Conte
Foto: Terzo Tempo Napoli

In preparazione della sfida di sabato contro il Lecce, l’allenatore del Napoli Antonio Conte è intervenuto quest’oggi nella sala stampa del centro tecnico di Castel Volturno per rispondere alle domande dei giornalisti.

14.30 – Inizia la conferenza stampa

Conte, dobbiamo aspettarci un cambiamento massiccio, moderato o un avvicendamento?

“Perché? Non mi piace discutere di questioni di avvicendamento, per me sono tutti titolari; poi ci sono scelte da fare in base a ciò che osservo, magari qualche infortunio che voi non potete conoscere, anche se vedo che riuscite a sapere l’85% di ciò che accade (ride, ndr). Cercherò di schierare la migliore formazione in campo, quella che ritengo più adatta, anche perché c’è una partita da giocare contro il Lecce per continuare a ottenere risultati, e questo è alla base di tutto. Inoltre, ho ancora domani per prendere le decisioni definitive e stilare l’undici iniziale”.

Che atteggiamento si aspetta domani? Come ha detto lei, il primo tempo a Empoli non è stato soddisfacente.

“Sì, spero in un atteggiamento diverso; a Empoli non credo sia stato un approccio voluto da me o dai calciatori, a volte ci sono anche gli avversari e situazioni esterne che portano poi a riscontrare difficoltà. Vogliamo migliorare e fare meglio rispetto a Empoli.”

È una partita speciale per lei Napoli-Lecce, e la giornata propone anche Inter-Juventus. Quale importanza ha questa giornata?

“Lo sapete bene che non mi preoccupo mai di osservare le altre squadre; penso alla nostra partita, e deve essere così per me, per la squadra e per tutto l’ambiente. Dobbiamo concentrarci sulla partita che ci consente di guadagnare punti utili per affrontare eventuali difficoltà. Siamo focalizzati solo sulla nostra partita per dare continuità ai risultati.”

Conte, la partita con il Lecce ha un significato emotivo particolare per lei, proprio nello stadio in cui segnò il suo primo gol.

“Ci sono i sentimenti e poi c’è la professione. Bisogna separare le cose, non confonderle. Rappresenta le mie origini, i campi polverosi, la squadra di mio padre dove sono cresciuto, seguendo tutto il percorso fino alla Serie A, per poi passare alla Juventus a 21 anni. È sempre una parte del mio cuore, nessuno me lo può togliere. Poi c’è la partita, un avversario da superare.”

Come sta Raspadori? In quale ruolo lo collochiamo?

“Sta lavorando bene, come tutti gli altri. Lo vedo sempre molto positivo e concentrato; per me è un attaccante, un attaccante secondario. Come stiamo giocando, un po’ come fa McTominay, una punta e una seconda punta, lo vedo in quella posizione.”

Conte, il rinnovo di Kvara, che si protrae dall’estate, le sta causando fastidio? Ne sta discutendo con lui?

“È da un bel po’ che se ne parla; sicuramente c’è un dialogo tra il club, l’entourage del giocatore e il calciatore stesso. Entrare nei dettagli specifici… c’è il club e il direttore sportivo, saranno loro eventualmente a parlare di cifre. Io non mi occupo di questioni particolari. Posso dire che ciò che chiedo a Kvicha è di continuare a fare quello che sta facendo, mantenendo la concentrazione sulla stagione. Lui è serio, professionale ed esemplare. Questa stagione è estremamente importante per noi. Spero che le cose possano risolversi con un accordo, ma so anche che nel calcio tutto può accadere e deve esserci un’intesa che soddisfi tutte le parti. In ogni caso, chiedo di onorare al meglio l’impegno, dando il massimo fino alla fine della stagione. Io non vado oltre e non voglio che il calciatore vada oltre, come i media e tutti gli altri. Indipendentemente dal fatto che si raggiunga o meno un accordo, lui deve rimanere totalmente concentrato come sta facendo. Non vedo problemi; chi vivrà, vedrà.”

