Fonte foto: www.giornalenapoli.it

Galli, Collovati, Marcolin, Marotta, Jeda, Rastelli, Caruso, Graziani e Nela hanno partecipato a Radio Goal sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli per parlare del Napoli e di altro. Questi i loro interventi riportati da TerzoTempoNapoli.Com:

Giuseppe Galli, presidente dell’Asso-Procuratori, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Kisskissnapoli.it:

“Da come si è sviluppata e poi conclusa la querelle Osimhen nessuno ne esce ne vincitore ne sconfitto. Tutte le parti hanno avuto delle prese di posizione che non gli hanno poi fatto gioco. Quando la valutazione di un calciatore supera i 100 milioni va assolutamente venduto. Per me non averlo ceduto quando arrivarono le prime offerte di questo livello lo scorso anno è già una sconfitta. Allo stesso tempo la soluzione in extremis di mandarlo in Turchia dopo avergli ulteriormente prolungato il contratto credo sia stata un’ottima idea sia per il club che per il ragazzo. La figura del procuratore finisce nell’occhio del ciclone quando non risulta accondiscendente nei riguardi della società. Poi quando facciamo gli interessi della società siamo bravissimi. E’ un gatto che si morde la coda. Riguardo Calenda ed il suo modus operandi non entro nel merito perchè non sono a conoscenza delle varie dinamiche che si sono create quest’estate, quindi non giudico. Dico solo che un procuratore cerca sempre di fare gli interessi del suo assistito in modo più concreto. Se parliamo delle agenzie con 200 assistiti, invece, non le reputo ‘procuratori’ ma aziende. Spero si vada verso una normalizzazione o ridimensionamento dei costi di cartellini ed ingaggi. Ormai si sono raggiunte cifre incredibili e le società hanno capito che devono rivedere le loro strategie di mercato.”

Fulvio Collovati, ex calciatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli:

“Questa è l’annata del rilancio del Napoli che secondo me ha una rosa molto competitiva. De Laurentiis ha preso i giocatori che voleva Conte ed i risultati si sono visti a partire dalla sfida con il Parma. Buongiorno è un giocatore antico, anticipa ed ha grande presenza. Il ritorno all’attaccamento della maglia lo riesco a vedere da alcune situazioni di gioco. Buongiorno lo vedo più centrale, ma se uno è forte può giocare in qualsiasi sistema, può essere utilizzato con merito anche a destra e sinistra. Difensore di vecchio stampo, sa anche temporeggiare, non ha frenesia. Conte l’ha voluto fortemente, mi rendo conto che il calcio è cambiato e mi rendo conto che deve anche saper impostare, ma difendere è merce rara e Buongiorno è unico, poi Alessandro sa anche impostare”.

Dario Marcolin, ex calciatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal

“Il mantra del Napoli e di Antonio Conte è legato al lavoro ed al sacrificio. Testa, cuore e gambe. Da sempre nella sua carriera ha fatto così. I risultati sono dalla sua parte visto che gli azzurri sono ad un punto dal primo posto. Lukaku sa che quando ha firmato per il Napoli c’era una montagna da scalare, si è calato in un meccanismo che vuole il proprio allenatore e lo ha fatto con grande consapevolezza. Lukaku ha accettato perché le doti dell’allenatore lo porteranno a rendere al massimo e gli faranno allungare la carriera. Dopo questo mercato e con il lavoro di Conte secondo me l’unica squadra che può impensierire le solite note è proprio il Napoli di Antonio Conte e non è un caso che tutti gli addetti ai lavori la pensano così. Le prime giornate erano insidiose ed infatti c’è stato un inizio difficile per tutti ma il Napoli è lì”.

Eugenio Marotta, giornalista de Il Mattino, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli

“Neres è uno che spacca le partite e la sua storia lo conferma. In due partite non ha giocato 180 minuti, ma ne ha giocati solo 23 ed ha fatto due assist. Col Bologna ha fatto una chicca per Simeone ed ha restituito al campionato le tre sberle prese a Verona. Poi l’assist per Anguissa che ha ribaltato una partita pazza, il brasiliano è stato determinante nell’inerzia della partita col Parma, il fallo di Suzuki è proprio su Neres. Questo Napoli guarda al futuro con rinnovata fiducia e la conferma di un top manager come Conte. Il Napoli ha giocatori forti, ma anche di prospettiva. Molti calciatori hanno guardato con scetticismo la piazza di Napoli per la mancanza delle coppe eppure è stato fatto un gran mercato. Questo mercato insegna che molto spesso i club sono schiavi degli orientamenti dei calciatori e dei loro agente”.

