Bertoni, Oliveira, Ulivieri, Ghione, Valdifiori, Russo, Salvione, Perinetti e Chiambretti hanno partecipato a Radio Goal, trasmissione in onda sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli, per parlare del Napoli e di altro. Questi i loro interventi riportati da TerzoTempoNapoli.Com:
Daniel Bertoni, ex compagno di squadra di Maradona ai tempi del Napoli e nell’Argentina, ha rilasciato un’intervista a KissKissNapoli.it:
“Oggi è un triste giorno per tutti: quando uno come lui va via da questo mondo non si può essere col morale a terra. Di lui resta il ricordo del calciatore immenso e della persona fantastica che era. Che darei per riabbracciarlo. Sarebbe bello riaverlo con noi, rivederlo, rivedere le sue giocate. Per fare la comparazione con Messi ad esempio. Per me è stato unico Diego, così come lo è Messi oggi. Sono calciatori che hanno toccato la vetta più alta. Giustizia per Diego? Non sono io a poterlo dire, la Giustizia Divina però sarà dalla sua parte. Ora e per sempre. Un ricordo inedito di lui? Un giorno, giocavamo contro l’Arezzo, dovevamo battere una punizione e voleva calciarla, quando sarebbe toccato a me. Parlavamo di chi dovesse tirarla, poi a tirò lui e segnò. Quando poi andammo ad esultare verso la bandiera del calcio d’angolo mi disse ‘Non lo fare più Daniel, mai più’ (ride) “.
Luis Oliveira, ex calciatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal
“Lukaku sta arrivando al suo livello col passare delle partite. Il suo ruolo sta diventando sempre più importante: fa il lavoro sporco per la squadra, è sempre presente in zona gol e tiene in apprensione tutta la difesa avversaria. Il vero Lukaku che abbiamo visto all’Inter non so se lo rivedremo ma lo spero: quel Lukaku che arte in progressione e lascia dietro gli avversari, quello sprint iniziale bruciante che creava superiorità numerica. Detto ciò, al momento i suoi numeri sono positivi e sta dando un contributo concreto”.
Renzo Ulivieri, presidente dell’associazione italiana allenatori, ha parlato a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli
“Bisogna rimarcare la qualità dei nostri allenatori. Noi in Federazione questo lo sappiamo da tempo. E’ importante il tirocinio che fanno durante i corsi a Coverciano ma anche nelle serie minori, categorie che formano alla grande i nostri tecnici. Qualità delle scelte e gestione della gara sono il fiore all’occhiello della sua guida tecnica. E più da questi aspetti che dai numeri che si percepisce l’ottimo lavoro di Conte. Rivoluzione in Figc? Al momento non ho segnali ma ci potrebbe essere. E’ evidente che ci siano due fazioni a confrontarsi ma staremo a vedere cosa accadrà”.
Jimmy Ghione, personaggio televisivo, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal
“Voi napoletani vi meritate il meglio. Ricordiamo il grande Diego, ho baciato anche il suo piede e sul mio Instagram c’è la foto dove lui mi abbraccia. Sono felice per il Napoli, son felice per i giocatori. Poi noi del Toro vi abbiamo dato un grande difensore (Buongiorno ndr.). Alessandro è un gran calciatore, un grandissimo uomo e dinanzi a certe offerte sarei stato il primo a cederlo. Torino non è una piazza dove si vince ed è giusto che Buongiorno sia andato via. Questo è un lavoro per certi giocatori ed è giusto che abbiano delle ambizioni”.
Mirko Valdifiori, calciatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli:
“Lobotka è sempre posizionato bene, sembra che la palla vada sempre dalla sua parte, ma è lui a mettersi nella giusta posizione. poi va sempre a raddoppiare su Buongiorno o Rrahmani, poi ha una velocità di pensiero incredibile. Va in campo con sicurezza, sa sempre cosa fare e fa sempre la giocata giusta. Quando avevo Conte in nazionale andavo in campo con le certezze che mi aveva messo a disposizione per affrontare gare difficili. Poi con Conte entri in campo senza paura dell’avversario, carica la partita e ogni volta che vai in campo daresti l’anima. Conte tira il meglio da qualsiasi calciatore, il gruppo è la cosa in cui crede più di tutto”.
