Il Napoli, soffrendo oltre ogni previsione, vince 1-0 contro il Lecce. I giallorossi salentini hanno tuttavia saputo resistere agli attacchi dei partenopei chiudendosi in maniera ordinata. Gli azzurri vincono ancora una volta sugli sviluppi di un calcio piazzati. Chi scrive, però, deve aggiungere che Tremolada non vede un rigore solare e colossale su Politano. La Gazzetta dello Sport ha analizzato le ultime due vittorie del Napoli in campionato contro Empoli e Lecce. Di seguito quanto scrive la rosea nell’edizione odierna.
Napoli, altra vittoria di misura e su palla inattiva
Così La Gazzetta dello Sport: “Dopo la sosta la capolista ha vinto due volte per 1-0 segnando da palla inattiva (rigore in Toscana, su azione d’angolo ieri) e soprattutto dimostrando una certa difficoltà a concretizzare e costruire occasioni pulite. Spingi di qua e prova di là, alla fine il Lecce ha ceduto ma è servito il quindicesimo corner per sbloccare la partita che ha ribadito la scarsa condizione di Lukaku e la necessità di tempo per far crescere le riserve schierate per causa di forza maggiore (Gilmour al posto dell’infortunato Lobotka) o per scelta (Ngonge e Neres in modo che Politano e Kvaratskhelia potessero rifiatare). Proprio i giocatori più tecnici hanno dato un apporto limitato in una gara che, contro un avversario logicamente chiuso, richiedeva l’uso del dribbling come apriscatole. Solo raramente gli azzurri hanno vinto l’uno contro uno: il numero dei corner dimostra che le azioni sulle fasce venivano disinnescate prima che si trasformassero in palle-gol e quello delle ammonizioni (due ed entrambe dopo il gol decisivo) segnala che i giallorossi non sono quasi mai andati in difficoltà per proteggere Falcone”
Conclude così la rosea