Foto: napolipiu.com

Valter De Maggio: Kvaratskhelia? Il Napoli ha effettuato una proposta ufficiale al calciatore, si è entrati nel vivo della trattativa per il rinnovo. Il Club azzurro ha commesso l’errore di non rinnovargli l’accordo al termine della stagione dello Scudetto

Rullo, Di Gennaro, Tiribocchi, Baronio, Marinella, Scozzafava, Monti, Ventura, Tornesello, Sesa, De Maggio, Alvino, D’Amico a Radio Goal sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli per parlare del Napoli e di altro. Questi i loro interventi riportati da TerzoTempoNapoli.Com:

Sabato in programma al “Maradona” la sfida tra Napoli e Lecce due squadre che ha nel cuore Erminio Rullo, ex terzino azzurro

Sabato in programma al “Maradona” la sfida tra Napoli e Lecce due squadre che ha nel cuore Erminio Rullo. La partita del cuore dell’ex terzino azzurro e giallorosso è sicuramente questa. Cresciuto nelle giovanili pugliesi, esordirà tra i professionisti nel Lecce di Delio Rossi, poi titolare in quello di Zeman, ma senza dimenticare il punto di partenza: Casoria e la Boys Melito. Classe ’84, terzino mancino con doti da tornante, piede educato e tanta corsa. Di Lui, poi, si accorgerà il Napoli che lo porta in azzurro nel mercato invernale del 2006/2007, e con il quale conquisterà la promozione in Serie A. Queste le sue parole a proposito di queste due società, che si ritroveranno di fronte nel massimo campionato italiano questa settimana, ed a cui lui è ovviamente legatissimo: Sei cresciuto nel Lecce, quanto ti ha dato questa società in termini calcistici? “Lecce per me rappresenta la mia seconda casa, ci sono arrivato all’età di 12 anni e tutt’ora ci vivo con mia moglie ed i miei 3 figli. Calcisticamente mi ha portato a conoscere la Serie A a soli 18 anni dopo tutta la trafila nelle giovanili vincendo tanto, 2 scudetti ed una Supercoppa Primavera”. Cuore napoletano il tuo, e proprio dalla Puglia arrivi a vestire la maglia azzurra.

Rullo, dalle strade di Casoria all’esordio con la maglia che ha indossato Diego Armando Maradona

Che emozioni ricordi di quel periodo? “Il passaggio al Napoli è stato qualcosa di indescrivibile… Dalle strade di Casoria all’esordio con la maglia che ha indossato Diego Armando Maradona. Quando lo racconto al mio piccolo Edoardo a volte non ci credo ancora. L’emozione più grande che un ragazzo di Napoli possa vivere, ricordo ancora il boato al gol di Calaiò sul mio assist proprio contro il Lecce (gol che valse la promozione in Serie A al Napoli di Reja, ndr)”. Sabato al “Maradona” c’è proprio Napoli-Lecce. Azzurri in testa alla classifica, Lecce reduce da un pesante 0-6 contro la Fiorentina. Che gara ti aspetti? “I pronostici tendono tutti dalla parte del Napoli ma io mi aspetto una partita dura dove il Lecce venderà cara la pelle dopo la pesante sconfitta di domenica contro la Fiorentina”. Parlando del tuo ruolo da calciatore. Spinazzola e Olivera si contendono il ruolo sulla fascia sinistra, chi ti piace di più e cosa possono dare in questo Napoli? “Sono due giocatori diversi per caratteristiche. Olivera più difensore e più adatto da terzino nella linea a 4 mentre Spinazzola per me è più un quinto molto forte in fase offensiva. In questo momento Olivera dà più garanzie a Conte”. Antonio Conte da Lecce, un nome ed una garanzia. Ha rivoltato il Napoli come un calzino, ti aspettavi questo impatto? Quali prospettive può avere la squadra partenopea? “Conte era l’uomo che ci voleva a Napoli, serviva lui per ricompattare tutto l’ambiente, la squadra per me ha grossi margini di miglioramento per quanto riguarda la fase di possesso dove per adesso non sta lasciando il segno rispetto alla grande fase di non possesso”.

Simone Tiribocchi, ex calciatore, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Kiss Kiss Napoli durante Radio Goal

“Lecce? In questo momento della stagione è pesante prendere batoste simili, soprattutto quando sai che nella giornata seguente hai contro una squadra come il Napoli. I salentini potrebbero avere un problema dal punto di vista mentale dopo la pesante sconfitta, dipende come ha lavorato l’allenatore. Krstovic mi piace molto, è un po’ in ritardo per le caratteristiche che ha, non è molto fisico ma mi piace come approccia alla partita, messo in una grande squadra può fare tanti gol”.

