetto reciproco

L’intervento di Maurizio Improta mette in evidenza l’importanza di un sistema integrato di sicurezza per garantire che lo sport resti un momento di divertimento e non diventi un’occasione di violenza. La sua azione, purtroppo, spesso porta a misure drastiche. Tali provvedimenti sono necessari per proteggere il pubblico onesto e garantire che le partite siano vissute in un clima di serenità e rispetto. La cultura della sicurezza, quindi, non è solo una questione di applicazione delle leggi, ma anche di educazione dei tifosi e responsabilità collettiva.

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