D’Amico, Fassone, De Maggio, Corbo, Marolda, Tosto, Biazzo e Schwoch hanno partecipato a Radio Goal sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli per parlare della squadra Azzurra. Questi i loro interventi riportati da TerzoTempoNapoli.Com:
Andrea D’Amico, agente sportivo, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Kiss Kiss Napoli
“Calciomercato? Gli ultimi giorni sono quelli che affinano il prezzo. Tutti conoscono la situazione del Napoli, chi è interessato all’acquisto di Osimhen sa che può giocare sul prezzo. Giuntoli sta formando la sua Juventus, anche se Thiago Motta è molto bravo nel lanciare i giovani, nel campionato italiano ce ne sono tanti ma spesso non si ha il coraggio di mandarli in campo. L’Atalanta sta facendo un mercato di necessità: ha costruito un progetto ottimo e la vittoria dell’Europa League ha siglato il progetto di crescita. Chi sarà la sorpresa della stagione? Il Torino di Vanoli”.
Marco Fassone, dirigente sportivo, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal
“Almeno nel breve periodo la strategia del Napoli ha avuto un po’ una sterzata rispetto al solco creato negli anni da De Laurentiis. Ci saranno stati una serie di paletti e contropaletti che avrà messo la proprietà, ma poi s’è trovato un compromesso. Conte sapeva che avrebbe dovuto convivere con la situazione Osimhen e col presidente ha trovato gli accordi. Conte ovunque sia andato ha sempre fatto bene sin dal primo anno, vanno bene i giovani, ma lui è un allenatore che predilige calciatori esperti e che non abbiano bisogno di tempo. Il tecnico azzurro sa trasferire ai giocatori in tempi molto rapidi la sua idea di gioco, il Napoli mi sembra una bella squadra e sono convinto che Conte la riporti dove merita di stare. Osimhen? Vuol giocare la Champions o altrimenti resta a Napoli. Quando ti trovi con un giocatore che tutto il mondo sa che debba essere ceduto è normale che tutti aspettano per risparmiare. Qualcosa succederà negli ultimi giorni, ma il prezzo subirà un calo”.
Valter De Maggio, direttore di Kiss Kiss Napoli, ha parlato nel corso di Radio Goal di oggi
“Su Osimhen non ci capisco più nulla. Un anno fa il PSG aveva offerto 100 mln per lui, ma De Laurentiis non voleva smantellare la squadra dopo aver ceduto Kim. Oggi è 27 agosto e un anno fa si cominciò con la mancata esultanza di Osimhen a Frosinone, Calenda aveva la residenza a Castel di Sangro. Poi i post rimossi dai social, è successo di tutto. Poi è arrivato il rinnovo e tutti si dicevano certi della cessione di Osimhen, ma ieri il tweet di Calenda è chiarissimo. Il miglior allenatore delle venti squadre italiane ce l’ha il Napoli, ma se qualcuno ritiene che i Fonseca, gli Inzaghi, i Motta, i Gasperini siano più bravi di Conte è questione di pareri”.
Antonio Corbo, giornalista, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal
“Osimhen? In quattro giorni può succedere di tutto e nelle ultime ore si possono concretizzare affari che sembravano impossibili. Il giocatore non può imporre la società di destinazione, può solo decidere se accettare o meno un’offerta. De Laurentiis ha dovuto pagare un prezzo ai suoi errori e si chiama Conte, sta lavorando con generosità e dopo questa campagna acquisti non me la sento di criticarlo. E’ riuscito a sorprendermi in questi anni e sono sicuro che abbia ancora qualche sorpresa da farci”.
Francesco Marolda, giornalista, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli
“Il Napoli definitivo di Antonio Conte lo vedremo dalla gara con la Juventus in poi. Questo Napoli non ha quei tre o quattro giocatori che saranno titolari. Col Bologna ci sono state diverse differenze rispetto alla prima che non era la prima, ma sembrava l’ultima della scorsa stagione. In qualche giocata si inizia a vedere qualcosa d’interessante, ma non c’è ancora la mano di Conte, per quella dovremo aspettare ancora un po’ di tempo. La follia è far cominciare i campionati col mercato ancora in corso”.
Vittorio Tosto, agente di calciatori, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal
“Un allenatore come Conte ha bisogno sì di tempo, ma non chissà quanto. Se un allenatore di questo livello guadagna così tanto è perchè si spera che in pochissimo tempo riesca a far emergere il lato buono della medaglia. Presto capiremo se il Napoli è quello di Verona o quello che ha battuto il Bologna. La parentesi di Verona, secondo me, è solo un piccolo intoppo. Di Lorenzo? Un ragazzo nato e cresciuto a 18 km da Lucca che è una delle città dove si vive meglio in Italia. A quindici anni ha lasciato tutto e tutti per andare a Reggio Calabria trasferendosi alla Reggina di Foti. Questo ti fa capire cosa aveva dentro quel giovane di 15 anni. Quando giocava nel Matera il suo allenatore era Dionigi che lo utilizzava come braccetto, come fa Conte. Io dicevo a Dionigi che avrebbe dovuto metterlo come quinto, poi Dionigi fu esonerato a Matera e fu preso Padalino che continuò a fargli fare il braccetto. Quando le squadre erano alla ricerca di un terzino destro io lo proponevo in giro perchè ero sicuro che facesse bene anche da terzino”.
Salvatore Biazzo, giornalista, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli
“Kvaratskhelia ha ritrovato qualcosa che aveva perso l’anno scorso, ha ritrovato la gioia e la voglia di giocare. Questo ci ha trasferito la partita di domenica scorsa, poi anche Conte ha detto che vuole trasferire gioia. Non c’è dubbio che a Kvaratskhelia venga adeguato l’ingaggio, lui è stato il primo acquisto di Conte perchè il georgiano era già andato via con la testa. Volevo sottolineare ai tifosi che domenica a Napoli in campo c’era un vigile urbano, nell’azione del goal di Di Lorenzo l’ha pilotato dalla panchina. Ciò dimostra come la rabbia di Conte si sia tramutata in energia positiva”.
Stefan Schwoch, ex calciatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal
“Kvartaskhelia? E’ una delizia vederlo giocare, ma già con Calzona si accentrava molto anche se l’anno scorso fa poco testo. Il Napoli ha bisogno di questo Kvara, di questo Di Lorenzo, di Lukaku e di Neres. Napoli è una piazza dove tutti sanno che far calcio è una cosa stupenda, poi certo che ci sono dei pro e dei contro, meno i contro che i pro. Conte ha avuto un pregio, ha capito subito quanto amore la gente riversa verso la squadra. Napoli non gli chiederà di vincere lo scudetto al primo anno, ma vorrà ciò che Conte chiede sempre, il massimo impegno, sempre. Il Napoli, con Conte, può arrivare tranquillamente tra le prime quattro”.