Antonio Di Gennaro, ex calciatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli:

Antonio Di Gennaro, ex calciatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Napoli-Lecce una partita dove gli azzurri hanno tutto da perdere. I pugliesi hanno perso rovinosamente contro la Fiorentina, ma hanno mantenuto l’allenatore nonostante tutto. Io questa estate parlai con Pantaleo Corvino, e mi diceva che l’obiettivo era di salvarsi il prima possibile, valorizzare i giovani e fare plusvalenze. Sulla carta il Napoli è favorito ma deve stare attento, Conte ha il vantaggio di preparare le gare con la settimana tipo ma deve stare attento a non far perdere concentrazione alla squadra.

Contro la Fiorentina il Lecce ha fatto una brutta partita

Contro la Fiorentina il Lecce ha fatto una brutta partita sul piano tattico ma anche dell’atteggiamento, non faranno lo stesso errore anche a Napoli. Ma gli azzurri dovranno essere subito aggressivi, con lo stesso spirito del suo allenatore che si è calato subito nella nuova realtà. Sicuramente Conte può fare un po’ di turnover in vista del Milan, ma non credo che cambierà troppi calciatori. Gilmour è nuovo, deve ancora inserirsi, mentre Neres potrebbe giocare al posto di Kvaraskhelia dal primo minuto. Il Napoli ha una rosa per potersi garantire ogni cambio uomo su uomo”.

Roberto Baronio, allenatore, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante Radio Goal

“Conosco molto bene Conte, se sceglie lui, difficilmente sbaglia. Manna? Io e Pirlo lo abbiamo incrociato quando faceva l’U23, sapevamo delle sue qualità che erano conosciute nell’ambiente Juventus. Era ovvio fosse in rampa di lancio per finire in una grande società come il Napoli. Stiamo scoprendo un nuovo Napoli: dopo Conte avevo pochi dubbi potesse far bene. Dragusin a Napoli? Non mi sorprenderebbe. Ha fatto molto bene in Italia, si è confermato al Genoa, se arrivasse al Napoli se la giocherebbe per il posto da titolare. L’ho allenato per un po’ lo conosco molto bene. Rosa lunga? Grandi squadre come il Napoli devono avere due giocatori per ruolo”.

Valter De Maggio, direttore di Kiss Kiss Napoli, ha parlato nel corso di Radio Goal

“Per anni abbiamo mitizzato Mourinho definendolo Special One, ma Conte è un Normal One perchè vive tutto con la normalità. Conte è andato a cena in diversi locali di Napoli, poi cammina con normalità per la strada. Ho scrutato nel Conte privato e mi dicono che si sia innamorato di Napoli. Poi sono andato a chiamare i suoi amici di Bari, di Siena, di Torino e Milano per farmelo raccontare. Mi hanno detto che è una persona normalissima, è uno che vuole scoprire la città, la cucina tipica e l’essenza della città. Conte ha scelto di vivere in città ed avendo preso casa mi dà un senso di appartenenza diverso.

Su Kvaratskhelia

Kvaratskhelia? Il Napoli ha effettuato una proposta ufficiale al calciatore, si è entrati nel vivo della trattativa per il rinnovo. Il Club azzurro ha commesso l’errore di non rinnovargli l’accordo al termine della stagione dello Scudetto. Il Napoli gli ha proposto 5.4 mln di euro l’anno più 600mila euro di bonus facilmente raggiungibili. Poi se c’è un club che offrisse il doppio rispetto all’offerta del Napoli e il calciatore decidesse di non rinnovare allora la società azzurra s’aspetta un’offerta congrua dal club che ti offre così tanto”.

Monica Scozzafava, giornalista del Corriere della Sera, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli

“Conte s’è calato nella realtà napoletana con naturalezza, era in centro con la moglie a passeggiare quando l’ho incontrato. Noi napoletani siamo focosi, ma la sua normalità induce noi napoletani a non disturbare l’allenatore che sceglie di stare tra la gente come fosse uno qualunque. E’ questo l’atteggiamento che pone il napoletano che evita di disturbarlo. A lui piace vivere la città dove vive e lavora. Dobbiamo abituarci a vederlo come un cittadino qualunque. In passato Napoli ebbe altri allenatori che per vari motivi non hanno vissuto la città come la sta vivendo lui. Molti abitavano fuori, altri in hotel o chi come Spalletti che aveva un atteggiamento più sopra le righe.

