Non solo Napoli. O meglio, non solo calcio giocato. Dalma Maradona, figlia del grande Diego, ha parlato a Repubblica del processo relativo alla morte del padre. Di seguito le sue parole. “Novità? Ancora nessuna. In Argentina la giustizia è molto lenta. Il processo riprenderà a marzo 2025, speriamo che possa concludersi entro un anno. Le prove sono evidenti. Tra l’altro adesso i procedimenti penali sono diventati due. L’infermiera Gisela Madrid ha chiesto di essere giudicata da una giuria popolare, al contrario degli altri 7 imputati. Noi contiamo molto sulla testimonianza dell’infermiera. Ha voglia di parlare. Mausoleo dedicato a nostro padre a Buenos Aires? Sì, abbiamo avuto tutte le autorizzazioni per il trasferimento della salma. Speriamo di realizzarlo nel 2025”.
E ieri a Napoli…Al riguardo, Marolda…
Senza dimenticare che ieri a Napoli, a bordo della suggestiva “MSC World Europe” si è tenuta la quarta edizione dell’evento “Per sempre con Diego”. Ha parlato anche di questo il giornalista Francesco Marolda a Radio Kiss Kiss Napoli. “Per Dalma e Giannina partecipare a quest’evento è stato come fare un tuffo nel passato. Dalma ha detto che ogni persona che incontra ha un aneddoto sul padre e pensa che Napoli sia la sua prima casa, prima ancora che Buenos Aires. Il suo rammarico è che non la fanno entrare al Maradona. Ha fatto un docufilm ed è entrata in ogni stadio in cui ha giocato il padre, ma a Napoli non c’è riuscita. Forse a Buenos Aires apriranno un museo dedicato a Diego e ci sarà anche la salma”.
Sul Napoli di Conte, ‘Ciccio’ Marolda…
Conte? Il suo merito principale è quello di aver rimesso insieme i cocci del Napoli in brevissimo tempo e non era semplice, l’ha fatto attraverso il mercato ed il lavoro. Non c’è bisogno di fare gli scienziati, è vero che la squadra ha ancora bisogno di due pedine per essere al completo. Ma non c’è bisogno di stravolgere il centrocampo del Napoli che è tra i più forti d’Italia. Non capisco perchè McTominay debba fare la seconda punta”.