Marco Russo, giornalista DAZN, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal
“Konè a parte, i centrocampisti della Roma non stanno vivendo un gran momento. Ciò che mi stupisce di Lobotka è che Conte non gli dà indicazioni e lui le dà a tutti, Lobotka sa già in anticipo cosa fare. Ad un certo punto Conte stava per fare entrare in campo anche Zerbin perchè aveva bisogno di corsa a temperamento. Va sottolineato l’ingresso di Folorunsho che è entrato veramente bene ed è una risorsa per il Napoli di Conte. L’ex Verona ingranerà in fiducia e per come si era partiti direi che le cose stanno andando per il verso giusto. Il Napoli è una squadra forte, è allenata da uno che o va primo o va secondo e la squadra può permettersi di tenere in panchina gente come Neres e Ngonge. C’è stata un’immagine forte che non s’è percepita da casa, la panchina del Napoli stava tutta unita a soffrire e la foto dell’esultanza finale lo spiega”.
Pasquale Salvione, direttore di Corrieredellosport.it, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli
“Il Napoli è una squadra che combatte, che non molla e che si gioca tutto fino alla fine. Ti faccio una fotografia dei minuti finali, Simeone guadagna un fallo laterale a metà campo ed ha esultato. La stessa fotografia ce l’ho anche a Milano con Kvaratskhelia che va a ripiegare ed esulta. Sono segnali di uno spirito di gruppo che Conte riesce a mettere in campo. Qualche settimana fa Insigne disse ‘quando facevo le riunioni tecniche con Conte eravamo sicuri di poter battere chiunque’. Sono segnali di una compattezza e di uno spirito di gruppo senza eguali. Conte ha rivitalizzato giocatori che l’anno scorso sembravano finiti, uno su tutti è Rrahmani che Conte definisce come un soldato. Anche il rendimento di Olivera e Di Lorenzo che sono altri giocatori rispetto all’anno scorso. Lukaku? E’ ancora al 60-70%, è un giocatore che riesce ad essere decisivo quando si aziona nell’area. Deve ancora e può ancora migliorare quando la squadra riuscirà a dare più volume alla fase offensiva. Ora il Napoli non crea tanto, riesce a sfruttarlo al massimo, ma tra le big è quella che ha segnato di meno. Già con la Roma abbiamo visto Kvaratskhelia e Politano sulla linea laterale, il margine di crescita di Lukaku è ancora ampio”.
Giorgio Perinetti, dirigente sportivo, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal
“Napoli-Roma è stata la partita che m’aspettavo di vedere. Ranieri voleva dare concretezza alla sua squadra coi reparti bloccati e solo Dovbyk davanti. Il Napoli non ha abboccato, è stata intelligente la strategia di Conte che ha evitato di andare all’assalto. La raccomandazione ai suoi era quella di avere pazienza e se Kvaratskhelia non si fosse divorato una palla goal clamorosa la partita sarebbe andata diversamente. Il Napoli ha dominato la gara senza correre rischi in contropiede ed ha portato a casa la vittoria. Buongiorno è un giocatore di assoluto valore e Conte lo sapeva, poi ha riscoperto il soldato Rrahmani ed ha recuperato anche la fiducia in Di Lorenzo. Ha recuperato giocatori molto importanti, ma a gennaio servirà qualche investimento in difesa, uno che possa essere la prima alternativa al duo titolare. Raspadori vicino a Lukaku? Può essere un’alternativa per Conte, Raspadori ha capacità di palleggio importanti. Anche Neres ha avuto un impatto produttivo quando ha sostituito Kvaratskhelia”.
Piero Chiambretti, comico, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli:
“Sto bene, ma stavo meglio quando avevo Buongiorno (ride ndr.). Non partiamo favoriti contro il Napoli, questo possiamo dirlo. La situazione ambientale del Torino è peggiorata, c’è una forte contestazione ed il famoso dodicesimo uomo che è la Curva granata è molto acceso. Io vedrò Torino-Napoli da casa, ma sono felice per gli azzurri che sono la mia seconda squadra. Ho cominciato a lavorare in tv alla RAI di Napoli, ho conosciuto Maradona e feci una campagna pubblicitaria con lui. Domenica è impossibile per il Torino portare a casa la vittoria. Sarà il ritorno a casa di Buongiorno che sarà molto applaudito dai tifosi granata. E’ sempre stato un tifoso del Toro e rifiutò il passaggio alla Juventus e questo è qualcosa che non si vede troppo in giro. Scegliere il Napoli è stata una mossa vincente, ma anche di fede granata. Nelle prime partite avevamo Zapata, si vedeva il gioco di Vanoli e c’era un’autostima che ha aiutato i giocatori a migliorare tecnicamente. Quando si perde il giocatore di riferimento, quello che spizza la palla e che fa goal c’è stata una perdita di stima che è andata oltre. Poi i risultati son venuti ed hanno fatto il resto. Il Torino non è abituato a guardarsi alle spalle, ha sempre giocato per il nono posto e non ci stava bene. Oggi vedere la retrocessione come un fantasma che vola sulle nostre teste non aiuta il miglioramento della situazione, il mercato di riparazione sarà la nostra ultima spiaggia”.