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Il Napoli di Antonio Conte: di seguito alcune righe tratte dall’edizione odierna di Tuttosport.  “Napoli primo in classifica con 4 punti di vantaggio alla nona giornata: chi avrebbe azzardato una simile previsione dopo la debacle di Verona? Solo Antonio Conte, che al termine di quella partita inviò messaggi forti, tanto alla dirigenza quanto ai membri del suo spogliatoio. Da quel momento, gli azzurri hanno cambiato passo: 7 vittorie, un pareggio, 16 reti e solo 2 gol incassati in 8 partite. Un chiaro segnale dell’efficacia avuta dalla ‘terapia d’urto’ attuata dal duo Conte-Oriali”.

Un tecnico sergente e motivatore sulla panchina del Napoli che…

Di seguito un articolo tratto dall’edizione odierna del Corriere della Sera. “Sette vittorie su sette non possono essere solo frutto del caso, eppure la sfida di stasera mette Conte di fronte al primo vero ciclo di ferro. Fin qui nessuno ha scherzato, certo. Visto da un’altra prospettiva, il percorso compiuto dal Napoli, con un calendario tutto sommato favorevole e senza l’intermezzo delle Coppe, è servito per costruire un bottino che all’occorrenza può tornare utile”.

Anche ‘pompiere’…

“Questo il pensiero (quasi unico) professato dall’allenatore, che concettualmente sceglie di restare uno fra tanti e non il primo dei tanti. Falsa modestia o estrema cautela? La verità è sempre nel mezzo, col timore che ancora avverte, di una certa vulnerabilità di una squadra arrivata decima nella scorsa stagione”.

Il Napoli e il ‘trittico’ lombarbo

Di seguito un articolo tratto dall’edizione odierna del Corriere dello Sport.  “La squadra ombrosa e fragile di un anno fa, quella che spariva divorata dall’ansia se non riusciva a sbloccarla, ha imparato il valore della pazienza. È ostinata, cocciuta, insistente ma non forsennata: è furba e cinica. Impermeabile, con sei clean sheet in nove giornate, e spettacolare nel suo modo di comprendere che tutto sommato, per vincerla, basta un gol. E con quel talento, prima o poi, il colpo ci scappa anche davanti ai blocchi più bassi. La partita con il Milan vale un esame universitario, il primo di una serie di tre a dir poco tremendi: domenica al Maradona c’è l’Atalanta e domenica 10 novembre il bis a San Siro con l’Inter. Aria di scontri diretti e altitudini che neanche in Bolivia, un mese dopo la sfida di Torino con la Juve. L’unico affrontato finora”.

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