Conte potrebbe stare seduto al tavolino dove sono io a Piazza de Martiri e non mi sorprenderebbe

Conte potrebbe stare seduto al tavolino dove sono io a Piazza de Martiri e non mi sorprenderebbe. Lui stesso ha detto pubblicamente che è innamorato di questa città ed ha scelto di frequentarla con la sua famiglia. E’ venuto qui con moglie e figlia, diversamente da come accadde a Londra dove ci andò da solo. Quando andò via dal Tottenham dicendo che aveva la nostalgia della famiglia poi ha maturato il convincimento che il lavoro è importante ma va vissuto insieme alla sua famiglia. Anche Ancelotti viveva la città in maniera del tutto naturale, se devo paragonare Conte lo faccio con Ancelotti, grandissimi allenatori che non perdono il contatto con la realtà. Buongiorno? L’ha chiamato Conte e questo per lui ha rappresentato una garanzia tecnica, ma il calciatore s’è completamente ambientato a Napoli e vive la città con tranquillità. Con gli anni Napoli è diventata un po’ più città del mondo perchè accoglie turisti e lo fa con una veste differente e più adeguata, Napoli si sta sprovincializzando”.

Maurizio Marinella, imprenditore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal

“E’ giusto e bello il rapporto che Conte ha con la città, in fondo è un uomo del sud e sapeva che sarebbe andato incontro a certe esplosioni di sentimento che solo noi napoletani riusciamo a dare. Napoli sta vivendo un’esplosione d’interesse e partecipazione, tanti turisti si emozionano venendo qui. Il calcio per noi è una chiave importante che dà una crescita importante a questa città che ci stiamo godendo. Stiamo mettendo tanti tasselli importanti e la città si sta presentando un pochino meglio. Tutto è migliorabile, ma la città è più pulita. Il primato del Napoli? Il Napoli ci dà gioia per la classifica, un po’ meno per il gioco, ma in questo momento ce ne importa poco. L’importante è che siamo lì, le squadre di Conte son queste. Adesso comincerà il periodo difficile, ma la squadra è ben impostata e mi piacciono molto i due scozzesi. Poi Buongiorno in difesa dà la sicurezza che mancava da un po’”.

Gianluca Monti, giornalista della Gazzetta dello Sport, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli

“Dorgu è tra i più promettenti del nostro campionato, è uno di quelli stranieri che vale la pena avere in Serie A. Vedi Dorgu e capisci che Corvino ha fatto l’ennesima scoperta. Dorgu è un 2004, è un vero giovane e non per modo di dire. Il Napoli sta facendo la differenza a destra perchè da quel lato si riesce a cambiare pelle per la duttilità di Di Lorenzo e Politano. Politano sta facendo tre ruoli a partita, fa di tutto. Il Napoli ha fatto molta fatica nel primo tempo ad Empoli perchè Gilmour non è Lobotka. Gilmour è un ottimo palleggiatore, ma non riusciva a prendere il giocatore che si mette sotto la punta centrale che nell’Empoli è stato spesso Esposito. Ciò che potrebbe fare Rebic col Lecce per intenderci, il Napoli ha sofferto in molte circostanze per gli inserimenti centrali degli avversari. L’esperimento Anguissa-Gilmour non ha funzionato benissimo ad Empoli, ma sono sicuro che i due, insieme, saranno in crescita col Lecce”.

Giampiero Ventura, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal

“Quando vai a sfidare squadre più deboli le motivazioni diminuiscono ed è giusto che l’allenatore carichi la squadra. In Serie A non si deve dare nulla per scontato, quella col Lecce è una tappa di avvicinamento al tour de force prossimo del Napoli. Sarà una sorta di ulteriore lavoro da fare per diventare sempre più competitivi. Il Napoli visto ad Empoli ha sofferto e fino ad ora non s’è ancora vista la solita fluidità che hanno solitamente le squadre di Conte. Senza questa fluidità sei primo in classifica, pensa se poi arriva la fluidità. La classifica maschera un po’ e dà la possibilità a Conte di migliorare alcune cose che sono evidenti.

Il Napoli s’è saputo sporcare l’abito, Conte aveva un obiettivo ed era quello di restituire l’entusiasmo alla città e alla squadra

Il Napoli s’è saputo sporcare l’abito, Conte aveva un obiettivo ed era quello di restituire l’entusiasmo alla città e alla squadra. Il gruppo si aiuta, è feroce in alcuni momenti della partita, ma Conte ha ancora bisogno di tempo per trovare la quadra per sfruttare le personali caratteristiche di ogni interprete. Ieri ho visto la Juventus con lo Stoccarda e se la definiscono una candidata allo scudetto secondo me si dice male. Ha sofferto troppo coi tedeschi, è vero che hanno cambiato modulo e allenatore, ma oggi il Napoli è sopra alla Juventus. Il Milan ha dei problemi interni, l’unica squadra che invece va avanti a gonfie vele è l’Inter. Poi c’è il Napoli che può lavorare ogni settimana e questo è un vantaggio non indifferente. Lukaku? Per un allenatore è un dovere sostituire quando c’è qualcuno che non sia entrato in partita, ha fatto bene Conte a sostituirlo e le risposte date da Simeone son state assolutamente positive”.

