La scelta del ruolo di difensore
Alessandro Buongiorno, difensore italiano classe 1999, ha recentemente raccontato il suo percorso calcistico e le sue scelte al sito ufficiale della Nazionale italiana. Nel corso dell’intervista Buongiorno ha svelato alcuni retroscena legati alla sua carriera, dalla crescita nelle giovanili fino all’affermazione come difensore centrale, ruolo in cui si è imposto negli ultimi anni, guadagnandosi la convocazione in Nazionale. Fra gli aspetti più interessanti della sua storia vi è la scelta del ruolo in cui si è imposto in questi anni, fino a guadagnarsi la conquista della nazionale e la convocazione nel Napoli. La prima esperienza che fece Buongiorno, quando aveva soli 6 anni fu in porta, ma sua madre temeva che prendesse freddo. Fu così che decise di giocare in difesa e non ha più smesso.
Buongiorno e l’importanza dello studio nella sua vita personale e calcistica
Buongiorno ha sottolineato l’importanza dello studio nella sua vita personale e calcistica. Ha sempre avuto ottimi risultati scolastici, considerando lo studio un modo per aprire la mente e migliorare sia come persona che come giocatore. Durante gli anni del liceo, il difensore è riuscito a conciliare lo studio con gli allenamenti, arrivando a studiare fino alle 3 di notte per poi farsi interrogare la mattina successiva e fare training il pomeriggio. Dopo essersi diplomato, Buongiorno ha scelto di proseguire gli studi con la laurea prima triennale e poi specialistica in management dello sport. Ha notato quanto lo studio abbia influenzato positivamente le sue prestazioni sul campo, soprattutto nella capacità di pensiero rapido e nelle decisioni tattiche. Nei periodi in cui studiava attivamente, percepiva una maggiore prontezza mentale rispetto ai momenti in cui trascurava lo studio. Il legame tra formazione accademica e prestazioni sportive dimostra l’ampia visione che ha Buongiorno del calcio, considerandolo non solo una questione fisica, ma anche mentale. La sua esperienza dimostra che il bilanciamento tra studio e sport può favorire una crescita completa sia a livello personale che atletico.
Il difensore ha sempre sognato la Nazionale…
Alessandro Buongiorno, riflettendo sull’attualità della sua carriera, ha espresso orgoglio ed emozione nel rappresentare la Nazionale, sogno che aveva fin da bambino, sperando di poterci arrivare un giorno. Il suo sogno si è realizzato il 18 giugno 2023, quando ha fatto il suo debutto nella finale di National League con i Paesi Bassi. Al momento della convocazione si trovava in Spagna e il giorno precedente, aveva fatto lo scherzo ai suoi amici di essere stato convocato dalla Nazionale e di dover partire. Ironia della sorte, il giorno dopo quella chiamata gli è giunta sul serio. Così ha preso un aereo e ha raggiunto i suoi compagni in Olanda. Ricorda con emozione il momento in cui Mister Mancini, dopo averlo provato tra i titolari prima della finale per il 3° posto, lesse la formazione negli spogliatoi, nominandolo fra gli undici di partenza.
Buongiorno su Mister Spalletti
Buongiorno ha espresso grande apprezzamento per il suo attuale commissario tecnico, Luciano Spalletti, sottolineando il rapporto positivo che si è creato tra di loro. I due si sentono spesso telefonicamente. Quest’allenatore aiuta i suoi calciatori a crescere sia dal punto di vista tecnico che umano. Spalletti, secondo Alessandro è un allenatore che trasmette valori importanti, spingendo i giocatori a migliorarsi in ogni aspetto. Il difensore ha riconosciuto i progressi fatti grazie alla guida del tecnico e ha manifestato la speranza di continuare questo percorso di crescita sotto la sua direzione. Le parole di Buongiorno mettono in evidenza l’influenza profonda di Spalletti non solo sulle dinamiche di gioco, ma anche nella costruzione di una mentalità forte e consapevole, qualità essenziali per un atleta di alto livello.
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