Come ha osservato Lukaku? Ha già un’idea di come gestire queste interruzioni che ha sempre avuto?

“Ha lavorato come al solito, è tranquillo, non vedo difficoltà nemmeno nella gestione. Non c’è nulla di programmato; in base a ciò che osservo durante la settimana o anche in partita, io prendo le decisioni.”

Conte, ha l’impressione che qualcuno stia aspettando il ciclo di big match per vedere il Napoli in difficoltà?

“Noi lavoriamo ogni giorno per prepararci al meglio per ogni partita. Il campionato è iniziato con una sconfitta a Verona che non era prevista, e da quel momento è successo di tutto. Poi è avvenuto l’opposto e ora siamo in cima alla classifica. Dico sempre che trovare un equilibrio è fondamentale; lo affermo perché osservo certe cose ogni giorno. Rispetto tutte le opinioni, ma spesso sono soggettive perché non valutano la realtà. Andiamo avanti pensando a noi stessi, a crescere, a migliorare, per abbreviare il percorso il prima possibile. Solo chi non ha mai vinto può dire delle sciocchezze… ne sento tante in giro. Chi ha vinto sa cosa serve per tornare a vincere e per costruire basi solide e durature. Ognuno può esprimere la propria opinione, spesso sono giudizi soggettivi.”

Ci racconta l’esperienza in metropolitana per la foto ufficiale? C’è un legame profondo con la città.

“È stato molto bello; dopo tanti anni di calcio, è la prima volta che partecipo a una situazione del genere. Abbiamo scattato la foto alla metro di Chiaia, tra le sei più belle in Europa. Penso che questo legame con la città debba essere coltivato con affetto e possiamo farlo solo dando il massimo. La città offre molto e noi dobbiamo avere la voglia di ricambiare la passione che c’è sempre stata. Non è che arriviamo noi e tutto si manifesta. Noi siamo di passaggio, sempre, come altri, ma la passione qui non sarà mai temporanea; è permanente, perché Napoli è amore e passione.”

Neres è più in ballottaggio con Kvara che con Politano per caratteristiche; chi è quindi il sostituto di Politano?

“Sì, l’altra volta ho risposto su Kvara-Neres, sempre tenendo presente che quando si affrontano squadre che occupano i cinque canali offensivi, c’è l’obbligo di abbassare o un esterno come Politano, oppure altre squadre abbassano un centrocampista tra i centrali per formare una linea a cinque. Mi fu fatta una domanda anche dopo Empoli; è una questione tattica. Possiamo abbassare Politano, ma potremmo anche posizionare Lobo o Gilmour per non trovarci in inferiorità nei cinque canali. Se non ci attaccano in questo modo, c’è la possibilità di vedere Neres insieme a Kvicha. L’equilibrio è fondamentale, dietro Matteo ci sono diverse opzioni, le proviamo in ogni allenamento, c’è un alter ego… vedremo, e avrete la risposta in futuro.”

Conte, cosa pensa delle difficoltà di Lukaku ad Empoli, causate anche dal rendimento della squadra?

Sulle difficoltà di Lukaku ad Empoli, causate anche dal rendimento della squadra?
“Mi sembra molto riduttivo parlare di Lukaku nel primo tempo; bisogna considerare l’intera squadra e io sono stato chiaro nel definire negativa la prestazione di tutti. Non si può dire che questo ha giocato male o bene; la prestazione del primo tempo è stata deludente, poi è cambiata nella ripresa con un diverso atteggiamento e alcune variazioni nel gioco. È limitativo concentrarci su un solo nome.”

La voglia e la determinazione di Simeone rappresentano l’anima che deve avere questo Napoli?

“L’input che Giovanni ha ricevuto quando è entrato, come Olivera o altri, incluso Pasquale in diverse occasioni, deve sempre essere uno stimolo positivo. Mi aspetto questo dai ragazzi e che faccia comprendere anche a chi gioca quanto sia fortunato.”

14.55 – Termina la conferenza stampa

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