Il direttore di Il Nuovo Quotidiano di Puglia, Rosario Tornesello, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli

“Siamo abituati a lottare contro le avversità di ogni tipo, ma il Lecce avrà la tempra per uscirne anche stavolta. La scoppola del 6 a 0 non è facile da digerire, ma l’ambiente è abituato a scendere e risalire, ci tocca risalire subito adesso. La panchina di Gotti? Se il periodo nero dovesse proseguire sarà difficile ipotizzare la sua permanenza. Gotti ha portato serenità nell’ambiente per una chiusura di campionato che è stata ottimale per questa piazza. Gotti è un allenatore che infonde grande serenità. La partita col Napoli è proibitiva, quella da non fallire è quella col Verona. Però il Napoli dev’essere attento al Lecce perchè i giallorossi son capaci di grandi imprese con le grandi. Krstovic? E’ un giocatore di grandi potenzialità e i numeri sono dalla sua parte. E’ il calciatore che ha tirato di più in porta in Serie A, solo che sta segnando poco. Krstovic è giovane ed ha grandi margini di crescita, però se una squadra fa difficoltà a realizzare l’attaccante è quello che paga più di tutti”.

David Sesa, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal

“Napoli-Lecce? In questo momento è come Davide contro Golia, è sempre stato così in realtà. Il Napoli è la favorita, il Lecce è reduce da una brutta sconfitta ma è abituato a fare campionati del genere in Serie A. Il Lecce lotterà per la salvezza, salvarsi a Lecce è come vincere lo scudetto. Per il Lecce sabato sarà dura, il Napoli è in fiducia però i giallorossi non avranno nulla da perdere. Napoli è una piazza che mette pressione, Conte è un bravissimo allenatore che sa portare con sè i calciatori giusti. Il Napoli ha preso gente forte che ha giocato in piazze importanti come il Manchester United. Per raggiungere gli obiettivi che si pone Conte ci vuole gente esperta e forte, gente che sappia non avere della pressione. I miei anni a Napoli? Fu un’esperienza formativa, importante a livello sportivo e privato. Furono anni difficili, ma ho dei bellissimi ricordi e poi giocare per il Napoli è stato fantastico. Sabato vedrò Napoli-Lecce, è sempre una partita speciale per me”.

Carlo Alvino, giornalista, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli

“Che Kvicha Kvaratskhelia meriti un ingaggio superiore a quello attuale è evidente. Il Napoli crede ancora, sbagliando, che una stretta di mano ed un accordo verbale abbiano lo stesso valore di un contratto firmato. Quando Kvaratskhelia firmò un quinquennale l’accordo economico si trovò in 5 minuti. Jugeli e De Laurentiis si strinsero la mano e si diedero appuntamento per l’anno successivo per trattare il rinnovo. Ora il Napoli s’è messo dalla parte della ragione, il Napoli offre al ragazzo ciò che vale il calciatore. L’offerta di oggi è di 6 mln l’anno, compresi i bonus facilmente raggiungibili. Il Napoli, in questo contratto, aggiunge anche altri bonus più difficili da raggiungere che farebbero lievitare l’ingaggio oltre i 6 mln. Il Napoli non può fare di più, crede nelle capacità del ragazzo e poi la società vuole accontentare Antonio Conte. Ora la palla passa al ragazzo che se decidesse di non rinnovare allora il Napoli s’aspetterebbe un’offerta dal club che lo vuole. Il contratto di Kvaratskhelia scade nel 2027, il contratto è ancora molto lungo. Se il buon senso prevarrà le parti troveranno un punto d’incontro. Quest’estate c’era il PSG sul calciatore e il pasticcio con Kvaratskhelia ha coinvolto anche Osimhen”.

Andrea D’Amico, agente di calciatori, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli

“Questione Kvaratskhelia? Per correttezza non mi permetto di dare giudizi perchè conosco bene il Napoli ed anche Jugeli. E’ cominciata la trattativa per chiudere l’affare, ma non posso esprimere un giudizio. Il calciatore e l’entourage avranno anche il riferimento del contratto che fu fatto ad Osimhen, ad oggi il calciatore guadagna una cifra lontana dagli standard di certi calciatori. Sia Kvaratskhelia che Osimhen sono stati protagonisti dello scudetto e i due ingaggi sono impari. Se il calciatore deciderà di non rinnovare allora il Napoli aspetterà l’offerta giusta. Osimhen ceduto a gennaio? Dipende dai vuoti che si creano nelle squadre dove può andare. Se ci sarà un infortunio di qualche centravanti importante allora uno come Osimhen potrebbe essere richiesto. Serie A? Il Napoli deve approfittare del vantaggio di non giocare le coppe, può dedicarsi all’intensità che Conte richiede. Ho visto che è un campionato sempre più tattico dove c’è una fisicità crescente, ma rispetto agli anni d’oro la qualità individuale è calata”.

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