Jeda, ex calciatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal

“Neres s’è presentato benissimo, in pochi minuti ha dimostrato che calciatore è. Per lui è un’esperienza nuova quella di giocare in Serie A, è importante che sia arrivato anche in ottica nazionale. Avendolo visto bene nell’Ajax dico se tornasse a quei livelli sarebbe formidabile. All’inizio dell’esperienza col Benfica non ci arrivò al top, ha giocato ma non con la continuità che ha avuto all’Ajax. Neres non poteva che scegliere piazza migliore per tornare in nazionale”.

Massimo Rastelli, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli

“Conte ha le idee chiare e non è un integralista. Al primo anno alla Juve cominciò col 4-2-4, però poi vedeva che Pirlo e l’altro centrocampista facevano un po’ fatica e quindi passò alla difesa a tre. Il sistema di gioco adatto alle caratteristiche della squadra è il 4-3-3, poi aumentando la competitività salgono le motivazioni. Lobotka è stato preziosissimo per questo Napoli, ma la competitività aiuterà Conte nelle scelte. McTominay e Gilmour sono calciatori di altissimo livello, il Napoli ha fatto acquisti importantissimi che son stati voluti da Conte. I numeri e gli schemi si fanno per rendere un po’ l’idea, ma negli ultimi anni si è accentuata l’elasticità nelle due fasi. Squadre che possono partire con la difesa a 4, ma poi impostano a tre alzando un terzino e stringendo l’altro. Buongiorno? Al centro renderebbe meglio sia in fase di marcatura che d’impostazione. Sono piccolissime variabili, chi è abituato a giocare a tre riesce a giocare in tutte le posizioni di quel reparto. Credo che Conte lo stia usando come braccetto, ma potrà riportarlo al centro della difesa. I braccetti devono inserirsi senza palla, devono avere qualità”.

Ciro Caruso, agente di calciatori, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal

“Conte saprà gestire benissimo la situazione difensiva del Napoli. Quando c’è competitività sana è solo positivo, prendendo calciatori di spessore adesso c’è una sana lotta interna. Lui ama il gioco a tre da dietro, poi se passasse a quattro la costruzione sarebbe sempre a tre. Buongiorno? Se Conte lo utilizza come braccetto sapendo che si esprime al meglio da centrale, secondo me si adatta più Buongiorno a fare il braccetto che Rrahmani”.

Francesco Graziani, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli

“Il Napoli ha accontentato Conte sul mercato e la squadra ora è competitiva per lo scudetto. gioca per quest’obiettivo senza nascondersi, con questa squadra non puoi nascondersi anche perchè non giocherà le coppe. Non ci sarà lo stress della gara infrasettimanale, questo è un vantaggio. L’unico svantaggio è allenare 28 calciatori che non potranno avere tutti tanto spazio e devi tenerli sempre sulla corda. Ora i nuovi dovranno essere allenati e poi testati, per vedere il vero Napoli bisognerà aspettare un mesetto. Kvaratskhelia? Anche l’anno scorso, in una stagione negativissima, è stato tra quelli che si sono salvati in parte. Ad un certo punto ho pensato che sarebbe stato giusto trattenere Osimhen, pensate che attacco avrebbe avuto il Napoli tra Osimhen e Lukaku. Poi se a gennaio fosse arrivata un’offerta buona lo avrei ceduto”.

Sebastiano Nela, ex calciatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal

“Il Napoli ha preso ottimi giocatori, ma non solo il Napoli. Anche le altre big hanno fatto molto bene in questa sessione. Juventus, Roma e Fiorentina sono cresciute, l’Inter aveva poco da fare. Finalmente s’è chiuso il mercato e dovremo aspettare la miglior condizione di tutti i giocatori. Adesso è presto per esporsi, ciò che potrebbe fare la differenza è la testa di alcuni giocatori e di alcuni ambienti. Conte ha un vantaggio, quello di poter preparare una gara a settimana. Le coppe tolgono qualcosa, ma quando vinci in Coppa la fatica la recuperi con l’entusiasmo. L’espulsione di Suzuki? Per me non è mai fallo quello ed io ho fatto il calciatore”.

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