Maurizio de Giovanni ha descritto il Napoli come un “cantiere aperto” o, in inglese, “work in progress”. Con questa metafora, lo scrittore sottolinea come la squadra sia ancora in fase di sviluppo e miglioramento. Il processo di crescita è necessario, secondo lui, per risolvere alcune lacune evidenti che la squadra ha mostrato in campo, in particolare durante la recente sconfitta contro l’Atalanta.
L’impatto delle sconfitte: un’opportunità per il cambiamento
De Giovanni sostiene che la sconfitta contro l’Atalanta potrebbe portare beneficio, sia alla squadra che all’ambiente, come già avvenuto dopo lo 0-3 contro il Verona. Quella sconfitta, infatti, fu un campanello d’allarme che portò ad un intervento tempestivo da parte della dirigenza, culminato nell’arrivo di nuovi giocatori come Neres, Lukaku, McTominay e Gilmour. Secondo De Giovanni, il recente KO casalingo contro l’Atalanta potrebbe avere un effetto simile, spingendo il Napoli a riflettere e a trovare le giuste misure per migliorarsi.
Le lacune del Napoli a centrocampo
Il centrocampo del Napoli ha mostrato difficoltà nel gestire il possesso palla contro l’Atalanta. Secondo De Giovanni, in quella partita è stato evidente come la squadra fatichi a costruire gioco in mezzo al campo, costringendo i giocatori a lanci lunghi verso Lukaku, che però è stato bloccato dall’attento difensore Hien. Questo evidenzia una mancanza di controllo e stabilità a centrocampo, un aspetto che il club dovrà affrontare per ritrovare la competitività.
De Giovanni difende Lukaku
Nonostante le difficoltà contro l’Atalanta, De Giovanni ha difeso Romelu Lukaku, descrivendolo come un “fior di giocatore”. Ha ricordato che, durante la stagione precedente con la Roma, Lukaku ha segnato 21 gol, dimostrando il suo valore anche in condizioni difficili. De Giovanni crede che Lukaku abbia bisogno di tempo per integrarsi e dare il meglio nel nuovo contesto del Napoli.
La partenza di Osimhen: una questione chiusa
Sul tema di Victor Osimhen, De Giovanni è stato chiaro: il centravanti voleva lasciare il club, e rimpiangerlo non ha senso. Lo scrittore paragona la sua partenza a quelle di altri grandi attaccanti del passato, come Cavani, Higuain e Mertens, che sono stati amati dalla tifoseria ma che il club ha comunque dovuto sostituire. Inoltre, Osimhen non ha mai interagito pienamente con la città di Napoli, non imparando l’italiano e avendo alcuni problemi nello spogliatoio, segno che il suo rapporto con il club era destinato a concludersi.
L’effetto Conte e il nuovo equilibrio nello spogliatoio
Infine, De Giovanni riconosce l’effetto positivo che Antonio Conte ha avuto sulla squadra. Secondo lui, l’arrivo di Conte ha riportato equilibrio nello spogliatoio e ha permesso al Napoli di riorganizzare la propria identità. Con questa guida, il Napoli può forse aspirare a trovare una nuova stabilità e continuare il suo percorso di crescita.
Conclusione
L’analisi di De Giovanni dipinge un quadro complesso ma realistico della situazione del Napoli. Il club, secondo lui, ha ancora molto lavoro da fare, ma le recenti sconfitte possono diventare opportunità di miglioramento.