Il prossimo avversario del Napoli: Carlo Alberto Ludi, direttore generale del Como, è intervenuto a Radio 1. Di seguito le sue dichiarazioni rilasciate nella trasmissione ‘Radio Anch’io Sport’. “Non abbiamo particolari segreti. Credo che la solidità della proprietà sia il fondamento su cui sviluppiamo il nostro lavoro. Abbiamo scelto una strada metodologica che oggi ci dà grandi risultati, sotto la guida di un allenatore giovane ma già grande come Cesc Fabregas. E poi c’è grande equilibrio gestionale: la Serie A ci spaventava e ci spaventa ancora. Sappiamo però che se avremo equilibrio, potremo fare un buon campionato”.
Non solo Napoli: il Como
“La proprietà è molto ambiziosa, vuole andare sempre nella direzione della crescita, raggiungendo nuovi obiettivi. Non facciamo spese pazze, abbiamo un budget iniziale da rispettare – ha spiegato Ludi – ma è normale che con la loro forza abbiamo la possibilità di lavorare anche sull’emergenza. In più non sentiamo alcun problema finanziario. Sono piccole e grandi cose che in club possono fare la differenza”. Il modello di business cui il Como si ispira “si lega molto al territorio, ha come core business il calcio ma va oltre. Stiamo cercando di attrarre tutta la comunità di Como”.
Il modello Atalanta
“Se rimaniamo al modello calcio, in Italia l’esempio da seguire è l’Atalanta, per quello che ha fatto negli ultimi quindici anni di gestione Percassi: il modello più virtuoso, in cui sono riusciti a combaciare risultati sportivi e finanziari”. “Anche Cutrone in vetta alla classifica dei marcatori? Patrick sta dando tanto, ha trovato un equilibrio anche emotivo in una piazza che lo ama, a casa sua – ha aggiunto il dg- Sta lavorando tanto, si sta riprendendo quello che merita e che gli appartiene perché la Serie A è il suo palcoscenico. Ha già quattro gol, più un autogol procurato e un rigore sbagliato, poteva già essere a quota sei”.