Tifi o Gufi – Tuttavia, per quanto i numeri evidenzino che il temperamento predominante sia quello del “tifoso”, è fisiologicamente vero che in ogni tifoso c’è sempre una parte del “gufo”
Dopo i due big match della terza giornata di Serie A Lazio-Milan e Juventus-Roma si conclude la campagna di Superscommesse “Tifi o Gufi?” lanciata in collaborazione con Netwin.News: i dati del sondaggio proposto nelle scorse settimane dicono che il 65.8% degli appassionati ama sostenere la propria squadra del cuore, senza guardare al percorso delle altre, mentre il 34.2% degli amanti del pallone ha dichiarato con sincerità di indossare le vesti del “gufo” e dilettarsi nell’arte di osteggiare le rivali del proprio club.
Avversarie nell’ultimo turno, Juventus e Roma risultano le due big della Serie A con la maggior percentuale di tifosi: 70% per i bianconeri, 67% per i capitolini. Situazione diametralmente opposta per il Napoli di Conte, la compagine del campionato più “gufata” con una percentuale di oltre il 40%. Anche i campioni d’Italia in carica dell’Inter suscitano antipatia: il 31% degli appassionati “gufano” contro Inzaghi e i suoi uomini.
Tuttavia, per quanto i numeri evidenzino che il temperamento predominante sia quello del “tifoso”, è fisiologicamente vero che in ogni tifoso c’è sempre una parte del “gufo”, piccola o grande che sia: d’altronde, non è anche grazie ai passi falsi delle dirette concorrenti che una squadra riesce a vincere una determinata competizione?
…il tutto iniziò così
Tifi o gufi? Al via la campagna che svela l’identikit del tifoso. Ecco delinearsi, allora, due precisi identikit: quello del “tifoso” e quello del “gufo”
Il tifoso è il fan che attende la ripartenza della Serie A con l’unico intento di supportare con sentimento la propria squadra. Il verbo “tifare”, infatti, deriva dal termine greco “typhos”(‘fumo, vapore’, poi ‘febbre soporosa’). Non a caso, esteso al significato sportivo, “tifare” corrisponde a “sostenere con trasporto ed entusiasmo”;
Il gufo invece, rappresenta l’appassionato che attende l’inizio della nuova stagione per “gufare”, ovvero accanirsi contro l’acerrima nemica del proprio club o contro tutte le squadre che gli suscitano antipatia. Il significato gergale del verbo “gufare” è infatti “portare sfortuna”, e deriverebbe da una serie di credenze e leggende antichissime che vedevano nel gufo e nel suo canto cupo il presagio di cattive notizie.
Tifi o gufi – Tifoso o Gufo? Ora gli amanti del calcio sono chiamati a identificarsi nel profilo che li descrive: vivranno ogni weekend di Serie A indossando una maschera da gufo o semplicemente vestendo la maglia della squadra del cuore, senza sperare nel fallimento delle avversarie?