A Barcellona si chiude il motomondiale. Per Bagnaia nessun miracolo: Jorge Martin, con una gara intelligente e forte del vantaggio in classifica (+19 dopo la Sprint del sabato), gestisce la pressione e si laurea Campione del Mondo MotoGP per la prima volta in carriera. Al traguardo lo spagnolo del team Pramac Ducati – che dal 2025 sarà pilota del team ufficiale Aprilia – chiude terzo, dietro Pecco e Marc Marquez, conquistando il titolo con 10 punti di vantaggio sull’italiano della Ducati ufficiale che aveva vinto gli ultimi due campionati MotoGP.
A Barcellona finisce così
Bagnaia fa corsa di vertice, conquista l’undicesimo GP stagionale, tenendo a bada un pimpante Marc Marquez che gli resta in scia per due terzi di gara senza mai impensierirlo realmente, ma a Martin è sufficiente il terzo posto per coronare il suo sogno iridato. Stagione eccellente la sua. Gloria per lo spagnolo e la Ducati Pramac, che ringrazia la lealtà di Borgo Panigale che l’ha appoggiata fornendo lo stesso materiale tecnico fino in fondo nonostante il divorzio che porterà dal 2025 la squadra di Paolo Campinoti nell’orbita Yamaha. Applausi per tutti.
Bagnaia chiude una stagione con numeri incredibili, ma meglio di lui ha fatto Martin. Il due volte campione mondiale cede il testimone a Martin. I due sono rivali, ma amici nella vita. Sono soprattutto due sportivi. Nulla, oggi, e mai durante la stagione, sopra le righe. Lo stesso Bagnaia aveva già detto in più circostanze che avrebbe fatto la sua gara. Così come i giochetti contro di lui non gli sarebbero piaciuti, allo stesso modo non gli sarebbe piaciuto organizzarne o farne. Ed allora bene così. Belle anche le congratulazioni fatte a fine gara allo spagnolo. Oggi ha vinto Martin, ma soprattutto ha vinto lo sport.