Antonio Conte aveva già incrociato 2 volte la sua Juve da avversario.
Dopo 13 anni alla Juve da calciatore e diversi anni da mister, nel corso dei quali ha vinto praticamente tutto, allenando la Juve per 3 anni e aprendo un ciclo di 9 anni di scudetti. Antonio Conte è già tornato tre volte a Torino a avversario, ma in tutti e tre i precedenti, senza spettatori sugli spalti a causa del Covid (con risultati 2 sconfitte e un pari).
Come verrà accolto Conte dai Juventini?
In realtà c’è già stato un primo contatto, l’11 ottobre 2023 all’ex Pala Alpitour per la festa del centenario della famiglia Agnelli alla guida della Juve. In quell’occasione per lui, c’erano stati applausi, cori e pochi, pochissimi fischi.
Il primo incontro tra Antonio Conte e l’ex allievo Thiago Motta.
Conte ha incrociato Thiago Motta solo quando lo ha convocato in Nazionale. Ora i due si sfideranno in panchina, in un incontro che potrà chiarire maggiormente il valore di Juventus e Napoli in questo avvio di stagione, oltre a consentire ai due allenatori e alle rispettive squadre di proseguire o meno l’idillio tra i tifosi. Ormai non è più sufficiente giocare ogni giorno, ma dopo si entra nel calderone di processi d’accusa o di beatificazione a seconda del risultato. Lo riporta Sportmediaset.
Cosa pensa Conte di Thiago Motta?
Su Thiago Motta: “Sicuramente l’eredità che raccoglie Thiago Motta è un’eredità pesante, perché raccoglie l’eredità di un allenatore che ha scritto parecchie pagine di storia della Juventus, mi riferisco ad Allegri. Allenare la Juventus non è mai una cosa banale, perché comunque la richiesta è sempre di vittoria, come la richiesta del Milan, come la richiesta dell’Inter.
Thiago Motta è stato un mio calciatore con la nazionale, era nella rosa che ho scelto per fare gli europei, quindi questo mi fa anche sorridere no, perché… Cioè mi fa sorridere e a volte un pochettino mi rattrista anche, perché mi fa pensare che sto iniziando a diventare un po’ vecchio. Quando inizio a trovarmi di fronte ai miei ex calciatori diventa, cioè un po’ di pensiero, ecco. Però è un ragazzo molto serio, un ragazzo bravo, è un ragazzo che a Bologna ha fatto benissimo. Gli auguro il meglio dal punto di vista umano, chiaramente non nelle partite contro di noi, ecco questo è logico.”